Per diventare un difensore della Reperibilità all’interno della tua realtà, dovrai imparare a conoscere il ruolo che ogni membro del gruppo può giocare in suo favore. Ci sarà il project manager, che si occupa di organizzare l’intero ciclo di vita del sito web, e di pianificare lo sviluppo delle sue applicazioni. Ma anche l’architetto dell’informazione, che dispone ogni contenuto nel posto in cui deve stare. Ci sarà il progettista grafico, a cui spetta il compito di tradurre in immagini e disegni le idee del gruppo, e lo sviluppatore che darà vita alla parte “intelligente” di tutto il sistema. Ognuna di queste figure, senza saperlo, già conosce le tecniche per esaltare la reperibilità dei contenuti, semplicemente non le mette in campo nella maniera corretta.
Il capo progetto
Un project manager in grado di guidare il ciclo di vita di un progetto, ed il giusto talento per coordinare i vari membri del gruppo, sono due fattori chiave per dare alla reperibilità l’attenzione che merita. Se il capo del progetto capisce il valore che la reperibilità può dare al suo lavoro ed agli obiettivi della comunicazione, sarà più facile che egli possa trasmettere questa conoscenza al resto del gruppo. Non solo: potrà anche spiegare al committente come il suo team si adopererà per evidenziare la reperibilità ad ogni passaggio.
L’architetto dell’informazione
Molto di quello che queste persone fanno, è già in linea con il secondo obiettivo della reperibilità: aiutare le persone a trovare il contenuto che stanno cercando all’interno del sito. Allora perché non fare un passo avanti ed aiutarli a trovare quelle informazioni prima che arrivino sul sito? Usando strumenti come Google Adwords o WordTracker, l’architetto delle informazioni potrà discernere quali termini dovrebbero essere inseriti nel contenuto e quali invece no.
Poiché gli architetti dell’informazione hanno una più intima conoscenza dei contenuti che stanno organizzando, rispetto a quanta ne possano avere soggetti esterni (sebbene esperti di SEO) , possono formulare un elenco di parole chiave e frasi per aiutare gli utenti a trovare le informazioni. L’autore dei contenuti potrà quindi integrare le parole chiave e le frasi nei testi nuovi o in quelli già esistenti. Questa lista preziosa dovrebbe inoltre essere condivisa con gli sviluppatori, in modo che questi possano arricchire il contenuto con tag semanticamente significativi, e comunicare l’importanza di questi termini ai motori di ricerca.
Altri metodi per promuovere la reperibilità sono: un motore di ricerca interno al sito, le cosiddette tag cloud, strumenti per segnalare ad un amico la pagina corrente, e modi per condividere i contenuti sui siti di social networking.
Riferimenti
Questo articolo è la traduzione in italiano di un intervento originale in inglese di Aarron Walter su A List Apart del Marzo 2008. Al fine di adattare il testo al taglio editoriale di questo blog, si è decisa la sua suddivisione in puntate. Vai alla puntata precedente.
Web designer, Aarron Walter, è l’autore del libro Building Findable Websites: Web Standards, SEO, and Beyond (New Riders, 2008). Ha insegnato all’Università della Georgia, e più recentemente all’Istituto d’Arte di Atlanta. Aarron parla di reperibilità e standard della rete, tenendo conferenze ed incontri privati con le compagnie del settore; è anche membro del Progetto per gli Standard del Web e capo del progetto EduTF Curriculum.