due chiacchiere

Le intestazioni, queste sconosciute

In questa terza puntata della mia miniserie su come rendere il proprio blog più accogliente ed interessante per i visitatori, vorrei porre l’accento sul celeberrimo Content is King, che molti hanno probabilmente sentito dire ad una qualsiasi conferenza che avesse lo sviluppo web come tema portante. Persino Wikipedia ha una pagina su quest’argomento, dove si legge, tra l’altro:

The phrase can be interpreted to mean that – without original and desirable content, or consideration for the rights and commercial interests of content creators – any media venture is likely to fail through lack of appealing content, regardless of other design factors. Content can mean any creative work, such as text, graphics, images or video.

Non la traduco perché sono convinto che rende bene nella sua forma sintetica e originale. Ma se l’inglese non è il tuo forte, il succo è che per quanto attraente ed ottimizzato possa essere l’aspetto estetico di un sito, se non è accompagnato da spunti interessanti di riflessione, non avrà successo. Un po’ quello che noi italiani sintetizziamo con il classico “tutto fumo e niente arrosto” 🙂

Se da un lato non posso dirti cosa raccontare di interessante ai tuoi lettori, dall’altro posso consigliarti come strutturare quel contenuto e renderlo più scorrevole e piacevole da leggere.

Paragrafi più corti

Leggere colonne molto lunghe di testo, lo sanno persino i giornalisti, è faticoso e difficile. Separare il testo in paragrafi consente al lettore di leggerne le prime parole e capire se proseguire o saltare a quello successivo. La linea guida del non far perdere tempo alla gente, in fondo, è sempre valida, e certi piccoli accorgimenti fanno una gran differenza. D’altro canto ricorda che stai scrivendo un post di un blog, non una tesi universitaria o un articolo di giornale, quindi adatta il tuo taglio editoriale di conseguenza: introduci l’idea in un paragrafo, spiegala nel succesivo, giustificala in quello dopo e riassumi in un paragrafo a parte.

Intestazioni secondarie

La segmentazione dei contenuti in paragrafi correlati può essere resa ancora più efficace attraverso l’uso di intestazioni o titoletti d’apertura. Poche parole che riassumono quello che stai per dire, evidenziate in un carattere più grande: un modo semplice e pulito per far risparmiare ancora più tempo all’occhio del tuo lettore. Piccola digressione tecnica: non usare il codice HTML del grassetto <strong> per marcare un’intestazione, ma i più naturali <h2>, <h3> e soci. La marcatura semantica aiuterà il non vedente a saltare da una sezione all’altra in maniera più agevole e Google a capire meglio di cosa si parla in quella pagina. Così il tuo spiritello patito di ottimizzazione dei motori di ricerca sarà contento.

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