due chiacchiere

Qualcuno mi spiega la legge elettorale?

L’incarico a Bersani è ancora caldo di assegnazione, e già i giornali parlano di cosa succederà quando il capo del Partito Democratico salirà al Quirinale per annunciare al Presidente della Repubblica che non ha una maggioranza per formare un governo stabile. Qualcuno dice che si ripeterà un’esperienza come quella del governo Ciampi, qualcosa in grado di reggere circa un altro anno, giusto il tempo di fare la riforma elettorale e mantenere gli accordi con l’Europa. E qui le domande mi sorgono spontanee: ma cos’ha esattamente che non va, questa legge elettorale? E quale sarebbe la soluzione? Così ho deciso di rivolgermi ai miei lettori sempre informati ed attenti a tutto, per chiedere lumi. Immagina di star parlando con un vero ignorante in materia, e di voler spiegare con parole semplici ed analogie i meccanismi che si mettono in moto dopo che la scheda finisce nell’urna. In realtà per la seconda domanda, con il suocero abbiamo già risposto: basta istituire il premio di maggioranza anche al Senato, no?

Commenti

  1. Lorenzo ha scritto:

    Il premio di maggioranza al Senato c’è, ma è su base regionale.

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    1. camu ha scritto:

      @Lorenzo: ecco, e non sarebbe meglio farlo diventare come alla Camera? Così la governabilità è garantita senza indugi…

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      1. CyberAngel ha scritto:

        @camu: E chi lo sa. Sta di fatto che in base se alla Camera o al Senato l’Italia viene ripartita in modo differente, anche poi per il numero di seggi.

  2. stefano ha scritto:

    ricordati che la legge elettorale (porcellum di calderoli) è nata dal centrodx che aveva (e ha) la maggioranza nelle regioni più grosse. In questo modo, grazie al premio di maggioranza regionale al Senato, si assicuravano di generare problemi di governabilità qualora il centrosx avesse vinto. Come è successo con Prodi e ora con Bersani.
    Il problema dei partiti non è rendere il paese governabile ma è renderlo non governabile agli avversari….

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    1. camu ha scritto:

      @stefano: si, d’accordo, ma come funziona questo porcellum qualcuno lo sa? 🙂

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      1. stefano ha scritto:

        @camu: purtroppo ce lo fanno ricordare spesso e volentieri perchè i politici parlano da anni di cambiarlo siccome è una porcata ma, come al solito in Italia, risolvere i problemi è impossibile e quando lo fanno la situazione peggiora…

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        1. camu ha scritto:

          @stefano: a trovare il link su Wikipedia ero buono anch’io, ma grazie per aver partecipato 😛

  3. Trap ha scritto:

    ma come, uno che vive negli USA, non capisce di trovarsi quasi nella stessa situazione? Ovviamente cambiano i termini.

    😛

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    1. camu ha scritto:

      @Trap: si ma alla mia domanda cosa rispondi? 🙂

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      1. CyberAngel ha scritto:

        @camu: Dai rispondiamo tutti in coro: negli USA le cose funzionano e in Italia no! Olè!

  4. giglio ha scritto:

    Che si vince?
    Non sono molto erudita in materia una cosa però è certa che Calderoli si è ispirato, indovinate un po’, non alla sua Lombardia, ma alla rossa Toscana! E si niente preferenze ma solo uomini e donne di partito. Perché per la Toscana non si è mai parlato di porcata, ma per l’Italia si? Qualcuno mi sa rispondere?

    Comunque puoi leggere una spiegazione più dettagliata qui.

    Risposte al commento di giglio

    1. camu ha scritto:

      @giglio: grazie per il link, che finalmente risponde in maniera quantomeno parziale alla mia domanda 🙂

    2. stefano ha scritto:

      @giglio: la parte dell porcata da imputare alla toscana è relativa all’abolizione delle preferenze e dell’elezione in base alla posizione nella lista. L’altra parte della porcata, premio di maggioranza per regione, che rende l’italia ingovernabile è una invenzione di calderoli e del centrodx.

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      1. camu ha scritto:

        Allora abbiamo ragione il suocero ed io a dire che in realtà per sistemare tutto, basterebbe fare il premio di maggioranza anche al Senato su base nazionale, no? Altrimenti non riesco ancora a capire cosa abbia di così terribile la legge esistente rispetto a quella che c’era prima, che ci ha dato appunto tangentopoli ed il voto di scambio 🙂 Oppure mi state dicendo che per voi sarebbe meglio eleggere il candidato in maniera diretta? (e quindi tornare alla legge Mattarella)

        Risposte al commento di camu
        1. stefano ha scritto:

          @camu: cosa intendi per legge “che c’era prima”? la legge elettorale precedente, mattarella http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_Mattarella, era nata dopo tangentopoli. Prima di tangentopoli c’era un proporzionale puro.
          Io sono per l’elezione diretta dei rappresentanti (vedi USA), non voglio votare un partito ma una persona. E sono contrario ai premi di maggioranza.
          Uninominale secca o doppio turno alla francese 🙂

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          1. Lorenzo ha scritto:

            @stefano: perché votare le persone? questi 20 anni non ci hanno insegnato che forse bisogna superare i personalismi?

        2. Lorenzo ha scritto:

          @camu: però se così fosse quale sarebbe la differenza tra Camera e Senato? Le modalità di elezione sarebbero le stesse (a parte i limiti di età per il voto), le funzioni anche (già è bicameralismo perfetto)…

          Risposte al commento di Lorenzo
          1. camu ha scritto:

            Ma infatti io sono un gran sostenitore dell’idea di trasformare il Senato in una specie di Assemblea delle Regioni, una istituzione fortemente depotenziata rispetto ad ora, che assuma competenze in ambito del federalismo. Cosa che ovviamente non avverrà mai 😉 Pensa poi che c’è gente come Cruciani di Radio24 che il Senato lo chiuderebbe e basta!

  5. Caigo ha scritto:

    Un giorno scherzando ad un amico dissi che questo sistema elettorale era stato creato per favorire i bookmakers Inglesi. Lui la prese abbastanza seriamente ed oggi mi rendo conto che forse gli unici guadagnarsi sono proprio loro.
    Il sistema Italia è una bella lotteria aperta a tutte le soluzioni…o forse nessuna?

  6. camu ha scritto:

    @Lorenzo, anche io penso che votare le persone sarebbe un errore, almeno in Italia. Tali sistemi elettorali vanno bene dove la politica non è marcia, e dove la mafia non dilaga, non certo in Italia. L’idea di mettere di mezzo il filtro del partito, sulla carta, è vincente, perché consente di passare tramite il vaglio di altre persone, invece che facilitare il voto di scambio. E poi non ho mai capito quest’ossessione per il voto diretto: che differenza fa votare il partito o la persona? In teoria portano avanti le stesse idee 🙂

  7. Ph.D Isaak ha scritto:

    Cosa ti aspetti dal paese degli scopacessi ?

    La classe politica degli eletti è la espressione della societá da cui riceve il mandato, conseguentemente gli italioti hanno una immonda ed ingovernabile latrina al posto del parlamento, mi pare ovvio.

    Comunque noto che il praticante scopacessi turco-armeno oramai è dato per disperso, dici che è tornato a casetta sua in turchia ?

    Con tutta probabilitá dopo un’anno di “praticantato” come scopacessi avrá finalmente realizzato quanto sian laide e sporche di merda le latrine italiche ed avra’ conseguentemente abbassato la cresta, le orecchie asinine e la coda.

    Almeno lo spero per lui.

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