due chiacchiere

Quanta spazzatura in arrivo

Invece che a colpi di statistiche e classifiche, la popolarità di un sito dovrebbe essere misurata come il numero di commenti “spazzatura” che riceve. Qui da queste parti siamo nell’ordine di circa cinquanta al giorno, per fortuna il buon Akismet è un fedele guardiano in grado di separare le cose buone da quelle cattive. Uno dei motivi per cui mi piace la piattaforma WordPress è proprio la possibilità di filtrare in maniera automatica i messaggi non desiderati: un sistema efficace e preciso di filtri che, almeno qui da me, non sbaglia un colpo.

Non entrerò nei dettagli per descrivere come funziona questa estensione, ma davvero mi rendo conto di quanto lavoro riesce a risparmiarmi. Gli oltre cinquanta commenti quotidiani, dovrei spulciarli uno ad uno: un po’ come quando nella cassetta condominiale ti infilano di tutto, dalla pizza al foglietto della raccomandata da ritirare. E devi guardare singolarmente ogni busta, per non rischiare di cestinare importanti comunicazioni. Che poi, mi chiedo, se lo spam è così diffuso, vuol dire che per coloro che lo diffondono, c’è un sostanziale ritorno economico.

Ma allora sono davvero tanti quelli che ancora oggi ci cascano ingenuamente? Io sinceramente, a parte il non averne bisogno, non acquisterei mai medicine per incrementare la mia prestanza sessuale attraverso Internet. Già non compro i CD masterizzati dagli extracomunitari sui marciapiedi, figuriamoci una medicina che potrebbe essere stata prodotta chissà dove e con chissà quali intrugli. Però a quanto pare tanti altri non si pongono lo stesso problema, e lo spammer ringrazia.

Commenti

  1. giocatore ha scritto:

    Allora annullo quell’ordine di pilloline blu che mi avevi pregato di fare a tuo nome prima di partire? 😉

  2. Alessandro ha scritto:

    Anch’io uso Askimet ed è di grande aiuto, ma ogni tanto qualche messaggio lo devo moderare io “manualmente”.
    Condivido anche il discorso che fai sullo spam, ma chi ci casca ancora? E’ certo che se la situazione peggiora rischia di mettere in ginocchio servizi quali la posta elettronica che sono letteralmente flagellati da questa pratica.

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