Come dicevo qualche post fa, le condizioni di salute di mia madre si sono stabilizzate, grazie al cielo. Nella giungla della sanità meridionale che non funziona, siamo riusciti a trovare un’isola felice nel reparto ematologia dell’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa che, non per vantarmi (ma anche sì), fu voluto all’epoca nientepopodimeno che da mio zio (che era Direttore Generale dell’ASL) per rimpiazzare il fatiscente ospedale che c’era prima. Dunque, vista la situazione, un paio di settimane fa ho prenotato il biglietto di ritorno e domani sarò nuovamente tra le colline del New Jersey, sperando che mi facciano rientrare ora che il vento politico è cambiato. Come l’anno scorso, queste settimane sono state caratterizzate da un’accoglienza più che calorosa da parte di amici e parenti, e mi mancheranno le serate trascorse a chiacchierare del più e del meno.
Devo confessare che su un particolare ho dovuto fare buon viso a cattivo gioco: tutti quelli con cui ho avuto modo di interagire, ma proprio tutti, hanno espresso un odio viscerale per Giorgia Meloni ed il governo in carica 😅 Quindi sono stato costretto a tenere nascosta le mie simpatie pur di non scatenare le ire dei commensali, e mi sono limitato ad annuire un po’ goffamente ogni volta che partiva una critica a questo o quel ministro. Aspetto politico a parte, una sera parlavamo a cena con i figli di mio cugino, ed ho scoperto che il linguaggio dei giovani d’oggi è letteralmente pieno zeppo di inglesismi, a quanto pare derivati dai giochi e dalle serie TV che oramai anche in Italia vengono trasmesse in lingua originale con i sottotitoli in italiano.
Così mi hanno detto che, ad esempio, se dici ancora boomer, sei un boomer, nel senso che è una parole che non va più di moda tra i giovani, ed è usata soltanto da coloro che non sono al passo con i tempi. Oppure che se una tua amica per la quale hai una cotta (ovvero la tua crush) non ricambia il sentimento, allora ti ha friendzonato. Ed avanti di questo passo tra killare, stare chill, ed ovviamente essere cringe. Tant’è che a quanto pare è stato persino scritto un libro per tradurre tutti questi neologismi. Non sapevo se essere contento di questa contaminazione o preoccupato.
Per il resto, ho trovato la solita Sicilia dalla mentalità spesso cristallizzata nel tempo. Da un lato si vede Open Fiber un po’ ovunque nelle città più grandi anche nel ragusano (sebbene con i piani di telefonia mobile che hanno qui, non se ne sente proprio la necessità), mentre dall’altro la condizione del manto stradale nelle cittadine in cui ho trascorso queste settimane è davvero pietosa, come mostra la foto che ho scattato un giorno in una delle vie periferiche, aspettando che cambiassero la batteria dell’auto di mia sorella.
Eppure i soldi del PNRR arrivano, ed anche tanti a quanto pare. Ma le amministrazioni pubbliche, spesso azzoppate da infiltrazioni malavitose che non consentono di fare molto per il benessere degli abitanti della zona, non sembrano interessate a cambiare lo status quo, a prescindere dal colore politico che le contraddistingue. Ed è questo il vero peccato che mi strazia il cuore: la zona sud-orientale della Sicilia è piena a tappo di posti mozzafiato (la casa di Montalbano, giusto per citarne una a caso), eppure si fa poco e nulla per incentivare il turismo costruendo infrastrutture, migliorando il trasporto pubblico, e valorizzando le risorse naturali a disposizione. Forse è per questo che i siciliani sono scettici sul progetto del ponte sullo stretto: non ha senso avere una struttura del genere quando poi la viabilità ed il trasporto pubblico in Sicilia sono da terzo mondo, senza offesa per il terzo mondo.
Comunque, pur con tutte le contraddizioni, questi posti non mancano mai di stregarmi con la loro bellezza ruvida e quasi selvaggia. L’accoglienza di parenti ed amici, oramai abituati a combattere contro il sistema e che non fanno più caso alle storture tutt’intorno a loro, è sempre la parte più bella. Mi mancheranno i messaggini alle 9 del mattino per andare a fare colazione insieme, mi mancherà la possibilità di lavorare in riva al mare ed ovviamente mi mancherà il cibo semplice ed il pesce fresco che è stata la ciliegina sulla torta di questa parentesi italiana fuori programma.
Commenti
Tornare in Italia è bellissimo, se lo fai per un paio di settimane. 😉
Buone Feste in U.S.A!
Risposte al commento di Franco Battaglia
Guarda, forse per il fatto che qui in America non ho molti amici, come ho raccontato più volte, ma stavolta durante la mia permanenza in Italia ho scoperto un nuovo lato “socievole” del sottoscritto, e mi sono tuffato in un bagno di folla, incontrando quante più persone possibile. Tant’è che alla fine si devono essere stufati di me ed erano forse loro a pensare “ma quand’è che se ne va, questo?” 😅
Risposte al commento di camu
Beh, noi ti abbiamo sempre conosciuto solo con quell’aspetto socievole.
La gente del sud non si stancherà mai con quelli come te, visto come durano i loro matrimoni 🙂 quindi finché puoi approfitta di queste uscite italiane
Risposte al commento di Trap
Assolutamente, ne parlerò in un post domani ed altri post che sto preparando 🙂
Buon viaggio carissimo! 🙂
Risposte al commento di Trap
Grazie! Il viaggio è stato tranquillo, stavolta nessun ritardo o incendio in aeroporto a guastare le feste. Anzi, ho visto come stanno spendendo i soldi (del PNRR?) per l’ampliamento della principale arteria che collega Ragusa con Catania. E poi dicono che non devo essere un fan di Giorgia Meloni. C’erano voluti 40 anni perché quel pezzo di strada (quasi 70 chilometri) si facesse, e finalmente con questo governo si sono aperti i cantieri 🤩
Mi fa piacere che le condizioni di tua madre siano ora stabili.
Buon rientro in casa tua.
Risposte al commento di Katrina Uragano
Grazie 😊