due chiacchiere

Ho deciso, prendo la patente per la moto

Si vede che sto attraversando la mia personalissima crisi di mezza età? 😅 Prima l’auto sportiva, poi l’intervento per togliermi gli occhiali ed ora… la patente per la motocicletta. Quand’ero in Italia avevo il mio fidatissimo scooter Piaggio, un Liberty 50 che mi scarrozzava a destra e sinistra, in giro per la città. Quand’ero un adolescente, i miei erano troppo apprensivi, e così mentre buona parte dei miei compagni di classe era dotata di patente A e Cagiva, al sottoscritto venne proibito questo privilegio. Da allora, deep deep inside, come direbbero gli americani, ho sempre coltivato quel desiderio di poter guidare una moto, ed andarmene in giro per le vie della zona in un lungo fine settimana spensierato. Qui nel New Jersey, se hai già la patente per l’auto, ti basta seguire un pallosissimo corso online e fare circa 6 ore di pratica presso una scuola guida, per ottenere quello che loro chiamano l’endorsement per le moto. Mi ero già convinto a farlo nel 2020, ma poi sappiamo tutti com’è andata a finire quell’anno.

E così fra un mesetto, giusto il tempo di finire il (pallosissimo, l’ho già detto?) corso online, ho appuntamento presso una scuola guida per far pratica con pedali, marce, frizione e bilanciamento della moto. Non che io abbia in mente di comprare un bolide a due ruote nell’immediato, ma non mi dispiacerebbe avere uno scooter di cilindrata più grande, da poter usare durante la settimana senza dover scomodare la mia Piccola Blu.

Ma non per problemi di parcheggio come in Italia, anzi. I suburb del New Jersey, con la scarsa presenza di trasporto pubblico, sia su gomma che su rotaia, sono il paradiso dell’automobile. Immagino ti sarà capitato di vedere in uno di quegli show a stelle e strisce che qui non si scende dalla macchina neppure quando si ordina qualcosa al McDonald’s o persino quando si devono prelevare i soldi al bancomat. Evviva la sedentarietà!

Ed in effetti di moto e scooter, specialmente qui da noi con l’inverno rigido che abbiamo, se ne vedono pochissimi. Persino a New York, dove invece, vista la scarsità di parcheggi e le lunghe distanze da percorrere, uno scooter farebbe proprio comodo. Ma tanto lì hanno la metropolitana che, pur con tutta la puzza e i topi, funziona bene, e scarrozza la gente da una punta all’altra della città a prezzi tutto sommato ragionevoli.

Quindi, dopo il borsello da uomo, che già mi procura sguardi incuriositi da parte dei miei concittadini, lo scooter all’italiana sarà un altro tassello nel mio percorso di “deamericanizzazione” che sento di aver cominciato da un paio d’anni a questa parte. L’unico problema sarà trovare un buon meccanico in grado di farmi la manutenzione periodica allo scooter. Nel frattempo ho visto un paio di Piaggio MP3 usati in buone condizioni, che ne pensi? O forse dovrei cercarmi una Cagiva usata 🤩.

PS: tra Piccola Blue e moto, mi sa che è arrivato il momento di aggiungere una nuova categoria a questo blog… il garage ๐Ÿ™‚

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Commenti

  1. Trap ha scritto:

    In effetti la libertà che ti da una moto/scooter non è paragonabile, a parte il tempo ๐Ÿ™‚
    p.s. mi sembra di ricordare che avevi un motorino, la Piaggio Sì, di color simil porpora, se non sbaglio

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    1. camu ha scritto:

      Si esatto, ottima memoria. Poi lo spedii a mia sorella ed io mi presi il Liberty.

  2. Scricciolo ha scritto:

    Bella iniziativa … Da ex motociclista, consigliatissima !!!

    Risposte al commento di Scricciolo

    1. camu ha scritto:

      Grazie, in effetti mi mancano le due ruote a cui ero tanto abituato in Italia. Ma tu come mai ex, se posso chiedere?

      Risposte al commento di camu

      1. Scricciolo ha scritto:

        Sono vecchietta ๐Ÿ™‚ E poi ho già dato, le mie avventure in moto me le sono fatte. Che bei tempi. Ti metto un link che ricorda la mia gioventù, tra ballo (amavo il rock) e moto (le piste da cross). E’ come vedermi ๐Ÿ™‚ https://www.youtube.com/watch?v=tltQx22HTh4. Ho anche pubblicato un post in merito ๐Ÿ™‚ https://ciaoscricciolo.wordpress.com/2024/05/28/le-mie-moto/

        Risposte al commento di Scricciolo
        1. camu ha scritto:

          Ma pensa, allora casomai verrò a chiederti qualche consiglio. Ricordo una mia compagna di classe che aveva una motocross come le tue. Erano proprio bei tempi spensierati ๐Ÿ˜‰

          Risposte al commento di camu
          1. Scricciolo ha scritto:

            Per i consigli ormai non sono più molto esperta. E’ da tempo che non seguo i “motori”. Ero appassionata anche di rally e formula 1. Ricordo che ho rischiato anche un linciaggio ๐Ÿ™‚ Prost era il mio preferito e in un gran premio, quando ho esultato al traguardo al primo posto mi sono resa conto che ero attorniata da Ferraristi tutti girati verso di me (a quel tempo Prost era in McLaren). Mamma mia, ho corso un bel rischio ๐Ÿ™‚ Per quanto riguarda i rally ricordo le scarpinate a piedi anche per km per cercare i posti migliori e soprattutto non pericolosi, con vie di fuga. Quello di San Remo era il mio preferito. C’erano i mitici Miki e Didier e ovviamente la mitica Lancia Delta Integrale. Avevo anche un amico che correva in modo e in macchina, con risultati notevoli, che si chiama Edo V. (direi famoso). Davvero bei tempi.

            Risposte al commento di Scricciolo
            1. camu ha scritto:

              Ma tu sei davvero amica dei vip, vedo ๐Ÿ™‚ Da Vasco a Edo V! Comunque anch’io ho perso un po’ di passione per la formula 1, visti i risultati degli ultimi 10 anni direi… Sul discorso vie di fuga, è uno degli argomenti che insegnano nel pallosissimo corso online che sto seguendo. Una cosa a cui in effetti, in auto, non avevo mai pensato (o comunque non ritenevo una gran priorità).

              Risposte al commento di camu
              1. Scricciolo ha scritto:

                Diciamo che Modena pullula di Vip, e non è così difficile averci a che fare. Le vie di fuga per i rally sono indispensabili, per gli spettatori. Alcune volte le macchine volano fuori strada e se hai ostacoli diventa davvero pericoloso. Per le moto invece, la cosa più pericolosa sono le curve. Alcuni spavaldi piegano senza sapere il raggio di sterzata che dovranno tenere ed immancabilmente passano nella corsia opposta. Da automobilista, in montagna d’estate, tengo sempre il più possibile la destra, e ti dico che questa mia attenzione ha salvato non pochi motociclisti, visto che qui da me ce ne sono tantissimi durante soprattutto il week end. Avendo la pista per l’elisoccorso dietro casa, non ti dico quanti interventi di recupero si fanno. Anche io piegavo e mi piaceva anche tanto, ma solo se conoscevo la strada, altrimenti me ne andavo tranquilla tranquilla, che tanto è bello lo stesso. Per cui attenzione alle curve, anche se dove sei immagino saranno tutti rettilinei. Per cui non ti rimane che fare attenzione agli automobilisti distratti. Quando si va in moto, bisogna fare attenzione a cosa si fa ma anche soprattutto a cosa fanno gli altri … ๐Ÿ™‚ Ecco che mi sono dilungata nei consigli che mi avevi chiesto. Quelli che mi ricordavo, visto che ormai è passato un pochino di tempo ๐Ÿ™‚

      2. Scricciolo ha scritto:

        Ho inviato la mia risposta con un paio di link, ma non la vedo. Forse mettendo i link viene scartata. Vediamo se compare, altrimenti poi riscrivo senza link, anche se erano simpatici. ๐Ÿ™‚

        Risposte al commento di Scricciolo
        1. camu ha scritto:

          Sono riuscito a ripescare il tuo commento per i capelli, dopo che era finito tra le grinfie del guardiano del blog, che appena vede un link di troppo, pensa si tratti di spam e zac… mette subito tutto in quarantena. Se capita di nuovo, non preoccuparti, ho un modo per ripescare questi commenti…

          Risposte al commento di camu
          1. Scricciolo ha scritto:

            Immaginavo fosse un problema del genere. Grazie per il ripescaggio ๐Ÿ™‚

  3. Daniele ha scritto:

    Bravo Camu! Moto… e diciamo moto che è differente dallo scooter (infatti si chiamano in maniera diversa). Il mio consiglio non richiesto? La Cagiva. Lascia perdere lo scooter. La moto ha un’altra dinamica, un altro modo di vivere il vento e la strada.
    Ancora oggi (proprio stamattina) il percorso da casa a ufficio ha un altro respiro con la moto (Kawasaki ER6-n); la parte migliore della giornata (a parte gli abbracci di mio figlio e moglie).
    Anche se, grazie allo sconsiderato green deal del sindaco Sala, dovrò abbandonare la mia “ragazza” per via di un’assurdo divieto a entrare in Area B (dove vivo) a Milano.
    Un doppio flash !

    Risposte al commento di Daniele

    1. camu ha scritto:

      Ciao Daniele, si avevo letto il tuo post qualche tempo fa, e mi ha fatto piacere sapere un po’ più della tua storia a due ruote. Grazie per il consiglio, e peccato che qui le Cagiva non si trovino. Ho visto la tua ER6-n, di cui non sapevo, ed è proprio una gran bella moto devo dire. Il mercato americano è molto più orientato sulle moto stile Harley, tant’è che la tua qui non è in vendita, così come tanti altri modelli che apparentemente non attraggono molto da queste parti. Gli americani sono troppo noiosi e scontati, tutti fissati con le Harley, che barba, che noia.

      Beh, intanto vediamo di passare st’esame, e poi si vede ๐Ÿ™‚ Casomai ti chiederò qualche consiglio in privato, se non ti dispiace.

      Risposte al commento di camu

      1. Daniele ha scritto:

        Sempre a disposizione!

  4. Samuele ha scritto:

    Anche a me manca lo scooter. In Liguria era il mio mezzo di trasporto, nel cuneese è più difficile: spazi larghi, freddo, ghiaccio in inverno. Ma ho anche perso la voglia… ๐Ÿ™‚

    Risposte al commento di Samuele

    1. camu ha scritto:

      Si, il freddo ed il ghiaccio anche qui nel New Jersey sono i principali deterrenti.

  5. Nicola ha scritto:

    Compra una harley o una triumph e via andare … altro che “mp3”!

    PS = per qualche consiglio su due ruote, nel mio piccolo, sono a disposizione.

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