Nell’augurare buon Natale a quei pochi che passeranno da queste parti in questo giorno di festa, vorrei riprendere lo stesso tema dell’anno scorso, quando ti parlavo di una tradizione tipica americana del periodo natalizio: lo scambio dei doni dell’elefante bianco. Ne parlavo ai miei parenti in Sicilia nelle scorse settimane, insieme alla storia del piccolo elfo monello che diverte grandi e piccini su questa costa dell’Atlantico. Un’altra tradizione di cui non si può fare a meno in questo periodo dell’anno è l’ascolto ad nauseam di una ben precisa canzone, che viene propinata ovunque, dalle radio ai centri commerciali, dal supermercato alle case di amici e parenti: All I want for Christmas is You. Leggi il resto di Buon Natale con… Mariah Carey e Rudolph
Archivio degli articoli in ripostiglio, pagina 2
Dolci freschi, mercatino ed autovelox
Il post di oggi è una raccolta di appunti sparsi ispirati dal mio recente viaggio in Sicilia, un modo per ridare al blog quella funzione di diario personale, dove conservare ricordi e momenti speciali. Volevo raccontarti di un piccolo esperimento per portare in America un vassoio di mini cassate siciliane, cannoli ed altri dolci alla ricotta tipici della mia zona. Finora avevo sempre portato le classiche paste di mandorla, qualche formella di marmellata di mele cotogne, e dolcetti secchi vari. Ma stavolta ho ricevuto un’esplicita richiesta dalla figlia piccola, follemente innamorata di quelle deliziose cassate ricoperte di pasta di zucchero verde, di portargliene un po’. Una sfida alla quale non potevo sottrarmi, e che aveva nel tempo il suo principale nemico: dalla partenza alle 10.30 del mattino all’arrivo a casa qui negli States a mezzanotte (ora locale) sarebbero passate circa 20 ore. Come conservare la ricotta per così tanto tempo senza frigo? Leggi il resto di Dolci freschi, mercatino ed autovelox
Non sappiamo da dove vengono
Persino in Italia hanno diffuso la notizia degli avvistamenti di droni misteriosi sui cieli del New Jersey. L’altra sera, mentre uscivo di casa per mettere fuori la spazzatura, ne ho visto uno anch’io, grande probabilmente mezzo metro per mezzo metro, che volava a circa 30 metri dal suolo, quindi abbastanza basso da non confonderlo con un aereo di linea. Droni di cui nessuno riesce a capire la provenienza, e sui quali si sono ricamate le teorie più fantasiose. I servizi segreti americani dicono di non saperne nulla. Ma possibile mai, mi chiedo, che le forze dell’ordine riescano ad individuare un assassino tra otto milioni di abitanti della Grande Mela, quando uccide un potente amministratore delegato, ma non riescono a spiegarsi da settimane cosa siano questi aggeggi che volano per i cieli del New Jersey? Leggi il resto di Non sappiamo da dove vengono
La lotta delle formichine
Avendo trascorso qualche settimana in Italia, mi è capitato di seguire un po’ più da vicino la cronaca quotidiana di quello che succede nel Belpaese. Tra ragazze che muoiono sotto i ferri di un presunto estetista conosciuto su TikTok, ed operatori ferroviari presi a coltellate, calci e pugni pur di non pagare il biglietto, mi pare che non ci si sia fatti mancare nulla. Nel frattempo mi è capitato di rileggere un vecchio articolo scritto nel 2010 da Giangiacomo Schiavi sul Corriere della Sera, che a distanza di quattordici anni e mezzo, mi sembra ancora spaventosamente attuale. Così ho deciso di salvarlo qui sul blog a futura memoria, per ricordare come eravamo, e come forse saranno i nostri figli, anche se la società moderna è permeata da una pretesa di individualismo (sacrosanto, ci mancherebbe) che è diventato la scusa perfetta per annullare il rispetto per l’autorità, qualsiasi essa sia, dal conducente di tram all’insegnante. Leggi il resto di La lotta delle formichine
Un incontro (quasi) casuale
Ora che sono rientrato all’ovile, ho deciso di scrivere alcuni post per riflettere sulla breve ed inattesa parentesi siciliana delle scorse settimane. Noi veterani della blogosfera ricordiamo con un pizzico di nostalgia i tempi dei Barcamp, quando orde di blogger famelici si riunivano in questa o quell’altra università per discutere del futuro della blogosfera, degli strumenti del mestiere e per creare nuove relazioni sociali in tre dimensioni. Erano tempi in cui ribollivano idee e si gettavano le basi del famoso (o famigerato) web due-punto-zero, che introduceva il concetto di bidirezionalità nelle interazioni tra tenutari di spazi web e visitatori, dando vita a quello che poi tutti finirono per chiamare user-generated content. Ora i blogger non s’incontrano più, ognuno nascosto dietro il proprio monitor a rincorrere i suoi guai, parafrasando una famosa canzone che fungeva da colonna sonora degli incontri dell’epoca. Leggi il resto di Un incontro (quasi) casuale
Domani ritorno all’ovile
Come dicevo qualche post fa, le condizioni di salute di mia madre si sono stabilizzate, grazie al cielo. Nella giungla della sanità meridionale che non funziona, siamo riusciti a trovare un’isola felice nel reparto ematologia dell’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa che, non per vantarmi (ma anche sì), fu voluto all’epoca nientepopodimeno che da mio zio (che era Direttore Generale dell’ASL) per rimpiazzare il fatiscente ospedale che c’era prima. Dunque, vista la situazione, un paio di settimane fa ho prenotato il biglietto di ritorno e domani sarò nuovamente tra le colline del New Jersey, sperando che mi facciano rientrare ora che il vento politico è cambiato. Come l’anno scorso, queste settimane sono state caratterizzate da un’accoglienza più che calorosa da parte di amici e parenti, e mi mancheranno le serate trascorse a chiacchierare del più e del meno. Leggi il resto di Domani ritorno all’ovile
Ripropongo l’oggetto misterioso
Domani si festeggia il Giorno del Ringraziamento in America. Ricordo ancora quello del 2012 quando, mentre gustavamo tutte le prelibatezze cucinate dai vari invitati alla cena a casa di mia cognata, pensavo a qualcosa da condividere sul blog riguardo alla festa più tradizionale che esista nel Paese a Stelle e Strisce. Così pubblicai un post in cui chiedevo ai miei piccoli lettori di indovinare un oggetto misterioso. Non metto il link a quel post semplicemente perché nei commenti troveresti subito la soluzione 😅 Sfogliando il mio archivio, ho deciso di riproporre quel curioso oggetto, per vedere se anche tu riesci a capire di cosa si tratta. Prima di scorrere a leggere gli eventuali commenti (in caso qualcuno indovini al primo colpo), soffermati per qualche minuto sull’immagine. Non si vince nulla, ma è un modo per entrare nel clima (speriamo sereno) di questa festività americana. Leggi il resto di Ripropongo l’oggetto misterioso
Collasso 2050, per non far finta di nulla
Il 5 novembre è passato. Dopo due giorni di mal di testa alimentato dall’angoscia, ho accettato l’esito. Essere consapevole dell’imminente collasso mi ha reso più forte, e mi ha consentito di superare rapidamente le tipiche fasi del lutto. Insensibile alla situazione, mi sento come un osservatore che guarda dall’esterno. Non è la descrizione più accurata della mia vera condizione, ma mi aiuta a rimanere obiettivo. Ci sarebbe tanto da dire sul nostro futuro, ma non voglio ripetere ciò che sai già. Oggi voglio invece parlare di come un governo troppo autoritario potrebbe innescare un collasso finanziario nei prossimi 18 mesi. Leggi il resto di Collasso 2050, per non far finta di nulla