due chiacchiere

Agli americani piace il medioevo

Sono in ritardo con il post di oggi, per via di un fine settimana frenetico, culmine di un paio di settimane passate a tinteggiare pareti, ammodernare credenze incassate nel muro della cucina con nuovi ripiani, e via dicendo. Il tutto per rendere la casa in cui abitavamo, che stiamo mettendo in vendita, un po’ più carina, per attrarre un maggior numero di offerte. La signora dell’agenzia immobiliare ed il fotografo sono venuti sabato, e fra poco si apriranno le danze dei compratori, quindi sto cercando di finire il più presto possible. Ad ogni modo, questo è argomento per un’altra volta. Oggi volevo parlarti di una curiosità che da qualche anno ho notato abitando su questa sponda dell’Atlantico: la fissazione che tante persone hanno per il medioevo ed il rinascimento europeo. Quando abitavo in Toscana, ricordo che c’era un gruppo che riuniva fra i monti tra Pisa e Lucca, indossando abiti da cavalieri e dame dell’epoca, e mettendo in scena duelli con spade ed arpioni. Qui fanno lo stesso, ma in scala più grande.

Una delle manifestazioni più famose in zona è la Fiera Rinascimentale della Pennsylvania, un evento in pianta stabile allestito tra le colline della contea di Lancaster, entrando nel quale sembra di essere teletrasportati in un tempo ed in un luogo completamente diversi. Ma spettacoli organizzati a parte, c’è persino gente che decide di vivere la propria vita come nel medioevo, come racconta questo divertente episodio di Freakonomics Radio andato in onda recentemente. Ed ovviamente non poteva mancare la commercializzazione del fenomeno: qui in New Jersey hanno costruito un castello – arena chiamato Medieval Times, dove gli spettatori, mentre degustano pietanze d’altri tempi (che poi non sono altro che pollo alla griglia e pasta scotta), assistono ad uno spettacolo tipo fantasy che si svolge al centro dell’arena, in cui il cattivo di turno vuole rapire la principessa, ed allora arriva il cavaliere con tanto di cavallo bianco a salvare tutti. Un divertimento assicurato per grandi e piccini.

Il motivo di tale passione è probabilmente da cercare nel fatto che, a differenza dell’Europa, gli Stati Uniti non hanno un passato medievale. Nessun castello millenario, nessuna cattedrale gotica eretta nel XII secolo, nessuna città con mura ancora intatte. Ma forse proprio per questo, il medioevo americano è libero da vincoli storici: è una tela bianca su cui gli Yankees proiettano sogni, valori perduti e battaglie epiche. Come raccontano i protagonisti del podcast, il mondo moderno, con i suoi ritmi frenetici, le sue tecnologie invasive e le sue crisi continue, spinge sempre più persone a considerare il medioevo come un’evasione verso un’isola di tranquillità, dove la vita scorre lenta e prevedibile. Un’epoca immaginaria in cui si combatte per onore, si vive secondo codici morali chiari, si prega o si lotta senza troppe ambiguità.

Insomma, qui negli Stati Uniti, gli appassionati di Re Artù e Game of Thrones hanno un’ampia scelta di eventi e di gruppi con cui condividere le proprie conoscenze e curiosità.

Commenti

  1. Trap ha scritto:

    Mi hai fatto ricordare quella volta che eravamo in quel di Santallago 😊 dopo il barbecue avevamo assistito ad un gioco di ruolo in costume dal vivo… Esperienza bellissima

    Risposte al commento di Trap

    1. Trap ha scritto:

      Non per niente avevo scritto una lettera di saluti ai miei colleghi di lavoro nell’ultimo giorno, intitolata “Addio monti (Pisani)”, quei monti li vedevo alla finestra della mia ex e ora fallita ditta, Ksolutions, a San Giuliano Terme, unici monti (degni di questo nome) in una grande distesa di pianura.

    2. camu ha scritto:

      Non ricordavo che KSola fosse fallita 🙁 La lettera invece la ricordo benissimo, forse l’ho ancora conservata da qualche parte. E su Santallago hai una memoria di ferro, ricordo che era un pomeriggio e tutti questi tizi si erano messi tra gli alberi a fare le lotte con spade, catene e quant’altro. Bei tempi.

  2. Trap ha scritto:

    Beh, Ksola era solo una delle tante vittime della bolla delle dotcom. Acquistata poi da Kataweb del gruppo L’ Espresso, da lì è iniziata la fase discendente, ma ormai io ero già in Trentino a salvarmi il culo 😁

    Risposte al commento di Trap

    1. camu ha scritto:

      Si, quante compagnie di quell’epoca sono scomparse quando la bolla è scoppiata.

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