due chiacchiere

Gli americani ed il ghiaccio

E così anche per quest’anno è arrivato il momento di celebrare il Giorno del Ringraziamento, che apre ufficialmente il periodo festivo natalizio. La sorella di mia moglie Sunshine, come da tradizione, ha invitato tutta la famiglia a casa sua per la cena a base dell’immancabile tacchino ripieno, accompagnato da patate dolci e marshmallows, e tutta una sfilza di altre pietanze che riempiranno la pancia dei commensali. Ad annaffiare tutto questo ben di Dio, mio cognato metterà in bella mostra una selezione di vini e bevande gassate per la gioia di grandi e piccini. Quest’anno però ci sarà una novità, ci è stato rivelato dai padroni di casa quando siamo andati a trovarli qualche settimana fa: una macchinetta in grado di produrre cubetti di ghiaccio senza sosta. Che mi ha dato lo spunto per questo post: per noi italiani, questa fissazione del Paese a stelle e strisce per il ghiaccio, è una cosa che non capiremo mai.

Una macchina del ghiaccio su un ripiano in cucina

Devi sapere infatti che quando si tratta di consumare bevande fredde, c’è una differenza notevole tra i due continenti bagnati dall’oceano Atlantico. Gli americani, a differenza degli europei, sembrano avere un’affezione particolare per questo semplice elemento, utilizzandolo in quantità spesso straordinarie nei loro drink. Quando vai al ristorante qui ed ordini, che so, una Coca Cola, te la porteranno in un bicchiere pieno zeppo di ghiaccio e con giusto una spruzzatina di Coca Cola (è facile intuire come mai i ristoratori lo facciano). Una cosa alla quale ancora oggi stento ad abituarmi, specialmente perché io, sin da piccolo, non ho mai avuto una predilezione particolare per le bibite fredde, anche d’estate. Ma da dove proviene questa ossessione per il ghiaccio, e perché sembra così differente rispetto alle abitudini europee?

L’uso diffuso del ghiaccio nelle bevande americane può essere fatto risalire all’America del Nord del XIX secolo. Durante il periodo della corsa all’oro in California, gli esploratori utilizzavano il ghiaccio per raffreddare le loro bevande, e per far fronte al clima estremo del Far West di quei tempi. I saloon cominciarono a servire sempre più spesso bevande ghiacciate agli avventori, come segno di modernità e prosperità, e così questa pratica si diffuse rapidamente. Ovviamente all’epoca non esistevano i frigoriferi, quindi il ghiaccio veniva estratto dai fiumi gelati in inverno, e poi conservato in buche molto profonde in cui la temperatura rimaneva costante.

Chiaramente quest’ossessione è anche favorita dal basso costo dell’energia elettrica, grazie alle centrali nucleari sparse per il Paese. Qui un kilowatt di corrente costa un quinto rispetto al Belpaese, e quindi non importa se la produzione e la distribuzione di ghiaccio richiedono notevoli risorse idriche ed energetiche. Basti pensare che molti frigoriferi americani hanno un mini distributore del ghiaccio incorporato, che verserà nel tuo bicchiere una valanga di cubetti al semplice tocco di una levetta. Anche nelle catene dei bar oramai il ghiaccio ha fatto la sua comparsa: la prossima volta che sei a New York, devi assolutamente provare un iced coffee allo Starbucks. Più americanata di così non si può.

Commenti

  1. A me piacciono le bibite fredde ed il vino servito alla giusta temperatura ma prediligo l’uso sapiente (😁) del frigo anche se in alcuni cocktail ed anche con la Coca Cola il ghiaccio lo trovo piacevole, certo non a discapito della bevanda che voglio bere. Buon thanksgiving!

    Risposte al commento di DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

    1. ha scritto:

      Grazie! Si, qui però si eccede oltre la misura. Una bevanda fresca d’estate non si rifiuta mai, ma un bicchierone pieno di ghiaccio e con una spruzzatina di Coca Cola è una cosa che non esisterebbe mai in nessun Paese d’Europa 🙂

  2. Bartolomeo
    ha scritto:

    C’é anche un altro aspetto oltre a quello culturale: il gusto
    Le bevande ghiacciate hanno meno gusto.

    L’acqua di rubinetto sa meno di cloro, diventa quasi bevibile. Altre bevande a temperatura ambiente sono assolutamente imbevibili. Persino le birre le servono in bicchieri così freddi che la schiuma diventa ghiaccio (e molte sono appunto imbevibili se non servite fredde).
    Poi non so se queste abbiano sapori orrendi perché anche ghiacciate si senta qualcosa (vedi Dr.Pepper) o se le raffreddano abbondantemente apposta per riuscire a berle (vedi l’acqua di rubinetto)

    Il gusto degli statunitensi è una cosa molto particolare nel mondo.

    Risposte al commento di Bartolomeo

    1. ha scritto:

      Interessante, non avevo mai considerato questo aspetto. E concordo che certi bibitoni sono proprio imbevibili.

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