due chiacchiere

Archivio degli articoli in angolo pc, pagina 2

Togliere il nofollow dai link dei commentatori

WordPress, da tempo immemore, ha la cattiva abitudine di aggiungere l’attributo nofollow ai link dei siti di chi lascia un commento. Se non hai la più pallida idea di cosa significhi la frase precedente che hai appena letto, direi che per oggi puoi anche fermarti qui, e procedere con le altre attività che avevi in programma. Già, perché il post di oggi è particolarmente tennico,  adatto soltanto ad un pubblico di sviluppatori web scafati che non si fanno problemi a leggere questa roba sotto l’ombrellone, tra una fetta di anguria ed un bagnetto in mare. L’idea di scrivere due righe sull’argomento di oggi, in realtà mi è venuta in mente mesi fa, mentre davo una limatina al tema del blog, e mi sono accorto che WordPress aggiungeva automaticamente l’attributo nofollow a quei collegamenti. Già la blogosfera italiana è in via d’estinzione, se poi non incoraggiamo i motori di ricerca a trovare ed indicizzare i nostri vicini di casa virtuali, non c’è più speranza. Leggi il resto : Togliere il nofollow dai link dei commentatori

Una finestra di dialogo più accessibile

L’argomento di oggi non è certo di quelli che si discutono sotto l’ombrellone tra un sorso di mojito ed un’occhiata al bagnino fustaccio che osserva imperscrutabile i bagnanti allegri che si fanno cullare tra le onde stanche del mare. Cosciente del periodo dell’anno in cui ci troviamo, cercherò di alleggerire il tema di oggi quanto più possibile, sperando nel contempo di incuriosire chi passasse da queste parti a saperne di più. L’idea mi è venuta qualche giorno fa, quando il mio collega, il cui lavoro è quello di monitorare l’accessibilità del sito d’ateneo e di tutte le risorse collegate (dai documenti PDF ai vari sistemi per la gestione dei contenuti che usiamo), ci raccontava nella sua periodica “pillola della settimana”, l’esistenza dell’elemento HTML dialog, di cui pochi conoscono l’esistenza, a giudicare dal suo scarso utilizzo in giro per il web. Il sito della Mozilla dedicato agli sviluppatori è sicuramente un buon punto di partenza. Ma che c’azzecca, si chiederanno i miei piccoli lettori, questo elemento con la possibilità rendere il web più accessibile ai disabili? Leggi il resto : Una finestra di dialogo più accessibile

Windows e Linux vanno finalmente a braccetto

Che io sia da sempre stato un fan dei prodotti Microsoft non è poi un gran segreto. Sebbene in ufficio fossimo tutti dotati di postazioni Mac che costavano più della mia vecchia automobile, ho sempre ritenuto Windows più che sufficiente per le mie esigenze domestiche da spippolatore della domenica, come mi dicevano in Toscana. Dal media center precursore dei più moderni Firestick e Roku, al server VPN domestico, negli anni sono riuscito a piegare il sistema operativo di Redmond alle più svariate esigenze con poco sforzo. Negli anni, probabilmente grazie al vento della concorrenza di Cupertino, ho notato un lento ma inarrestabile miglioramento dell’ecosistema a cui ero tanto affezionato. Ora sul computer di casa ho Windows 11, e devo dire che soddisfa completamente tutte le mie necessità di sviluppo software, smart working, e passatempo. L’avvento di PowerShell, in particolare, ha portato una massiccia dose di benefici ed ha colmato definitivamente quella lacuna con MacOS di cui tutti eravamo consapevoli. Leggi il resto : Windows e Linux vanno finalmente a braccetto

Mettiamo alla prova il backup

Da qualche decennio oramai, lo slogan ufficiale della Pirelli è il famoso “la potenza è nulla senza controllo”, che tutti almeno una volta abbiamo visto scritto su un manifesto o ascoltato in una delle pubblicità d’un tempo. Ed è proprio questo slogan che mi risuonava in mente l’altro giorno mentre facevo alcune prove di ripristino del backup di questo blog, in cui simulavo un attacco hacker che aveva compromesso il database. Già, perché avere un backup salvato da qualche parte non basta a mettersi l’animo in pace: in quanti non hanno mai provato ad usarlo per vedere se davvero funziona come dovrebbe? Il nostro sistemista all’università dove lavoravo prima aveva la buona abitudine di condurre un disaster recovery test ogni sei mesi, chiamando all’appello tutti gli interessati per fare la propria parte nel ripristinare la funzionalità delle applicazioni a loro affidate. Così ho deciso di fare lo stesso sul mio blog personale, mettendo alla prova i potenti mezzi di Supporthost in questo frangente. Leggi il resto : Mettiamo alla prova il backup

Questo Pixel 6a mi ha stufato

Come forse ricorderai, l’estate scorsa ho deciso di approfittare di una promozione molto allettante per aggiornare, dopo quasi tre anni di onorato servizio, il mio datato Pixel 3a con il suo fratellino nuovo di zecca, il Pixel 6a. Già in quell’articolo che scrissi dopo aver messo alla prova in lungo e largo il nuovo cellulare, non ero particolarmente entusiasta dei compromessi che la casa di Mountain View aveva fatto per tagliare i costi: dall’impossibilità di caricare il cellulare senza fili, alla scarsa sensibilità del lettore di impronte digitali sotto il display, che faceva notare un netto cambio di passo rispetto al nonno che l’aveva preceduto. Ho cercato di chiudere un occhio e di sopportare queste mancanze, consolandomi con il fatto di avere una buona fotocamera (che mi ha finalmente convinto a vendere la mia reflex Nikon, che oramai prendeva solo polvere nell’armadio). Poi l’anno scorso a natale, Sunshine aveva bisogno di un cellulare nuovo, così le ho regalato un Samsung S10+ ricondizionato con batteria fresca fresca. Ed ho iniziato a notare quanto quel dispositivo fosse superiore in tanti aspetti, sebbene costasse (ricondizionato, s’intende) un terzo in meno del mio 6a. Leggi il resto : Questo Pixel 6a mi ha stufato

Inaccessibilità delle notifiche sulla privacy

Il bannerino per accettare o negare il consenso sui cookie, qualunque sia la tua opinione al riguardo, è oramai un fastidioso accessorio praticamente onnipresente sui siti europei. Ciò che tanti sottovalutano, però, sono le implicazioni legali dal punto di vista dell’accessibilità. Oggi vorrei prendere spunto da un articolo su Smashing Magazine, in cui un esperto delle Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) condivide alcuni dei problemi introdotti da questi bannerini, e quali soluzioni possiamo mettere in campo per ritrovare la retta via e restituire alle persone con disabilità visive il controllo delle pagine web che stanno navigando. Premesso che già l’agosto scorso avevo espresso la mia opinione in merito a questo requisito introdotto alcuni anni fa dalle Linee Guida europee per la protezione dei dati personali, oggi mi concentrerò principalmente sulla questione tecnica. Leggi il resto : Inaccessibilità delle notifiche sulla privacy

Ma tu lo usi sul serio questo Gutenberg?

Sono oramai passati molti anni da quando l’idea di un editor a blocchi fece capolino nelle menti degli sviluppatori di WordPress. Era la materializzazione del salto generazionale di questa piattaforma da semplice pubblicazione di un blog a maturo sistema per la gestione dei contenuti. Fino a quel momento, gli sviluppatori avevano stiracchiato in lungo e largo le funzioni di base, cercando di soddisfare la richiesta di un qualcosa di più flessibile con soluzioni tipo Visual Composer e Beaver Builder, che io stesso ho usato in alcuni progetti al lavoro (non giudicarmi, era il 2015!), incluso il sito istituzionale dell’università dove lavoravo fino all’anno scorso. Era un modo per divincolarsi dalle catene del dover creare temi complicatissimi che prevedessero una marea di opzioni diverse (immortalate nel codice sorgente), per ogni possibile tipo di pagina che l’ufficio marketing potesse immaginare. Leggi il resto : Ma tu lo usi sul serio questo Gutenberg?

I tre plugin che uso sul blog

Che io sia un incallito minimalista allergico alla spazzatura digitale di ogni tipo non è certo un segreto per chi mi conosce. In particolare, da anni cerco di adottare questa filosofia di vita su tutti i siti web che gestisco, ed il mio piccolo blog sperduto nella rete non poteva certo essere da meno. Così ho deciso di incorporare nel tema casalingo alcune funzioni precedentemente svolte da plugin di terze parti, come la cache, la disattivazione di Gutenberg (sul quale sto preparando un post a parte), e l’estensione delle funzioni dell’editor TinyMCE per aggiungere alcuni pulsanti che uso per rendere i miei contenuti più accessibili. Spremi che ti rispremi, sono riuscito a ridurre la lista a soli tre plugin, dei quali vorrei parlarti oggi. Leggi il resto : I tre plugin che uso sul blog

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