Da quando le figlie hanno iniziato ad utilizzare la rete casalinga sui propri cellulari in maniera più costante, è sorta la necessità di trovare un modo per limitare l’uso del WiFi, ad esempio spegnendolo dopo una certa ora la sera, e solo in certi orari nel fine settimana. Così mi son deciso a prendere un router per sostituire quello che una decina d’anni fa la compagnia che ci fornisce il servizio internet ci aveva generosamente regalato. Un router che aveva giusto lo stretto indispensabile per navigare in rete. Dopo aver installato quello nuovo, mi è sembrato di rivivere l’esperienza di quando sono passato da Tophost a Supporthost: abituato all’interfaccia spartana di quello vecchio, tutte le funzioni del nuovo TP-Link Archer A7 (AC1750) mi sembravano manna dal cielo. Dopo un anno di utilizzo, devo dire di essere pienamente soddisfatto delle capacità di questa piccola scatoletta economica. Leggi il resto di DD-WRT: rendi il tuo router open source
Archivio degli articoli in angolo pc, pagina 2
Attacco informatico alla sanità americana
C’è stata una notizia che non sembra aver ricevuto molta attenzione nelle scorse settimane: sarà che con l’estate la gente vuole solo parlare di cose leggere che non richiedano nessuno sforzo mentale, sarà che siamo troppo distratti dalle mille altre notizie che competono per la nostra attenzione. La notizia riguarda uno dei più grossi attacchi hacker di sempre al sistema sanitario americano. In cui i malfattori sono riusciti a portarsi via dati medici di un terzo della popolazione americana, ovvero circa 100 milioni di persone. Il problema è che, a parte lo sdegno iniziale, sembra che gli interessati siano tornati a condurre le proprie mansioni come se nulla fosse. Ora, non so come funzioni il sistema sanitario nelle varie regioni italiane, ma qui in America, a dispetto di una spesa pro capite molto superiore al resto del mondo, la situazione è fortemente frammentata, e la tecnologia usata per la gestione dei dati del paziente è incredibilmente ancora basata sui fax. Almeno in Italia c’è il fascicolo sanitario unico, qui ce lo sogniamo. Leggi il resto di Attacco informatico alla sanità americana
La rivincita di Huawei
Vorrei proporti oggi la traduzione di alcune parti di un articolo apparso su The Economist in cui si analizza la recente storia di Huawei, azienda cinese che produce vari prodotti di elettronica di consumo, e dello scontro frontale con l’America che ha cercato di affossarla, senza peraltro riuscirci. Una lettura interessante per coloro che ancora sono convinti che la Cina sia il male assoluto, e che l’occidente capeggiato degli Stati Uniti sia invece la vittima da proteggere. Ma non aggiungo altro, perché vorrei che tu traessi le tue conclusioni dopo la lettura di quanto segue, anche nell’ottica dei recenti dazi sulle esportazioni delle case automobilistiche cinesi. Dico soltanto che persino Il Corriere inizia a scrivere articoli in cui l’atteggiamento nei confronti del Dragone Rosso sembra essere mutato. Leggi il resto di La rivincita di Huawei
Quando i colori hanno un significato
Il post di oggi è ad alto contenuto geek, una di quelle cose che soltanto chi passa anni a combattere nella trincea dello sviluppo web potrà capire ed apprezzare. Quando mi son messo ad implementare la modalità scura per il blog, qualche settimana fa, cercavo un’ispirazione per la gamma di colori da adottare, e così mi son ricordato di un simpatico sito che avevo scoperto anni or sono: bada55.io. Che non va letto come bada cinquantacinque, ma come badass, che in italiano potremmo tradurre come persona con le palle. Lo scopo del sito? Usare lettere e numeri per definire colori usando il formato HEX (esadecimale), e nel frattempo scandire una parola di senso compiuto. Così ad esempio avremo colori per le tette, per il caffè, e persino una per il papà. Insomma, un esercizio tanto futile quanto spiritoso, per nascondere qualche parola segreta all’interno del proprio codice sorgente 🙂 Cose da geek, appunto. Buon ferragosto a tutti! Leggi il resto di Quando i colori hanno un significato
Una ricerca più contestuale
C’era un’idea che mi frullava per la testa da qualche settimana: migliorare un po’ la funzione di ricerca all’interno di questo blog. Non che la usino in tanti, a dir la verità, stando alle statistiche gentilmente offerte dal provider che mi ospita. Più che altro per me stesso, visto che mi capita di tanto in tanto di cercare uno specifico post da citare o semplicemente per ricordarmi come la pensavo in merito ad un dato argomento. Avevo già implementato un primo miglioramento qualche mese fa, escludendo dalla ricerca predefinita di WordPress certi criteri che la rendevano troppo generica, e quindi non in grado di sfoltire il numero di risultati in maniera efficace. Adesso ho aggiunto la contestualizzazione, se così possiamo chiamarla. In altre parole, quando ti trovi all’interno di una delle stanze del blog, ed effettui una ricerca, il sistema andrà a spulciare solo tra gli articoli in quella stanza. Ad esempio, se stai cercando una ricetta e ti ricordi una delle parole al suo interno, ti converrà entrare prima in cucina, e poi digitare quella parola nel campo di ricerca. D’altro canto, non è forse quello che facciamo nella vita reale? Leggi il resto di Una ricerca più contestuale
Moduli accessibili grazie ai fogli di stile
Da un pezzo non scrivo un bel post sull’accessibilità del web. Forse perché, rispetto ai tempi del far west dei siti fatti a colpi di tabelle per allineare le immagini , di tempo ne è passato tanto. Oramai gli standard sono consolidati in lungo e largo, e con le linee guida da un lato e l’allineamento dei browser sulla tecnologia dall’altro, non ci sono più scuse per non creare uno spazio che sia fruibile quanto più possibile da parte tutti gli utenti, a prescindere dalla loro disabilità e dal fatto che siano umani o no. Ricordo ancora quando facevamo una faccia schifata scrivendo il codice bruttissimo per supportare quel disgraziato di Internet Explorer, in tutte le sue incarnazioni, o per fare in modo che Safari mostrasse il contenuto di una pagina in maniera decente. Oramai i fogli di stile che mettevano una pezza a quelle stranezze sono solo un lontano ricordo. E proprio di fogli di stile vorrei parlare oggi. Leggi il resto di Moduli accessibili grazie ai fogli di stile
Bricks, un editor visuale snello e flessibile
Di tanto in tanto mi capita che qualche amico mi chieda di aiutarlo a sistemargli il sito web, dai piccoli lavoretti di pochi minuti, al rifacimento del sito aziendale. In genere, tempo permettendo, cerco di non dire mai di no, specialmente se la richiesta in questione mi consente di arrotondare lo stipendio con qualche lavoretto extra. Di recente, ad esempio, ho dovuto tradurre i concetti stilistici del restyling di un sito ideati da un’agenzia immobiliare in codice per WordPress. Certo, nulla a che fare con la grafica spartana di questo blog. Era dunque evidente che servisse usare un sistema modulare, per non dover scrivere tutto da zero. Ad oggi esistono vari di questi cosiddetti page builder, da Gutenberg nativo al celeberrimo Elementor, passando per Beaver Builder, Divi e tanti altri. Partendo dal presupposto che Gutenberg, a mio parere, non ha ancora raggiunto quel livello di sofisticazione necessario per fronteggiare certe sfide, mi sono rivolto a varie comunità di sviluppatori per avere un parere su cosa usare. Ed alla fine ho scelto Bricks Builder. Leggi il resto di Bricks, un editor visuale snello e flessibile
La mappa della corrente elettrica mondiale
Oggi, come forse saprai, si festeggia la Giornata della Terra. L’altro giorno ascoltavo un podcast sul cambiamento climatico, e si parlava di quello che le varie nazioni nel mondo hanno messo in campo finora per limitare l’emissione di gas serra. Ad un certo punto, uno degli ospiti ha citato il sito delle Electricity Maps, che ha pubblicato una mappa in cui si assegnano punteggi (o colori) ad ogni nazione, in base a quanta anidride carbonica produce per soddisfare il fabbisogno di energia elettrica della propria popolazione. Francia, Svezia e Norvegia si aggiudicano le migliori maglie verdi, grazie al nucleare ed al geotermico all’idroelettrico di cui dispongono rispettivamente, seguite dall’Inghilterra e poi da Spagna e Portogallo, che sembrano far meglio di Italia, Irlanda, Germania e Grecia. Ancora una volta, dobbiamo ringraziare i nostri padri, per non aver programmato un futuro ecosostenibile per chi veniva dopo di loro. Per consolarti, puoi leggere alcuni interessanti articoli sul loro blog. Leggi il resto di La mappa della corrente elettrica mondiale