Qualche settimana fa (accidenti, siamo già a febbraio?) ho stupito i lettori con effetti speciali degni della migliore pubblicità Telefunken, e qualcuno mi ha chiesto informazioni su cosa avessi usato per confezionare il primo post sonoro della storia di questo blog. In realtà, dopo aver provato alcune piattaforme che mi erano state suggerite nei commenti in calce ad un altro post commemorativo, la mia scelta è caduta sul buon vecchio Audacity, che già una ventina d’anni fa or sono utilizzavo per comprimere i file MP3 scaricati dalla rete. Forse non è professionale e pieno di funzionalità come quelle piattaforme, ma è riuscito a fare il suo sporco lavoro di taglia e cuci senza lamentarsi. Il tutto è iniziato scrivendo su un foglio alcune note di quello che volevo dire: ho scelto di non scrivere l’intero discorso a priori, ma di andare un po’ a braccio, per ottenere un risultato più naturale e colloquiale, e non troppo ingessato. E poi è iniziato il lavoro di registrare e ri-registrare le varie frasi, incollandole insieme alla fine.
Per registrare ho usato un microfono semi-professionale, che mi ero regalato l’anno scorso per migliorare la qualità della voce durante le numerose riunioni quotidiane che ho su Zoom con i miei colleghi. Certo, nulla a che vedere con i microfoni usati dai podcaster professionisti, ma anch’esso in grado di fare il suo mestiere senza infamia e senza gloria. Come dicevo nell’intervento audio, ho passato alcuni giorni a registrare i vari pezzi, circa una mezz’oretta al giorno, e poi una sera ad incollare in maniera certosina tutto insieme. Con Audacity è molto semplice: c’è un pulsante per registrare, poi si trascinano le tracce in giro, si tagliano, sfumano, amplificano, e via dicendo. Fino ad ottenere il risultato desiderato. Suppongo che, una volta diventati bravi, c’è molto meno lavoro di sartoria e piccolo chirurgo da fare, quindi non mi rimane che esercitarmi con altri interventi 😅 Stay tuned!
Commenti
Mamma mia! I mp3! Bei tempi quando li si cercava di scaricare all’università tramite siti molto “oscuri”, evitando di finire sotto le “grinfie” della sistemista Anna!
Risposte al commento di Trap
Quando uscirono Napster ed Emule, fu una vera rivoluzione!
Tempo fa trovai un tutorial per rendere la voce più professionale e da allora l’ho sempre usato come base.
Pulizia audio (bisogna fare più prove per evitare la voce metallica)
Evidenziare una parte senza voce dell’audio.
Riduzione rumore: Riduzione rumore db: 20, Sensibilità 5.0, Smorzamento frequenza 2, spuntare “Riduci”. Cliccare su “Elabora profilo rumore”. “Ok”.
Evidenziare tutto l’audio. Cliccare su “Elabora profilo rumore”.
Effetti
Evidenziare l’intero audio e:
Amplifica (il massimo che esce).
Compressione (soglia -18, Rumore di fondo – 40, Rapporto: 2:1, Tempo di attacco: 0,20, Tempo di rilascio: 1,0, spuntare “Comprimi guadagno per 0 db dopo la compressione”.
EQ grafico: Gestisci, Combinazioni predefinite, Esalta i bassi.
Normalizza: spuntare i primi due, il terzo no. Normalizza ampiezza di picco a -1,0.
EQ grafico: Gestisci, Combinazioni predefinite, Esalta gli alti.
Normalizza: spuntare i primi due, il terzo no. Normalizza ampiezza di picco a -1,0.
Bassi e alti: Bassi 2,0, Alti -6.0, Volume: 1,0, Abilita spuntato.
😛
Risposte al commento di Aldo
Grazie per i consigli, proverò in questi giorni, in vista del mio prossimo post audio 🙂