due chiacchiere

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La mappa della corrente elettrica mondiale

Oggi, come forse saprai, si festeggia la Giornata della Terra. L’altro giorno ascoltavo un podcast sul cambiamento climatico, e si parlava di quello che le varie nazioni nel mondo hanno messo in campo finora per limitare l’emissione di gas serra. Ad un certo punto, uno degli ospiti ha citato il sito delle Electricity Maps, che ha pubblicato una mappa in cui si assegnano punteggi (o colori) ad ogni nazione, in base a quanta anidride carbonica produce per soddisfare il fabbisogno di energia elettrica della propria popolazione. Francia, Svezia e Norvegia si aggiudicano le migliori maglie verdi, grazie al nucleare ed al geotermico all’idroelettrico di cui dispongono rispettivamente, seguite dall’Inghilterra e poi da Spagna e Portogallo, che sembrano far meglio di Italia, Irlanda, Germania e Grecia. Ancora una volta, dobbiamo ringraziare i nostri padri, per non aver programmato un futuro ecosostenibile per chi veniva dopo di loro. Per consolarti, puoi leggere alcuni interessanti articoli sul loro blog. Leggi il resto di La mappa della corrente elettrica mondiale

Cockpit, gestione del server Linux via web

Come forse ricorderai, ho un piccolo server casalingo sul quale girano Plex ed altri applicativi che uso per i miei progetti, oltre al backup delle nostre foto su Google Photos, dei documenti importanti (opportunamente scannerizzati) che si trovano su Google Drive, e di questo blog, come spiegavo qualche settimana fa. Quando si hanno figli adolescenti che, bontà loro, non si staccherebbero mai da televisione e dispositivi elettronici se potessero, bisogna ingegnarsi per mettere un limite a queste tecnologie. Così ad esempio ho sfruttato un settaggio sul router che spegne il wi-fi automaticamente dopo un certo orario, il che fa anche bene alla salute secondo me, perché stare immersi in quei campi elettromagnetici anche la notte, non è certo il massimo. Per Plex invece ho impostato un cron job che ferma e fa ripartire il servizio sul server a cadenza giornaliera. Però mia moglie Sunshine voleva un modo semplice per riavviare Plex la sera, dopo che le ragazze sono andate a dormire, per guardarsi le sue serie TV preferite. Certo non potevo insegnarle come usare la riga di comando, dunque mi sono messo alla ricerca di una soluzione più semplice. Che ho trovato in Cockpit. Leggi il resto di Cockpit, gestione del server Linux via web

Oggi questo sito si spoglia

Ed anche per quest’anno è arrivato il momento di partecipare al CSS Naked Day, che in italiano potremmo tradurre come la Giornata senza fogli di stile. Se non ne hai mai sentito parlare, si tratta di un’iniziativa volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’eccessivo appesantimento dei siti moderni, pieni di lucine e gadget vari per renderli più appetibili ed interattivi. Facendo un paragone con l’abbigliamento, i fogli di stile di un sito web rappresentano il vestito che indossano, ed oggi come negli sfarzi dell’Ottocento, sembra che vadano di moda indumenti ed orpelli vari che non hanno nessuna utilità pratica, ma semplicemente invogliano il visitatore a passare più tempo possibile sul sito. Ed allora l’iniziativa si pone la domanda: cosa succederebbe al tuo sito se togliessimo tutti quei vestiti, e lo guardassimo per come mamma l’ha fatto? Sarebbe ancora possibile navigare tra le varie pagine ed accederne i contenuti in maniera ragionevolmente normale? L’ordine logico dei vari pezzi (logo, navigazione, articolo, piè di pagina) salterebbe in aria o no? Leggi il resto di Oggi questo sito si spoglia

La mela morsicata dovrà aprirsi

Non dimenticherò mai quando la gente si stracciava le vesti ogni volta che Microsoft proponeva un prodotto chiuso o proprietario. La casa di Redmond sembrava essere, stando ai manichei dell’epoca, la sorgente di tutti i mali. Per il semplice fatto di avere un modello di business costruito sulla vendita di software che miliardi di persone usavano e continuano ad usare ogni giorno. Poi però la stessa cosa la facevano i signori di Cupertino, e tutti a fischiettare voltandosi dall’altra parte e facendo finta di nulla. Pensavo a tutto ciò mentre leggevo questa notizia, secondo cui i cellulari della mela morsicata dovranno aprire il proprio hardware alla concorrenza per usare i pagamenti tramite NFC. In fondo è questo il motivo principale per cui sono sempre stato un androidiano: da buon informatico, ho sempre avuto la curiosità di sperimentare con la tecnologia che mi circonda, sin dai tempi del Nokia 3110 sul quale caricavo le suonerie personalizzate tramite un cavetto fatto apposta che lo collegava al computer di casa. I cellulari della Apple, blindati per poter offrire un’esperienza più pulita ed uniforme, non hanno mai fatto per me. Leggi il resto di La mela morsicata dovrà aprirsi

I blog che seguo nel 2024

Tempo di pulizie di primavera: si inizia a fare il cambio di stagione, si escono le maglie più leggere, e si donano ai poveri quegli indumenti che non metto più da prima del Covid (tanto le speranze di dimagrire sono sempre meno). Anche nel mondo virtuale, è l’occasione per dare una sforbiciatina alla spazzatura digitale dalla quale sono circondato: ripulisco le immagini su Google Foto (no, non servono 15 foto diverse del gatto seduto sul divano, cara figlia piccola), cancello email vecchie, e rimuovo dal lettore RSS i blog che ho smesso di seguire per un motivo o un altro. Così ho pensato di scrivere un post per condividere chi è rimasto: un modo come un altro per dare un po’ di fiato alla blogosfera italiana che resiste, nonostante le chimere delle piattaforme social. Il fatto che io stesso abbia deciso di riprendere le trasmissioni dopo così tanti anni, mi porta ad avere un atteggiamento speranzoso nei confronti delle mie iscrizioni RSS più taciturne: chissà che prima o poi mandino un segnale inatteso. Questo per dire che nell’elenco qui di seguito, troverai vari blog apparentemente abbandonati dai propri tenutari (segnati da un asterisco), ma sui quali nutro ancora una flebile speranza di rinascita. Leggi il resto di I blog che seguo nel 2024

Ho provato una tastiera ergonomica

E così, dopo quasi tre anni di onorato servizio, il tasto M della mia tastiera Logitech ha deciso di cominciare a fare le bizze qualche settimana fa, aggiungendo la sua lettera un po’ a casaccio al testo che scrivevo. Ho provato a pulire tutto per bene con l’aria compressa, ma non c’è stato nulla da fare. Ovviamente la garanzia era già scaduta (evviva l’obsolescenza programmata degli oggetti intorno a noi) e così mi sono rivolto a San Amazon alla ricerca di una nuova tastiera che non costasse un occhio della testa ma di buona qualità. Guarda caso, proprio qualche giorno prima, un mio collega al lavoro mi aveva parlato di quanto fosse soddisfatto della sua nuova tastiera ergonomica, adatta a suo dire a chi scrive tanto codice e passa molto tempo a digitare al computer in generale. Io ho sempre usato tastiere tradizionali in tutti questi anni, quindi ero un po’ scettico sul fare un cambio così drastico e dover riallenare mano e cervello alla disposizione spezzata dei tasti. Ma ho voluto toccare con mano (letteralmente) la differenza, per capire se facesse al caso mio. Prima di continuare, sappi che questo non è un post sponsorizzato. Leggi il resto di Ho provato una tastiera ergonomica

Sincronizzare Google Foto sul NAS locale

Un paio di mesi fa ti avevo fatto l’elenco delle applicazioni che uso quotidianamente, dalla posta elettronica all’archiviazione delle foto scattate con i cellulari di famiglia. In calce a quel post si è sviluppata una piccola discussione con DelfinoCurioso sull’esistenza di un backup di quelle foto. Nella mia risposta, avevo accennato al meccanismo di sincronizzazione che ho messo in piedi per salvare tutto sul mio NAS casalingo (un vecchio PC con due dischi in RAID, su cui gira Ubuntu Server). Per i più curiosi, oggi vorrei spiegare un po’ più in dettaglio cosa utilizzo e come l’ho configurato. Tutto si basa sul software gratuito Rclone, che consente di collegarsi alle principali piattaforme cloud, da Dropbox ad Azure, da Amazon S3 a Google Drive appunto, ed effettuare varie operazioni sui file presenti in quelle cartelle. Leggi il resto di Sincronizzare Google Foto sul NAS locale

Selenium: automazione di test per il web

Finora su queste pagine mi sono sempre occupato di tecniche per sviluppare e progettare siti web, con cui ho a che fare quotidianamente. Da quando ho iniziato a lavorare per l’Università della California, ho approfondito un’altra branca di questo mondo affascinante: quello del controllo di qualità, o quality assurance come direbbero nel Paese a stelle e strisce. Già, perché costruire un’applicazione online è solo l’inizio: bisognerà poi mantenerla nel tempo, installando aggiornamenti alle piattaforme su cui è basata (dal server web ai linguaggi che utilizza), sistemando eventuali bug, ed aggiungendo nuove funzionalità. Ogni volta che si compie una di queste operazioni, bisognerebbe eseguire un test dell’intera applicazione per assicurarsi che tutto continui a funzionare correttamente. Nel nostro caso, abbiamo in organico due persone il cui compito è esclusivamente quello di conoscere tutti i nostri applicativi web a menadito, e di testare ogni aggiornamento in maniera scrupolosa. Ma non sarebbe bello se queste operazioni noiose si potessero automatizzare? Beh, a quanto pare si può. Leggi il resto di Selenium: automazione di test per il web

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