due chiacchiere

La sanità americana standardizzata

Negli Stati Uniti, il sistema sanitario è caratterizzato da una complessa rete di ospedali, medici, assicuratori e istituzioni governative. Senza entrare nel merito della bontà o meno di tale organizzazione, oggi vorrei concentrarmi su un aspetto più curioso: l’omologazione fisica e procedurale che contraddistingue il sistema. Mi riferisco al fatto che se vai in un qualsiasi studio medico, dal Maine alla Florida, la disposizione dell’arredamento e la sequenza di procedure a cui sarai sottoposto sarà praticamente la stessa, come abbiamo potuto constatare nelle varie visite per motivi di salute a cui ci siamo sottoposti negli anni, inclusa una nella lontana Florida, quel giorno in cui Sunshine si è infilzata nel pollicione un amo arrugginito abbandonato in spiaggia, mentre passeggiavamo sulla battigia, e siamo dovuti correre al pronto soccorso per fare l’antitetanica.

Un tipico studio medico, con lettino, ed un mobile con cassetti dove riporre gli attrezzi

Da quel poco che mi ricordo della mia esperienza sanitaria in Italia, i vari medici di famiglia che ho avuto modo di incontrare avevano studi completamente diversi tra loro, alcuni molto pomposi, con scrivania, e tutta la sfilza di lauree e certificati attaccati alle pareti, spesso accompagnati da soprammobili di un certo stile e valore. Ed è per questo che l’omologazione americana mi ha colpito sin da subito: la mancanza di ostentazione, a partire dalla stanzetta molto minimalista e funzionale. Come dicevo, comunque, non è solo una questione di arredamento. Quando arrivi dal medico, da qualsiasi medico, ti fanno accomodare in una stanzina, poi entra l’infermiera che ti misura la pressione, controlla la temperatura e misura il peso; inserisce i dati nel computer e ti fa alcune domande di routine, per sapere se hai allergie, e come mai hai prenotato la visita. Insomma una veloce anamnesi che servirà poi al dottore per avere un quadro della tua situazione.

Poi arriva il medico, che probabilmente ti prescriverà delle analisi per approfondire il quadro clinico. Alcuni medici hanno un laboratorio analisi all’interno della struttura stessa in cui operano, mentre in altri casi potrai rivolgerti ad una delle catene (e ti pareva) esistenti: Quest Diagnostics e LabCorp sono le due più diffuse, con sedi su tutto il territorio nazionale. Entrambe mettono a disposizione dei pazienti un portale dove poter consultare la propria storia delle analisi del sangue, insieme a statistiche che confrontano i propri valori con quelli di altri individui nella stessa fascia d’età, e via dicendo. Poi loro stessi mandano una copia dei risultati al tuo medico, che ti darà una terapia in base a quello che è uscito dalle analisi.

Si, ma come si fa a trovare un medico specialista, si chiederanno i miei piccoli lettori. Tutto parte dalla propria assicurazione sanitaria. Come sai, il sistema americano è per la maggior parte privato. La maggior parte dei lavoratori ricevono una copertura sanitaria dal proprio datore di lavoro, mentre i pensionati la ricevono dal governo (Medicare). Ogni medico è convenzionato con una o più di queste compagnie, quindi basta andare sul sito della propria assicurazione, e cliccare sul pulsante per trovare un medico, in base alla specialità, alla distanza ed altri fattori. L’assicurazione spesso copre tutta la famiglia dell’impiegato, così da semplificare le cose, e consentire a tutti di avere, ad esempio, lo stesso medico di famiglia. Insomma, all’inizio ci sono tantissime cose da imparare, per non ricevere bollette astronomiche quando si va da un dottore che non fa parte della tua assicurazione, ma dopo un po’ diventa tutto abbastanza facile.

Commenti

  1. Trap
    ha scritto:

    Per curiosità, l’assicurazione la scegli tu o il datore di lavoro?

    Risposte al commento di Trap

    1. ha scritto:

      In genere il datore di lavoro fa accordi con un gruppo di assicurazioni, che hanno ognuna i propri vantaggi e svantaggi (costo del ticket sanitario, numero di medici affiliati, costo per la copertura dei familiari a carico, ecc), ed il lavoratore poi sceglie quella più conveniente in base alle proprie esigenze. Ad esempio, ora che lavoro per la California, solo una delle assicurazioni disponibili mi andava bene, perché tutte le altre non avevano medici affiliati al di fuori della California stessa. Cosa comprensibile, per motivi burocratici, visto che ogni stato ha le sue leggi in materia, e sarebbe un bel mal di testa per le assicurazioni più piccole, avere a che fare con giurisdizioni così differenti.

      Risposte al commento di camu

      1. Trap
        ha scritto:

        Interessante. Non mi ricordo se hai sempre quel medico israeliano, che ti era molto simpatico

        Risposte al commento di Trap
        1. ha scritto:

          Si si, quello è il mio cardiologo, è iraniano. Innamorato folle dell’Italia, tant’è che c’è stato almeno 3 volte in vacanza con la famiglia.

Lascia un commento

Torna in cima alla pagina