due chiacchiere

Archivio del mese di novembre 2009

Valeria scrive, non si sa mai

Siamo ancora in aria di Thanksgiving (il Giorno del Ringraziamento), festività americana che per fortuna ancora gli Italiani hanno deciso di non importare nel loro calendario, com’hanno invece fatto con Halloween. Ed allora, mi son detto, che intervista fare in occasione di questa ricorrenza? Dopo aver pensato un po’, ecco accendersi la lampadina: due blogger italianissimi ma emigrati all’estero (il motivo ce lo racconteranno loro stessi fra poco). Andando a cercare in questo gruppo di scrittori, ho scoperto che la comunità di italiani (felicemente?) espatriati che tengono un blog, è più grande di quanto m’aspettassi. Così la scelta s’è dimostrata più dura del previsto. Alla fine, anche per le domande che avevo in mente di proporre, ho invitato Valeria e Non si sa mai . Vediamo cosa hanno risposto alle mie domande.

Leggi il resto di Valeria scrive, non si sa mai

Le zucche della fattoria

A partire da Halloween, in America le aziende agricole della zona si attrezzano per vendita diretta di prodotti stagionali. In diversi casi c’è anche il cosiddetto pick your own, in cui ognuno ha accesso ai campi dove crescono frutta e verdura (mele, pesche, zucche e pannocchie sono i prodotti più gettonati) e si raccoglie quello che vuole. Poi all’uscita la signora pesa il tuo cesto e ti fa pagare in proporzione. Un ottimo modo per sconfiggere il caro prezzi, e per farsi una bella passeggiata in mezzo alla natura a respirare una boccata d’aria fresca. Mi giunge voce che anche in Italia alcune aziende si siano attrezzate in maniera analoga, ma non so se la diffusione sia paragonabile a quella americana. Noi abbiamo preso due belle zucche grandi che ora fanno sfoggio di sé nel davanzale di casa nostra 🙂 Leggi il resto di Le zucche della fattoria

Ti regalo dieci euro

Allora, m’è arrivata una email da LinkLift, uno dei circuiti pubblicitari che utilizzo su questo sito per arrotondare un po’ gli introiti, pagarmi le spese di gestione e donare qualche soldo agli sviluppatori dei programmi open source di cui mi avvalgo per mandare avanti la baracca. In pratica mi dicono che mi daranno 20 euro per ogni sito (approvato) che gli segnalo, il cui proprietario potrebbe essere interessato a diventare affiliato del loro programma per guadagnare. Per rendere la cosa allettante, ho deciso di spartire questi soldi con gli interessati stessi. Vuoi entrare a far parte della grande famiglia Linklift e guadagnare subito 10 euro tramite il tuo sito? Controlla se rispetta i vincoli della promozione e contattami 🙂 Leggi il resto di Ti regalo dieci euro

Homo evolutis

Oggi il mio capo m’ha girato un video molto interessante, l’intervento di Juan Enriquez alla conferenza TED 2009. Oggetto dei venti minuti di monologo: quale sarà il prossimo passo nell’evoluzione della nostra specie? Lo spunto nasce dalle celebrazioni dei 200 anni dalla nascita di Charles Darwin, che con il suo manoscritto sull’evoluzione ha da sempre influenzato il nostro modo di guardare a questo aspetto della vita sulla Terra. Un video che ti metterà la cosiddetta pulce nell’orecchio, con un discorso alleggerito da varie battute e momenti di umorismo, ma che non perde mai di vista il tema centrale. Ho pensato di riportarne le linee principali in quest’articolo, aggiungendo le mie considerazioni. Ci sarebbe abbastanza materiale da aprire un blog che parli esclusivamente di questo. Leggi il resto di Homo evolutis

Un osservatorio… accessibile

Saluto con piacere un’iniziativa del Governo (italiano, s’intende) di attivare un sito dove segnalare i portali inaccessibili della Pubblica Amministrazione: accessibile.gov.it, facile anche da ricordare e senza nomi di ministri nell’indirizzo. Probabilmente mentre tutti sono intenti a discutere dell’attacco hacker al sito sulla Riforma Brunetta, quest’altro passerà inosservato agli occhi dell’opinione pubblica. E così ho voluto dare il mio piccolo contributo per far sapere che esiste. Scopo del progetto: ricevere dai cittadini segnalazioni di siti pubblici non accessibili. Ecco un estratto dal comunicato stampa ufficiale:

L’utente che incontra difficoltà di fruizione in un determinato sito pubblico e che intende esporre un reclamo o proporre un suggerimento accede alla sezione “Segnala”, compila un form e lo invia. Le segnalazioni pervenute vengono analizzate dal back office dell’Osservatorio ed assegnate ad esperti di accessibilità. Verificata la congruità della segnalazione, questa viene pubblicata sul sito ed inviata all’amministrazione interessata. Leggi il resto di Un osservatorio… accessibile

Mucio sophieboop fa bene!

Parafrasando il famoso proverbio, potrei dire che tira più un blog a sfondo erotico, che un gruppo di buoi. E così ho voluto vedere quale sarebbe stata la reazione del pubblico se avessi invitato una delle maggiori esponenti di questo filone nel mio salotto virtuale. Lo dico subito: l’intervista di oggi è da bollino rosso, quindi se fai parte di una “fascia” protetta, ti prego di cambiar canale o comunque di non proseguire la lettura di quest’intervista. O per lo meno delle risposte di Sophieboop, che c’era d’aspettarselo, non s’è certo trattenuta. All’altra estremità del ring ho messo Mucio, il cui taglio editoriale non è poi così distante: come potevo non metterli accanto, nel mio salotto virtuale, e vedere… l’effetto che fa. Vengo anch’io (ehm), no tu no.

Leggi il resto di Mucio sophieboop fa bene!

Una gita allo zoo

Qualche settimana fa siamo stati allo zoo vicino casa (no, non quello che si vive tutti i giorni sulla Quinta strada a Manhattan) e non ho potuto fare a meno di scattare qualche foto ad uno degli animali più curiosi e più “amati” dagli sviluppatori web: il panda rosso. Forse ti starai chiedendo che c’entra questo animale originario della Cina e zone limitrofe, con lo sviluppo di pagine per internet. Beh, a differenza di quello che molti credono, il logo di Firefox non è una volpe arrotolata, ma proprio un panda rosso, noto appunto in inglese anche come firefox o anche gatto che brilla. Leggi il resto di Una gita allo zoo

Le sarde… a cotoletta

La ricetta regionale che ti (ri)propongo oggi affonda le radici nella mia infanzia: le sarde cosiddette “a beccaficu”, chiamate così in onore all’uccelletto noto per i gusti sopraffini, me le cucinava sempre mia nonna. Con il suo tocco speciale di non so che, le rendeva gustose e croccanti. Io, adesso che mi diletto ai fornelli, c’ho provato un paio di volte, ma con risultati oserei dire disastrosi. Gli ingredienti sono gli stessi, le dosi presumibilmente anche, ma a quanto pare non sono le stesse mani a comporre i piccoli pesciolini, creando quelle speciali “cotolette” che si sciolgono in bocca. La ricetta non è complessa da realizzare, ma ci vuole pazienza a pulire le sardine, che devono essere rigorosamente fresche, praticamente appena pescate. La versione che ti propongo è la più semplice, ma ne esistono varianti che aggiungono all’impasto pinoli o uvetta. Leggi il resto di Le sarde… a cotoletta

Torna in cima alla pagina