Quando abitavamo nella ridente periferia pisana durante gli anni dell’università, era consuetudine uscire il sabato sera per incontrarsi con gli amici e mangiare una pizza in compagnia, generalmente alle Scuderie, dove ancora oggi fanno la pizza al metro, che già mi viene l’acquolina in bocca al solo pensarci. Poi si facevano due passi per le vie del centro o sui Lungarni, a godersi il tepore primaverile spulciando tra bancarelle o ammirando qualche artista di strada. Qui in America il “passeggio” non esiste, a meno di abitare in una metropoli, e così i residenti delle colline del New Jersey vanno a farsi due passi al centro commerciale, che diventa il nuovo rinomato salotto multimediale cittadino. Perché al centro commerciale trovi davvero di tutto, dall’abbigliamento ai concessionari d’auto che espongono il loro modello di punta in uno dei corridoio (ma poi come fanno a farle entrare le macchine?), dai ristoranti al cinema. E visto che finora abbiamo parlato di cibi e medicine nelle puntate precedenti di questa miniserie, ho pensato che era il momento di andarsi a rilassare insieme a guardare una belle prima visione sul grande schermo.
La catena AMC è una delle più grandi negli Stati Uniti, con quasi 8.000 sale distribuite sul territorio nazionale. Sebbene la crisi innescata dal Covid abbia dato una stangata abbastanza pesante a questo settore, e la produzione cinematografica sia stata parecchio rallentata dalle varie restrizioni, piano iniziamo a vedere la luce in fondo al tunnel. Se hai deciso di andare ai movies, puoi acquistare i biglietti sul sito della AMC (e spesso scegliere anche il posto), oppure usare app come Atom, che propongono promozioni a seconda dei giorni e degli orari disponibili. In Italia, se non ricordo male, il Mercoledì si entrava con lo sconto: qui non esiste un giorno preciso, ma alcune sale hanno un approccio simile, quindi ti consiglio di informarti con quelle della zona dove ti trovi.
Una volta dentro l’edificio, superato il botteghino, si entra nella sala d’attesa dove giovani inservienti sfornano contenitori giganti di popcorn innaffiati con burro liquido o ricoperti di caramello. Se pensi che una confezione così grande possa metterti sete, non temere: per pochi dollari in più puoi accompagnare il cestello minaccioso con un altrettanto grande bicchiere di Coca Cola o altra bevanda gassosa (tutte accomunate sotto il nome di soda, in inglese), ovviamente più pieno di ghiaccio che di liquido vero e proprio. Questa cosa del ghiaccio noi europei non la capiremo mai: in Italia ero fortunato se nella bevanda ci fosse un cubetto di ghiaccio, qui invece ne consumano a tonnellate. Tant’è che al supermercato vendono persino le buste di ghiaccio già pronto. Tra le altre schifezze commestibili c’è la possibilità di prendere una fetta di pizza, tronchetti di pollo panati e fritti (chicken nuggets) e le M&M da mettere in mezzo ai popcorn.
Se sei in ritardo, non preoccuparti: se lo spettacolo comincia alle 15, il film vero e proprio non inizierà prima delle 15.15 – 15.20, preceduto da una lunghissima serie di anteprime di altri film, e pubblicità varie. Per trovare il posto assegnato sul biglietto, guarda le lucine per terra con le lettere delle file, e vai a spaparanzarti sulla poltrona reclinabile con tanto di porta bevanda incorporato, come raffigurato nella foto qui sopra. Alcune delle sale hanno persino la porta USB incorporata nella sedia, per ricaricare il cellulare mentre si guarda il film.
Buona visione!
Commenti
Leggendo della ridente e sonnolenta cittadina e dei film, non posso non ricordare i bei tempi passati a convertire i centinaia DVD in DivX, cercando di farli stare in un CD senza perdere troppo in qualità…
erano anche a 480p, risoluzione che farebbe ridere ai giovani di oggi.
Risposte al commento di Trap
Il mio povero laptop dell’epoca aveva letteralmente sudato le proverbiali sette camicie stando acceso tutta la notte a macinare bit 😀 Che nostalgia…