due chiacchiere

Cosa poter fare con le ceneri?

Dato che oggi qui si festeggia Halloween, è l’occasione perfetta per parlare di un argomento lugubre e tenebroso. L’altro giorno si chiacchierava con alcuni parenti di questioni cimiteriali, visto l’avvicinarsi della ricorrenza di Tutti i Santi in cui andiamo a visitare i nostri cari che sono saliti in cielo. Tra una cosa e l’altra, il discorso è caduto sulle disposizioni finali in merito a cosa fare delle nostre salme, ed ho menzionato la mia esplicita volontà di essere cremato, quando arriverà il momento. A dirla tutta, mi ero interessato per donare il mio corpo alla scienza, ma si trattava di una trafila lunga e complessa, ed a quanto pare di corpi ne hanno già abbastanza, quindi ho lasciato perdere. Da anni oramai sono convinto che la tumulazione in un loculo, o peggio ancora l’inumazione a terra con tutto l’inquinamento che ne consegue, non facciano per me. Specialmente in quest’era in cui siamo tutti mobili, preferisco essere messo in un barattolino, così a prescindere da dove le mie figlie decideranno di vivere, potranno (se lo desiderano) portarmi con loro.

A quanto pare, comunque, le cose nel Belpaese non sono così semplici come qui in America. A partire dai dettami religiosi cattolici, che fino a non molto tempo fa non vedevano di buon occhio la cremazione dei defunti. C’è voluto l’intervento di Papa Francesco per chiarire la posizione della Chiesa in merito, che ha comunque ricordato ai fedeli che la dispersione delle ceneri è sempre vietata. Insomma, non si può fare come si vede nei film americani o asiatici, in cui l’urna viene svuotata in mare o in un campo di fiori. Religione a parte, ho scoperto che in Italia, le ceneri di cremazione hanno, per legge, lo stesso status del cadavere. Questo significa che qualsiasi azione effettuata senza le dovute autorizzazioni, o qualsiasi manomissione, è punita a livello penale come vilipendio di cadavere, e si rischia persino di finire in carcere.

Supponendo di aver richiesto la consegna dell’urna, la si riceve sigillata, in modo da poter verificare immediatamente qualsiasi manomissione o uso improprio. Anche perché quando l’affidatario non c’è più, l’urna deve obbligatoriamente tornare in cimitero e deve essere integra, altrimenti le conseguenze ricadono sugli eredi dell’affidatario stesso. Se proprio si vuole, si può ottenere un’aggiuntiva autorizzazione a disperdere le ceneri (in genere in base a quello che dice il testamento del caro estinto), ma questa potrà avvenire solo in luogo aperto, libero da manufatti. Quindi, volendo fare la dispersione delle ceneri in mare, bisogna prendere una barca ed andare al largo, non si può spargerle vicino alla spiaggia. E non si può neppure dividerle, conservandone ad esempio un po’ in un ciondolo o altri gioielli, cosa che invece è permessa negli Stati Uniti. Qui anzi ci sono persino siti che ti danno 68 idee su cosa fare con le ceneri dei tuoi cari, pensa un po’! Volendo potrei persino farmi piantare insieme ad un albero in qualche foresta.

Commenti

  1. ha scritto:

    Ecco … farsi mettere come fertilizzante non è mica una brutta idea!
    😉

    Risposte al commento di kOoLiNuS

    1. camu
      ha scritto:

      Infatti, ma mi chiedo se poi però tagliano l’albero e ne fanno legna da camino, dovranno conservare pure quelle ceneri? 😀

Rispondi a camu

Torna in cima alla pagina