Stamattina, mentre l’autobus mi portava al lavoro, ho notato una nuova campagna pubblicitaria sull’autostrada, promossa dal Ministero dei Trasporti (Department of Public Transportation) che diceva don’t learn safety by accident. Il gioco di parole si basa sul fatto che accident vuol dire in effetti incidente stradale, ma by accident significa invece per sbaglio: she broke that glass by accident. La preposizione by è in effetti in grado di assumere significati diversi a seconda del contesto. In uno dei precedenti articoli avevo parlato di change (che vuol dire cambiare, ma anche spiccioli). A volte viene confuso con chance, possibilità. Quest’ultima parola si può usare, preceduta da by any, per tradurre la locuzione “per caso”: by any chance, have you seen my glasses? Eccone un’altra, giusto per concludere: please, send me your paperwork by 7.30.
Cambiando completamente argomento, lo scorso fine settimana parlavo con mio cognato del suo cane, un labrador di una quarantina di chili a cui piacciono moltissimo le coccole. Quando si riferiva al suo animale, mio cognato usava il pronome he invece che it. Ho scoperto che questo è molto comune sia nell’inglese britannico che in quello americano: riferendosi agli animali domestici (per lo più cani e gatti) si usano i pronomi per le persone, non quello per le cose. In effetti ha senso: il migliore amico dell’uomo è spesso più umano di molti esseri della nostra stessa specie.
Commenti
Ma quanto mi piacciono queste lezioni.
Avrei usato He per gli animali domestici senza pensarci ed invece avrei dovuto farlo, almeno un pochino 😀
@(Lady).Chobin: beh, adesso hai la certezza di come comportarti per il futuro 😉
In effetti non avevo mai riflettuto neanch’io su come vadano chiamati gli animali… a maggior ragione quelli domestici!
Grazie per la lezione! 😉
Ciao,
Emanuele