due chiacchiere

Archivio del mese di ottobre 2010

Jack e la lanterna di Halloween

Più volte avevo sentito nominare un tale chiamato Jack O’Lantern qui in America, specialmente nel periodo di Halloween. Non mi ero mai però posto il problema di saperne di più e di capire chi fosse, pensando si trattasse di uno dei tanti mostri inventati che in questi giorni spuntano ovunque, persino nei centri commerciali. Ed invece c’ha pensato quell’acculturata di Placida Signora a raccontarmi l’intera storia di quest’insolito personaggio. Per la serie “non si finisce mai d’imparare” 🙂 Almeno adesso non farò più la figura dell’ignorante quando i miei vicini di casa parleranno del buon vecchio Jack. Grazie, Mitì!

Lo spelling americano con i nomi

In Italiano, quando dobbiamo scandire una parola lettera per lettera (o come direbbero gli inglesi, quando ci viene chiesto di farne lo spelling), siamo soliti usare i nomi di città: la T di Torino, la D di Domodossola, la C di Como e via dicendo. Arrivando negli Stati Uniti, una delle prime difficoltà che ci si trova davanti è il diverso sistema usato qui per scandire le parole. Specialmente all’inizio quando la pronuncia è ancora quella che è, lo spelling è una pratica più necessaria che utile, per farsi capire. Qui, al posto delle città, usano i nomi di persona. E fin qui nulla di complicato, se non che bisogna conoscere sufficienti nomi inglesi per coprire l’intero alfabeto 🙂 Oggi voglio allora darti una mano elencando i nomi che uso io, invitandoti a suggerirmi qualcosa di meglio, se anche tu hai dovuto affrontare la penosa pratica dello spelling. Leggi il resto di Lo spelling americano con i nomi

WordPress sta per essere congelato

Quando gli sviluppatori di un programma decidono di essere pronti a rilasciarne una nuova versione, in gergo si dice che fanno un “congelamento del codice”, una specie di moratoria dove è fatto divieto di aggiungere nuove funzionalità, e ci si concentra esclusivamente sul rifinire quelle esistenti. Questo è quanto sta per accadere per WordPress 3.1, l’ultimo nato in casa Automattic, che si prepara al suo debutto in società. Vediamo allora cosa ci aspetta in questa nuova fantascientifica release. Leggi il resto di WordPress sta per essere congelato

Abbiamo i fantasmi in casa

Halloween, non c’è dubbio, è una tradizione radicata fortemente nella cultura americana (non come la versione annacquata e commerciale che sta prendendo piede in Italia), e tutti in un modo o in un altro vi prendono parte. Così all’università dove lavoro io, i professori attaccano fantasmini o cappelli da strega fuori dalla loro porta, nel paesello dove abitiamo spuntano scheletri dai prati di fronte alle case della gente, dietro le finestre oscuri mostri scrutano i passanti, sulle scalinate le zucche e gli spaventapasseri accolgono gli ospiti, e via dicendo. L’altra mattina, tornando a casa, la moglie ha trovato un sacchetto di carta sull’uscio, con un foglio attaccato sopra: you have been ghosted. Le poche righe spiegano, in breve, che un vicino rigorosamente anonimo ci ha “prescelto”, lasciando nel sacchetto dolcetti e giochini vari. Il nostro compito è di non interrompere la catena, attaccando un fantasmino alla nostra porta d’ingresso (per segnalare che siamo già stati ghosted) e fare a nostra volta lo stesso con un altro vicino: lasciare un pacchetto, suonare il campanello e scappare 🙂 Non è da amare solo solo per queste cose, l’America? Leggi il resto di Abbiamo i fantasmi in casa

In differita dal WordCamp NYC 2010

Avevo promesso che avrei pubblicato qualche foto scattata al WordCamp di New York della scorsa settimana. E così eccomi qui a soddisfare la curiosità di chi non c’era. Ho partecipato alla prima giornata, quella con tutti gli interventi strutturati, dove ho assistito ad alcuni talk interessanti: l’avvento di HTML 5 nei prossimi temi di WordPress, l’uso avanzato delle API di sistema, l’ottimizzazione della piattaforma per siti che devono sopportare grossi carichi e molto altro. Non c’era il venerato Matt Mullenweg, colui che ha dato vita a WordPress, ma uno dei suoi luogotenenti, Andrew Nacin, che ha incoraggiato tutta la comunità a continuare a contribuire e far crescere questo strepitoso prodotto open source. Leggi il resto di In differita dal WordCamp NYC 2010

Subscribe to comments reloaded 1.1

Sto ultimando le modifiche alla nuova versione del mio plugin per fidelizzare i propri utenti, che conto di rilasciare nei prossimi giorni. Ho avuto modo di raccogliere i pareri di alcuni utenti su come migliorarne il funzionamento, e mi sono messo al lavoro appena ho avuto un po’ di tempo. Se ancora stai usando quello “originale” di Mark Jaquith, sarai piacevolmente sorpreso dalle novità che ho introdotto nel mio. Prima di tutto un’interfaccia più organizzata: non per vantarmi, ma hai mai provato a gestire le sottoscrizioni con il mio “concorrente” senza impazzire? Per non parlare delle opzioni per personalizzarne il funzionamento e i messaggi inviati agli utenti. E che dire della sicurezza? Con quell’altro basta che io lasci un commento come un altro utente per poter accedere al sistema con la sua identità e cambiare le sue sottoscrizioni. Non che sia un danno colossale, ma è pur sempre una falla che l’autore non ha mai sistemato. Se hai qualche richiesta per nuove funzionalità, scrivila qui nei commenti, così che io possa lavorarci prima del rilascio ufficiale. Intanto lo sto provando già su questo blog, se non ricevi le notifiche, fammi un fischio.

L’importanza di chiamarsi… Drop Table

Per l’angolino dell’umorismo, oggi propongo una vignetta in inglese che solo 5 lettori di questo blog probabilmente saranno in grado di capire 🙂 Lo so, è vecchia, ma ogni volta che la leggo non manca di strapparmi un sorriso.

Una striscia da giornalino in cui il padre è chiamato dalla scuola

Come scrivere titoli migliori

Fare qualcosa, dicevano gli antichi, è sempre meglio di non far nulla. Ma non sempre è così: leggere un articolo che spiega le ultime tecniche sulla famigerata search engine optimization, non serve a niente se poi non le si mette in pratica, concretamente, sui propri siti. Dopo aver sistemato, in maniera più o meno soddisfacente, la questione dell’aspetto grafico del mio blog, è ora di occuparsi dei contenuti. Il mantra che gli addetti ai lavori ci ripetono oramai da anni è che il contenuto è il Re della rete, e che bisogna quindi concentrarsi sul produrre contenuti migliori, specifici e ben organizzati in un contesto preciso. Personalmente, ho sempre ritenuto che questa sia solo una faccia della medaglia: se non hai un contenitore altrettanto ben fatto (usabile, accessibile e fruibile), non hai concluso nulla. Pensa ad esempio ad un cartone del latte che può essere aperto solo con una sega elettrica: dentro ci può essere il miglior latte biologico del mondo, ma non tutti potranno berlo. Leggi il resto di Come scrivere titoli migliori

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