In Italiano, quando dobbiamo scandire una parola lettera per lettera (o come direbbero gli inglesi, quando ci viene chiesto di farne lo spelling), siamo soliti usare i nomi di città: la T di Torino, la D di Domodossola, la C di Como e via dicendo. Arrivando negli Stati Uniti, una delle prime difficoltà che ci si trova davanti è il diverso sistema usato qui per scandire le parole. Specialmente all’inizio quando la pronuncia è ancora quella che è, lo spelling è una pratica più necessaria che utile, per farsi capire. Qui, al posto delle città, usano i nomi di persona. E fin qui nulla di complicato, se non che bisogna conoscere sufficienti nomi inglesi per coprire l’intero alfabeto 🙂 Oggi voglio allora darti una mano elencando i nomi che uso io, invitandoti a suggerirmi qualcosa di meglio, se anche tu hai dovuto affrontare la penosa pratica dello spelling.
- A as in Alex
- B as in Bob or Brandon
- C as in Claire or Carl
- D as in Daniel or Dan
- E as in Eric
- F as in Frank
- G as in George
- H as in Homer
- I as in Igor
- J as in John or Jack
- K as in Kate or Keith
- L as in Lindsay or Lynette
- M as in Mark or Marta
- N as in Nathan or Noah
- O as in Oscar
- P as in Patrick
- Q as in Quentin
- R as in Rick
- S as in Sandra
- T as in Tom
- U as in United ?
- V as in Victor
- W as in Walter
- X (no need to spell)
- Y (no need to spell)
- Z as in Zack
A proposito di nomi, una curiosità su cui molti cascano. In America Jack è a volte diminutivo di John (strano, ma vero) ma quando è nome proprio, si traduce in Gioacchino, non Giacomo come molti pensano. Quest’ultimo va invece tradotto con James.
Commenti
C’è per caso una lista ‘ufficiale’ o dei nomi più usati? per esempio come da noi si dice T come Torino e non come Torre Annunziata, per capirci.
Io ho sempre usato i nomi di città anche in Inglese..sarà un residuo dall’Italiano.
Risposte al commento di elfonora
@elfonora: anche io mi ero posto questa domanda, ma non sono riuscito a trovare nulla sull’argomento in rete. Usare i nomi di città è un po’ “inusuale” per chi ti ascolta all’altro capo del telefono e comunque non puoi mica dire Torino, dovrai usare una città americana con la T (Tuxon?) 😛 A quel punto mi torna più facile con i nomi…
Risposte al commento di camu
@camu: TuCSon o TuXon? 😛
Comunque io lo spelling l’ho sempre fatto come si fa a scuola, lettera per lettera e non coi nomi delle città, ops… delle persone.
Però me l’ero domandato anch’io come facessero negli altri paesi.
Grazie a camu anche oggi ne ho imparata una nuova. Thanks bro!
Risposte al commento di CyberAngel
@CyberAngel: hai ragione, è Tucson… un lapsus 😉 Ed un motivo in più per continuare ad usare i nomi di persona. You’re welcome, dude!
Risposte al commento di camu
@camu: Dude, dude, diud a me!?!?!? Ecco la prossima puntata di “Impariamo l’inglese con Camu”, potrebbe essere dedicata agli intercalari o ai modi colloquiali di rivolgersi agli altri.
In California, ma penso anche da altre parti, ho sentito spesso rivolgersi con “Hey, man!”.
Bye, man! 😀
Risposte al commento di CyberAngel
@CyberAngel: hey man è in effetti tipico in california, specialmente all’interno delle “comunità” di surfisti. Ottima idea quella degli intercalari, studierò un po’ l’argomento. Dude però rimane il mio preferito, forse perché non esiste in Italiano 🙂
ahaha, io di solito lo spelling lo faccio con parole a caso mescolando luoghi, persone, oggetti, titoli di opere di fantasia, ecc.. Provo sempre un po’di pena per quelli che stanno dall’altra parte del telefono
Ma non si usa più il Police Letters Alphabet? Nel soccorso in emergenza usiamo quello
http://www.happychild.org.uk/ifs/00001pla.htm
Risposte al commento di Francesco
@Francesco: beh ma quello lo usa, appunto, la polizia 🙂 Anche in Italia la gente comune mica dice Alfa bravo tango…
Risposte al commento di camu
@camu: si, ma neanche i nomi di persona, anche perchè cominciano a essere in tanti gli Ibrahim, i Mustafà…
Con i nomi di persona tendo a personalizzare secondo il mio vissuto: non Otranto ma Oristano, non Como ma Cagliari, non Palermo ma Parma, N per Nuoro etc.