due chiacchiere

Archivio del mese di aprile 2011

Le zucchine al forno di Simona

Questa ricetta aspettava da mesi di essere pubblicata, ma come dico sempre a tutti, prima o poi tutto quello che ho “in coda”, viene processato. Simona m’aveva mandato la sua versione delle zucchine al forno, ed io le avevo promesso di condividerla con i miei lettori quanto prima. Poi tra lavoro, sviluppo di plugin vari e manutenzione varia della casa, i mesi sono volati. Tutto sommato però il ritardo è stato un bene: il piatto che ti propone Simona è ideale nel periodo primaverile e con le temperature più miti di queste settimane. Se l’avessi proposto in inverno, avrebbe un po’ stonato con la stagione, no? Leggi il resto di Le zucchine al forno di Simona

Questo blog non teme confronti

Per lo meno dal punto di vista delle performance. Lo dice GTMetrix, un autorevole strumento di comparazione che il buon Davide m’ha fatto scoprire qualche giorno fa. Tutto merito di anni ed anni di limature, perfezionamenti ed applicazione di tecniche avanzate per spremere fino all’ultimo bit inutile dalle pagine generate dal sistema di gestione. Ma la marcia verso la perfezione assoluta sta per compiere un gran salto di qualità: ho deciso di implementare una tecnica di caching delle pagine “fatta in casa”, ed i primi esperimenti sembrano darmi ragione su quello che ho in mente. Ulteriori dettagli seguiranno quando sarà tutto funzionante, ma posso dirti che a costo di “evitare come la peste” strumenti quali W3 Total Cache e soci, mi sono messo a spulciare alcune funzioni non documentate di WordPress che fanno proprio al caso mio. Il mio obiettivo è “staticizzare” le pagine, anche se questo non mi consentirà più di usare il mio plugin per le statistiche. Vediamo cosa ne vien fuori!

I tuoi occhi visti da vicino

Girando in rete si trovano a volte delle foto bellissime: paesaggi di campagna, nudi di donna, bimbi che solo a guardarli ti viene voglia di sorridere al mondo, animali e via dicendo. L’altro giorno su Google Reader mi sono apparse delle foto del corpo umano visto da vicino. Una di queste era tratta dalla collezione di Suren Manvelyan, un armeno con la passione per gli occhi. Sono rimasto ad… occhi aperti 🙂

I prossimi tre giorni con Russell Crowe

Avendo un po’ di codici per noleggiare film a prezzo scontato, di tanto in tanto passo dal distributore automatico a 50 metri dalla fermata dell’autobus per prendere qualcosa da guardare mentre mi reco al lavoro, ritornando poi il DVD la sera stessa. L’altro giorno ho preso The Next Three Days con Russell Crowe e Elizabeth Banks. Parto subito con il giudizio complessivo: bello ed intrigante. Prima di proseguire, ti avviso come sempre che nel seguito parlerò della trama del film, svelando alcuni particolari che potrebbero rovinarti la sorpresa: se quindi vuoi vederlo senza sapere nulla, ti consiglio di fermarti qui e di leggere qualche altro articolo del mio blog.

La storia è presto raccontata: la moglie di Crowe è accusata di aver ucciso la sua capa in ufficio. Fosse in Italia (vedi caso Franzoni) se ne starebbe tranquilla a casa propria in attesa che il lento e lungo procedimento giudiziario faccia il suo corso. Ma trovandosi in America, la mettono dentro in quattro e quattr’otto e buttano via la chiave. Il marito però la conosce bene, ed è assolutamente convinto della sua innocenza.
Leggi il resto di I prossimi tre giorni con Russell Crowe

Per fortuna Sunshine sa dove vado

Avevo già letto su alcuni blog americani questa notizia, ma pare che adesso sia arrivata anche in Italia, creando grandi allarmismi: il tuo iPhone sa dove sei, ne tiene traccia e lo dice pure alla Apple 🙂 Però pochi ne parlano, ed ovviamente i seguaci omertosi del signor Jobs si guardano bene dal propagandare questa inquietante funzionalità nascosta. Già, perché alla fine della fiera è sempre Microsoft la sorgente di tutti i mali, e la Mela quella che ci salverà e condurrà in un posto felice e senza schermate blu. Se segui questo blog da un po’, saprai che non sono mai stato un grande fan di Jobs, e l’unico motivo per cui ho un iPhone è che me l’hanno dato al lavoro, pur avendo io richiesto un dispositivo Android (a caval donato non si guarda in bocca, sob). Comunque, ho scaricato l’applicazione, ed a quanto pare tiene traccia di almeno 4 mesi di miei spostamenti. Per fortuna per sunshine, altrimenti nota come la camu-moglie, non ho segreti. Ma la domanda che tutti si fanno è: a quale scopo Apple ha inserito questa funzione?

Tanti auguri dalla nostra magnolia

… ed ovviamente da noi a tutti i lettori di questo spazio 🙂 L’albero nella foto è nel giardino dietro casa nostra, e proprio in questi giorni sta fiorendo in maniera spettacolare. Quale migliore occasione per immortalarlo, mi son detto, se non quella degli auguri pasquali.

Un dettaglio dell'albero in fiore visto dal basso

Cento voti e tanto lavoro da fare

Non avrei mai immaginato che nella comunità degli utenti WordPress si sentisse una forte necessità di avere un plugin per sottoscriversi ai commenti. Quando iniziai a scrivere la mia versione “reloaded” del plugin di Mark Jaquith, lo feci più per un’esigenza personale, dato che quell’altro aveva una pagina di gestione delle iscrizione macchinosa, pesante e per nulla semplice da “piegare” al proprio template. Poi, come sempre succede in questi casi, l’appetito venne mangiando: gli utenti iniziarono a richiedermi nuove funzionalità, a suggerirmi modi migliori per fare le cose e via dicendo. In circa 6 mesi, il seme che avevo piantato è germogliato fino a raggiungere la versione 1.6 attuale, e la lista delle cose da implementare si allunga ogni giorno che passa. Nel frattempo, il fatto che la direzione intrapresa sia apprezzata dalla comunità è testimoniato dall’aver racimolato più di 100 stelline sul sito ufficiale, e più di 20 mila download. Leggi il resto di Cento voti e tanto lavoro da fare

I blog destinati a scomparire

Il sentimento di fondo che serpeggia nella blogosfera è che il “gioco” sia finito: mantenere un diario personale costa tempo e fatica, e la soddisfazione che se ne riceve non è più la stessa. Dieci anni fa dire di avere un blog poneva in una sfera elitaria di persone, aggiungeva una specie di status sociale al proprio nome e persino al curriculum. Oggi dire la stessa cosa fa sembrare “vecchi” e fuori moda. Perché adesso c’è Facebook, c’è Friendfeed, c’è Twitter, e chi non s’aggiorna è solo un dinosauro legato al passato. Finisce così che tanti stiano annunciando un cambio di strategia o semplicemente di sede (dal forum a Facebook).
Leggi il resto di I blog destinati a scomparire

Torna in cima alla pagina