Non ho commentato ancora il ritorno sul piccolo schermo (americano) della serie televisiva Heroes, forse perché già in rete si è detto tutto quello che c’era da dire. Molti scettici, come sempre, non capiscono che gli autori usano sempre la stessa tecnica: molta confusione all’inizio, che pian piano viene spiegata. In fondo se la serie deve durare qualche anno, non si può pretendere di sapere subito tutto. Il tempo dell’Uomo da 6 milioni di dollari o di Starsky e Hutch è finito: il nuovo canovaccio usa tecniche diverse. Ad ogni modo, io confermo tutta la fiducia agli autori. Intanto, per la serie “oggi è venerdì”, ti propongo una parodia di Heroes, quasi più spassosa dell’originale. Leggi il resto di Heroes? No, zeroes
Archivio degli articoli in umorismo, pagina 7
Un cornuto alla finestra
Per l’angolo del buonumore del fine settimana, oggi ho deciso di darti un consiglio. A te che ami viaggiare in tutto il mondo. A te che vorresti andare in Russia. A te che hai sempre avuto una certa sensibilità per i disabili.
Il consiglio è questo: se qualcuno a Mosca ti taglia la strada mentre stai guidando, non fargli il gesto raffigurato qui sopra. Ho appena scoperto che nella lingua dei segni (per i non udenti) di quella Nazione, significa semplicemente finestra. Immagino cosa penseranno i non udenti russi che vengono in Italia: “ma perché la gente continua a dire ‘finestra’ urlando al tizio che lo precede in automobile?” 🙂 Al contrario, mettere il pollice tra l’indice ed il medio, mi dicono dalla regia, in Russia è molto offensivo. Misteri dei segni. Per i più curiosi, in inglese invece il segno delle corna vuol dire bullshit.
Per chiudere la settimana
Finalmente è Venerdì: anche questa settimana ce la siamo tolta di mezzo. Il mondo è ancora qui, l’esperimento del buco nero è andato bene. Se sei rientrato da poco dalle ferie, deve essere stata dura, lo so. Riprendere il ritmo non è mai facile, quando si sta così bene ammollo nell’acqua cristallina e ci si sveglia alle dieci del mattino, col profumo di un bel cornetto caldo ed un caffè appena fatto. Puff, tutto sparito. Almeno fino a Natale. Per consolarti, ti propongo una barzelletta del fine settimana, molto famosa qui in America: parla di quanto furbi siano gli Italiani che si sono trasferiti qui. Sarà vero? Sarà falso? Sarà… Ferguson? Leggi il resto di Per chiudere la settimana
La curiosità degli uomini
Rientrare dalle vacanze, per molti, rappresenta un trauma che si ripete tutti gli anni. Allora non c’è nulla di meglio che cominciare la giornata con un po’ di buonumore, con una barzelletta ambientata proprio in un aereo (non quelli dell’Alitalia, non preoccuparti). In realtà l’avevo già pubblicata l’anno scorso, ma in questi giorni di riposo, oltre a scrivere qualcosa di nuovo, mi piace riproporre vecchi articoli dal mio archivio. Leggi il resto di La curiosità degli uomini
Due che fanno sesso gratis
Il titolo può sembrare un po’ forte, se confrontato con il taglio editoriale ed il tono di questo blog. Ma cosa non si farebbe per avere più visibilità in rete. No, a parte gli scherzi, lo spunto mi è venuto spulciando le stringhe di ricerca più strampalate che qualcuno ha immesso in Google per approdare sulle mie pagine. Per il mese di Giugno, i miei complimenti vanno a:
- due che fanno sesso gratis
- sono spiacente in francese
- tu paghi 10 euro e ti arrivano 16 euro di traffico
- perché toccare la statua di giulietta
- nascondere bigliettini esami di maturità
- la questione della spazzatura a napoli
- frasi per augurare 23 anni di anniversario di matrimonio
- cosa spinge a una persona a fare un blog
- capufficio che maltratta gli impiegati
L’inglese s’impara sul campo
Quando arrivi negli Stati Uniti, la prima cosa che ti preoccupa è ovviamente la lingua: farsi capire è fondamentale per compiere qualsiasi azione, dal comprare un pezzo di pane fino ad ottenere la patente di guida. In genere chi ha studiato inglese alle scuole superiori, pensa di affrontare, sprezzante del pericolo, ogni interlocutore senza timore. Questa falsa certezza crolla al primo scambio di battute, quando la persona con cui vuoi parlare ti chiede “How are you doing?” (o peggio nella forma abbreviata “How doing“). Ma come? Non avrebbe dovuto dire, che so, Good morning oppure Hello? Il panico ti fa diventare paonazzo: cosa si risponde in questo caso? Ma soprattutto, che diamine ti hanno appena chiesto? Leggi il resto di L’inglese s’impara sul campo
Qui la danno ai pensionati
Premessa: i pensieri che seguono hanno un tono potenzialmente scurrile, se quindi non gradisci il linguaggio da “scaricatore di porto”, non continuare la lettura. In realtà non dipende da me se qui i contributi per la pensione si chiamano Federal Insurance Contributions Act, o più brevemente FICA. Lo dice anche Wikipedia, non me lo sono inventato io. Però mi è subito venuto in mente un commento ironico: ora capisco perché i pensionati americani sono tutti belli arzilli e sempre sorridenti! Vuoi mettere, al confronto con i colleghi Italiani: questi ultimi pagano le tasse per l’INPS, quegli altri invece pagano le tasse per la FICA! Suvvia, non c’è proprio paragone. Mi sarei trasferito qui solo solo per questa cosa!
L’italiano delle donne
Le feste si avvicinano: lo stress da corsa ai regali già ci sta uccidendo, la benzina che scarseggia nel serbatoio della macchina ci fa maledire gli autotrasportatori? Allora consoliamoci con un po’ di sano umorismo: come interpretare le frasi delle donne.
- Si = No
- No = Si
- Forse = No
- Mi dispiace = Ti dispiacerà
- Abbiamo bisogno = Voglio
- Decidi tu = La decisione giusta dovrebbe essere ovvia
- Fai come ti pare = La pagherai in seguito
- Dobbiamo parlare = Ho bisogno di lamentarmi di qualcosa
- Certo, fallo pure se vuoi = Non voglio che tu lo faccia