due chiacchiere

Gruppo di continuità

Nessun gioco di parole stavolta per il titolo, voglio parlarti sul serio dell’importanza di avere un sistema di backup per l’energia elettrica che serve al tuo computer. In queste ultime settimane, lo abbiamo visto tutti, il tempo è stato tutt’altro che estivo: temporali, acquazzoni estivi, freddo. E quando il temporale porta con se tuoni e fulmini, non è raro osservare abbassamenti di tensione (il fulmine “ciuccia” corrente, per fare il suo bell’effetto coreografico) o improvvisi distacchi della corrente. Che vanno a danneggiare l’alimentatore ed altri componenti interni del computer.

Visto che nella zona dove abito, gli sbalzi di tensione non sono poi così rari, ho deciso un paio d’anni fa di comprare un gruppo di continuità: una batteria, in pratica, che filtra la corrente che “esce” dalla presa, e la fornisce stabilizzata al PC. Intervenendo all’istante nel caso vada via la luce: mi è già capitato alcune volte di poter rimanere comodamente seduto a scrivere un articolo per il mio blog, o completare un documento, mentre tutt’intorno diventava buio perché veniva a mancare l’elettricità.

Il costo di questi componenti (detti in gergo anche UPS, Uninterruptible Power Supply, ovvero fonte d’energia non interrotta) è oramai alla portata di tutti: con meno di cento euro ci si porta a casa una riserva di energia di 350 volt/ampere, sufficiente a tenere acceso il computer per una mezz’oretta. La vita della batteria, come sempre, dipende dall’uso che se ne fa: personalmente ce l’ho da due anni, come dicevo, e ancora adesso può fornire poco meno di venti minuti di autonomia (considerando anche il monitor acceso).

Commenti

  1. giocatore
    ha scritto:

    sono contrario all’accanimento terapeutico… anche nei confronti dei computer 😉

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