due chiacchiere

I ricostituenti di San Valentino

La festa degli innamorati che si celebra oggi, oramai lo sanno anche i sassi, è più che altro un espediente commerciale per vendere cioccolatini e qualsiasi-oggetto-ti-venga-in-mente a forma di cuore. Come in tutte queste occasioni (festa della donna, festa della mamma, ecc), chi si vuole davvero bene non lo fa certo un solo giorno all’anno. Anzi, sorprendere il proprio partner in un giorno qualunque ha un effetto ancora più speciale. E ti darà qualche chance extra di passare ore piacevoli con la persona che ami. Il titolo suggerisce già in parte lo scopo di questo articolo: “analizzare” i piatti della cena romantica dal punto di vista, oserei dire, strettamente chimico. Perché le portate afrodisiache esistono davvero, basta saperle scegliere e preparare.

Per prima cosa dobbiamo dare una definizione di “afrodisiaco”. Cosa si intende per “afrodisiaco”? Il vocabolario dice che si tratta di tutto ciò che produce nell’essere umano un eccitamento sessuale oppure, aggiungerei io, un potenziamento delle proprie capacità amatorie. Per i maschietti in generale è tutto cio che produce, in parole povere, un’erezione o migliora il modo di relazionarci con l’altro sesso. Per le femminucce l’idea è analoga, con la sintomatologia corrispondente (via, non farmi scendere nei dettagli, siamo in fascia protetta).

E allora quali pietanze scegliere, per una cena romantica e afrodisiaca? Ostriche e altri molluschi sono da sempre in cima alla classifica, ma perché? A livello chimico, pare sia il loro alto contenuto di zinco a favorire l’effetto ormonale. Ma in realtà, è stato scoperto recentemente che è la vitamina E (o tocoferolo) il vero stimolatore erogeno, per così dire. Allora sia aperta la caccia a tutti i cibi che ne hanno un elevato contenuto: olio di germe di grano, uova, burro, cavolo, patate dolci, miele, nocciole ed altri vegetali.

Ad esempio, in certi paesini d’Italia era usanza preparare agli sposi novelli, subito dopo la cerimonia nuziale, una bella frittata ricoperta di miele, come buon auspicio alla fertilità della coppia. Inoltre la vitamina E, come potrai verificare anche cercando con Google, è utile al nostro organismo per tanti altri motivi: un’assunzione adeguata di vitamina E, che si comporta da spazzino di radicali liberi, protegge dal tumore. Il suo effetto antiossidante nei polmoni protegge dalle sostanze inquinanti. Può poi rivelarsi efficace nel diminuire il tasso di colesterolo nel sangue, evitando depositi di grasso nelle arterie.

In conclusione, ci sono veramente tanti buoni motivi per fare un menu a base di vitamine. Senza esagerare con i grassi e con gli alcolici, altrimenti si rischia di avere sonno nel dopocena, anziché essere vispi e allegri per farsi due coccole in santa pace. Non ti suggerirò un menu specifico, lascio alla tua fantasia la composizione dei piatti, sfruttando il più possibile i suggerimenti che ti ho appena dato. E per i single? Beh, valgono gli stessi consigli: invitare un amico o un’amica a cena. Ricordando che, fuori dai nostri confini nazionali, spesso S. Valentino è visto più come il giorno dell’amicizia, che come quello degli innamorati. Tant’è che all’estero i regali si fanno anche agli amici, non solo ai fidanzati.

Commenti

  1. Vanessa di vitabenessere.it ha scritto:

    San Valentino è diventato davvero una festa commerciale, però è sempre bello esprimere il proprio amore, ma andrebbe fatto più spesso e invece di impazzire per trovare un giusto regalo, una cena afrodisiaca sarebbe davvero ideale.

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