due chiacchiere

Parole americane non comuni

L’anno scorso di questi tempi, prendendo spunto da una discussione con alcuni amici che m’erano venuti a trovare dall’Italia, avevo scritto un articolo elencando alcune parole che a scuola non s’imparano, ma che in caso di viaggio nella Nazione a stelle e strisce possono sempre tornare utili. Come ad esempio sap, che per molti è un famoso programma gestionale usato da grandi aziende internazionali, mentre qui è più umilmente la linfa prodotta dagli alberi, quella sostanza appiccicosa che ogni tanto ti sarà capitato di toccare andando in campagna. Oppure gunk (slime, sludge, goo, gook), in genere riferito ad un qualche liquido viscoso, melmoso o appiccicoso che fa abbastanza schifo.

Una parola che può trarre in inganno è heartburn, letteralmente il “bruciore di cuore”. Si vede che quando la lingua anglosassone è stata forgiata, i padri fondatori non erano particolarmente bravi in medicina, perché sbagliarono organo di poco. In realtà si tratta del riflusso gastrico, o più volgarmente bruciore di stomaco, che provoca quel dolore alla bocca dello stomaco, che d’altro canto non è molto lontana dal cuore. In fondo la percezione del dolore al centro del petto inganna facilmente. Però è bene sapere di cosa si tratta, così se ti trovi qui in vacanza ed hai mangiato pesante, saprai che il Tums (l’equivalente dell’italico Maalox) non è una medicina per cardiopatici. Sempre in ambito anatomico, è bene sapere che il bottone della pancia, ovvero il belly button, non è altro che l’ombelico di Jovanottiana memoria.

Se invece ti trovi a guidare lungo le spaziose autostrade americane, è bene che tu conosca almeno la terminologia di base del veicolo e come interagire con l’eventuale poliziotto che ti fermasse per superamento del limite di velocità:

  • steering wheel è letteralmente la “ruota che sterza” ovvero lo sterzo
  • direction signals, o più informalmente blinkers, sono le frecce
  • bumpers come è facile intuire, sono i parafanghi (da bump, colpo)
  • high-beam headlight and low-beam headlights sono rispettivamente abbaglianti ed anabbaglianti
  • windshield wipers sono i tergicristalli, letteralmente i pulitori del paravento
  • sui cartelli lungo la strada (come mi hanno fatto notare dei miei amici venuti in visita da queste parti di recente) si trovano spesso abbreviazioni come hwy, expwy, pkwy, che stanno rispettivamente per highway, expressway, parkway: si sa che gli Americani amano acronimi ed abbreviazioni, e la segnaletica stradale non fa certo eccezione
  • pull over non è il maglione che ti metti quando fa freddo, ma vuol dire accostare, ed è quello che il poliziotto ti intimerà di fare, dopo aver acceso i lampeggianti dietro di te
  • license and registration, infine, è il classico patente e libretto, che dovrai consegnare prontamente al solerte agente, al quale ti consiglio di riferirti sempre in maniera rispettosa, chiamandolo officer.

Commenti

  1. fiordicactus ha scritto:

    Anche io, l’ombelico lo chiamo “bottone della pancia” . . . 🙂
    L’unica cosa che so sulle “highway” è che ci sono dei simpatici poliziotti a bordo delle moto Guzzi, uno è moro si chiama Ponch e l’altro è biondo e si chiama John(telefilm CHip o CHIPS di qualche annetto fa 😉
    Quella dell'”Officer” è utile, anche se, mai riuscissi a superare, grazie ai vostri consigli di qualche tempo fa, la paura di volare, spero di non essere mai fermata da un polizziotto, mi mettono già in anzia quelli italiani! 😉
    Ciao, R

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