due chiacchiere

Qualcuno crede ancora ai saldi?

Ieri ho deciso di fare un giro in centro per dare una rinfrescata al mio guardaroba, approfittando dei saldi in versione invernale. Generalmente si dice che i saldi di gennaio sono quelli più convenienti, perché puoi comprare qualcosa che userai per vari mesi ancora, nel corso dello stesso anno. Ed in effetti la scelta è ampia: tutti i negozi reclamizzano con caratteri cubitali sulle vetrine, gli sconti stratosferici applicati ai prodotti in vendita. Ma è proprio tutto vero quello che ci dicono i commercianti?

A guardar bene, sembrerebbe che con una manciata di euro, ci si possa rivestire da capo a piedi, dal berretto di lana alle scarpe che vanno tanto di moda. Peccato che poi capiti che i prodotti esposti in vetrina, con tanto di prezzo super-scontato in evidenza, non siano disponibili sugli scaffali, una volta entrati. A me è successo per ben due volte ieri, e non nascondo il “pizzico” di delusione nel verificare questa cosa. Non è con l’inganno che si attraggono nuovi clienti, la fidelizzazione si basa su tutt’altri meccanismi. Insomma, anche quest’anno i saldi, per me, sono stati soltanto una buona delusione.

Giusto per curiosità, vorrei concludere raccontandoti di una mia esperienza all’estero (ma perché fuori dai confini nazionali sono tutti più “onesti” in queste cose?), di qualche mese fa: era tempo di saldi (ogni nazione ha i suoi momenti), e sono andato a comprare un paio di scarpe, giusto per avere un ricordo di quella gita. In Italia avevo già visto un modello analogo, al costo di circa 48 euro. Non sono uno che ha grandissime pretese in fatto di abbigliamento, riesco ad accontentarmi di quello che offrono i negozi. Beh, all’estero lo stesso modello, di marca, costava in saldo circa 20 euro, meno della metà!

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