Il titolo prende spunto dal celeberrimo film di Alberto Sordi “Un americano a Roma” dove l’attore, dopo aver assaggiato una schifezza fatta di intrugli vari, decide che un bel piatto di pastasciutta è sempre meglio di qualsiasi altra cosa. Nel mio caso faccio riferimento ad un precedente intervento, in cui spiegavo l’idea che un amico mi ha messo in testa, per dare una rinfrescata al mio blog: cambiare colore ogni mese. Cosa non semplice per me: sia perché non sono un grafico e quindi non riesco ad accostare i colori in maniera corretta, sia perché il mio daltonismo mi impedisce di vedere le cose nel verso giusto. Ma non mi sono scoraggiato, ed ecco il risultato.
Progettare bene per comunicare meglio
Per fortuna il tema di queste pagine, sin dall’inizio, l’ho progettato avendo in mente la sua accessibilità e la flessibilità: la separazione netta tra contenuti e loro presentazione consente, con pochi colpi di mouse, di ottenere un risultato (tecnicamente) valido. Se gli accostamenti cromatici ti sembrano un po’ azzardati, non hai che da dirmelo lasciando un commento qui di seguito. Vedrò di seguire i tuoi consigli come meglio posso.
Dietro le quinte
In breve sono passato da un foglio di stile “monolitico” in cui descrivevo tutti i dettagli estetici, a due fogli separati: il primo elenca la forma e la posizione dei vari tasselli all’interno della pagina, il secondo ne definisce i colori. In questo modo posso semplicemente cambiare quest’ultimo, all’inizio di ogni mese, mantenendo tra l’altro una certa flessibilità per le modifiche che mi verranno in mente in futuro: se decidessi di ridimensionare l’intestazione o di spostare la colonna con i menù da un’altra parte, lavorerò su un solo foglio di stile, non dodici. In fondo se i fogli di stile si dicono “a cascata”, un motivo ci dovrà pur essere, no?
E la sfida continua…
Comunque il mio amico nonché collega, non pago di avermi convinto ad introdurre questa modifica al mio tema, me ne ha suggerita un’altra, anche questa sensata e degna di attenzione. Mi ha detto:
L’idea di dividere il sito in stanze è veramente carina, ma sostanzialmente non la sfrutti a livello grafico; sia che io leggo una ricetta di cucina, o un articolo informatico dall’angolo pc, visivamente non cambia nulla… È un po’ come se tutte le camere della casa fossero arredate uguali, e mi accorgessi che una è la cucina e l’altro è il salotto soltanto da una targhetta attaccata alla porta, non mi sembra ragionevole. Sarebbe carino (e qui ha sfoderato un sorrisetto malizioso, nda) se il ragazzo in cima cambiasse a seconda della stanza: ad esempio con un cappello da cuoco in cucina, con un divano nel salotto o con un libro in biblioteca.
Commenti
Diciamo che lo sfondo non mi convince, preferivo quello di prima che mi sembrava nettamente migliore per gli occhi, questo li affatica troppo (almeno, i miei occhi!).
No… a me non affatica, ma non mi affascina particolarmente.
Chissà, ogni tanto mi immagino che mondo diverso debba essere quello dei daltonici. Avete una fortuna in più: il mondo ha colori diversi da quelli del resto della società. 😉
Ciao,
P|xeL
PS: per quell’idea di riprendere il meteo… rispondo qui: potresti mettere in cache, al primo aggiornamento giornaliero, i dati del nuovo clima… 😉
matteo, coraggio si tratta di qualche altro giorno di pazienza, poi arriverà giugno e la tonalità su cui sto lavorando è il fucsia, ovvero inizio a mischiare un po’ di azzurro a questo rosa, poi andrò verso la lavanda e via dicendo, ogni mese una transizione “morbida” mescolando i colori; in ogni caso se ti stanca, c’è l’alto contrasto chiaro o scuro (vedi pulsantini in cima) per disabilitare il rosa 🙂
pixel, hai proprio ragione… vedere verde dov’è rosso, vedere giallo dov’è verde chiaro! non sai quante volte devo chiedere se i led degli switch sono verdi o rossi, dove lavoro… riguardo all’idea, potrei sempre pensarci, in fondo oramai ho separato i fogli di stile, quindi la regola del cambio colore può essere qualsiasi; sai cosa? non mi piace di appesantire così tanto la computazione per soli motivi estetici.
Lo trovo carino… non amo molto il rosa mi piace il contrasto con il rosso della testata.
Anche io mi sono messa a studiare i CSS… Sono un bel mondo, spero di capirci un po’ di più che al momento mi sfugge ancora qualche piiiiccolo concetto!
L’idea di “arredare” le stanze con l’omino in alto è bellissima! Con un mestolo un mano… un rotolo di carta igienica… un telecomando…
p.s OT: Pechè non appare il mio Gravatar?? 🙁
Supervale, parto dal fondo: sei sicura di utilizzare l’indirizzo email associato al tuo gravatar? in effetti gli altri funzionano, e cercando il tuo indirizzo, ottengo un errore (non trovato) sul sito gravatar. Riguardo ai fogli di stile, quello che conta è capire il concetto di fondo, poi tutto il resto si impara sul campo giocherellando con altezze, posizioni ed attributi vari. Se lo fai di “mestiere”, anche un bel libro a portata di mano non guasterebbe. Grazie per i suggerimenti su come mettere in posa il ragazzo, ma sono ancora alla disperata ricerca del disegnatore 🙂
Ah che cozza!! Avevo creato l’immaginetta ma non associata 🙁 Altro che CSS qui devo partire dall’ABC! Grazie comunque…
Ma non l’hai disegnato tu l’ometto attuale??!
Infatti ora il tuo avatar appare regolarmente eh eh. Sono errori che capitano anche… nelle migliori famiglie. Riguardo all’omino no, me lo disegnò un cinese che aveva sviluppato un tema da cui presi spunto per costruire il mio.
L’idea del tuo amico di personalizzare un po’ le stanze non è male! Ma neanche la tua di cambiare colore ogni mese. 😉
Invece ho una domanda: belli i Gravatar, ma ogni volta che provo ad aprire il link che manda a site.gravatar.com mi compare la pagina di errore 503 che mi dice Service Temporarily Unavailable; ti sembra normale?
Ehm, si… o meglio no! Non è normale, ma a quanto pare dipende da un problema temporaneo che hanno sui loro server, ho provato e continua a dare lo stesso errore. Grazie per l’apprezzamento: ho tolto il rosa “effeminante” che era di fatto una prova generale, e sono passato a questo lilla più fresco.
Visto che ti avevo esposto il mio problema con i gravatar e che questo è l’unico blog su cui scrivo che li usa, ti aggiorno: sono riuscita ad aprire la pagina del sito dei gravatar! 🙂 Chissà se funzioneranno?!