due chiacchiere

Archivio del mese di giugno 2009

Londra: antica e moderna insieme

Forse non sono la persona più adatta a suggerire come passare un fine settimana a Londra, visto che io ci sono stato soltanto per poche ore (dal pomeriggio alla mattina dopo) in attesa di un volo per tornare a casa. Però ricordo di aver trotterellato abbastanza per cercare di vedere il più possibile. Certo una cosa che non dimenticherò è l’accento britannico, che conserva un fascino d’altri tempi rispetto all’inglese americano che si parla qui. Le vocali più piene, la flemma nel pronunciare le parole, sono tutti segni che oramai riesco a riconoscere al volo. Per una rinfrescatina al tuo inglese, allora, non c’è nulla di meglio che saltare sul primo aereo RyanAir e passare due giorni a due passi dalla regina Elisabetta. Leggi il resto di Londra: antica e moderna insieme

Un larvotto nel giardino di azalais

Mi dispiace, ma non posso tenere per me la verità, a costo di sembrare maleducato 🙂 Sognavo di fare un’intervista doppia  tra Larvotto e Dottoressa Dania. Ho contattato i diretti interessati, dichiaratisi disponibili. Ma mentre uno m’ha fatto avere le risposte “a stretto giro di posta” (pur lamentando una mancanza di qualcosa di davvero piccante) l’altra è sparita nel nulla. Forse anche lei è rimasta delusa dalle domande banali? Non lo sapremo mai. Allora ho cambiato canovaccio, trovando una nuova accoppiata: la ragazza siciliana timida e tranquilla che incontra l’uomo di mondo estroverso del nord. Ovvero Il giardino di Azalais incontra Larvotto. Come sarà andata? Leggi il resto di Un larvotto nel giardino di azalais

Una curiosità, di tanto in tanto

L’altra sera guardavo l’ultima puntata (per questa stagione) delle Casalinghe Disperate, quella in cui la bruna ed il fidanzato canadese cercano di sposarsi per far ottenere a lui l’agognata green card. In una scena verso la fine, il tipo pazzo che ha perso moglie e figlia in un incidente stradale, chiama la vicina per spiegargli che starà via per un po’, chiedendogli se può dare un’occhiata alla casa every now and then, di tanto in tanto. E così ho pensato di riportare qui sul blog questa curiosità. Se avesse voluto dire a giorni alterni (che in Italiano spesso diciamo “un giorno si ed uno no”) avrebbe usato l’espressione every other day. Other, in quest’accezione, si può accostare a qualsiasi cosa per dire “una si ed una no”: every other page of your book. Ecco, adesso sai come rispondere al professore quando ti chiede se apri mai il libro d’inglese 🙂 Leggi il resto di Una curiosità, di tanto in tanto

La partenza, ogni mattina

La scorsa volta ti ho portato con me sull’autobus durante il pezzetto finale del mio viaggio quotidiano per raggiungere il luogo di lavoro. Ma ovunque c’è una fine, ci deve essere un’inizio, giusto? Ed allora non potevo che continuare la mia serie facendoti vedere le strade del mio vicinato. Quelle che percorro ogni giorno subito dopo essere salito sull’autobus. Mi sa che se voglio proseguire con altri contributi, dovrò dotarmi di un cellulare in grado di fare filmati, perché certo tirare fuori il mio EeePC, la cui webcam incorporata non è mobile, è quanto meno scomodo (mi tocca orientare l’intero portatile verso la scena che voglio riprendere). Leggi il resto di La partenza, ogni mattina

Ciao Michael

Torno a casa dopo una giornata di lavoro, e la moglie con la faccia un po’ triste mi fa “lo sai che è morto Michael Jackson?” Io all’inizio incredulo, ho dovuto accettare la notizia. Arresto cardiaco, dicono. Ovviamente tutti i telegiornali della serata sono concentrati su questa notizia, sviscerando come sempre accade in questi casi, tutta la sua vita e le sue complicate vicende. Io non ho mai creduto alle accuse, ma a parte questo, sono triste stasera perché se n’è andata una delle icone della mia adolescenza. Sono davvero triste, perché ero cresciuto con le sue mosse, con le sue canzoni, con i suoi video. Ciao Michael, spero che adesso tu sia in pace con te stesso.

Sono sempre accessibile

Ebbene si, dopo tre anni e mezzo che questo sito subisce i miei cambi d’umore e le rivoluzioni grafiche a cui lo sottopongo periodicamente, sono contento di vedere che la sua accessibilità (o almeno la conformità secondo i validatori automatici alle varie norme) è sempre al 100% 🙂 Era un po’ che non controllavo, e temevo che nel tempo si fossero accumulati nuovi problemi. Invece con piacere vedo che il buon lavoro di progettazione fatto all’epoca continua a dare i suoi frutti. Dietro suggerimento di alcuni lettori, sto pensando di scrivere una serie “How I did it” (citazione dal film Frankenstein Jr di Mel Brooks), in cui spiego i segreti del mio tema. Intanto tu hai provato a vedere cosa succede validando il tuo blog?

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Donazione per l’Abruzzo inviata

Qualche giorno fa, come promesso alla fine di Aprile, ho ricevuto l’ultimo pagamento per Maggio dagli sponsor che sostengono il mio blog. Ho quindi effettuato il versamento dell’intera cifra alla Croce Rossa Italiana per il sisma in Abruzzo. L’estratto dalla ricevuta di conferma lo trovi qui sotto, a dimostrazione della regolarità delle operazioni. Ho arrotondato la cifra “per eccesso” aggiungendo qualcosa di tasca mia 🙂 Ovviamente se desideri avere maggiori conferme, puoi contattarmi in privato e sarò lieto di fornirtele. Anche scrivere alla responsabile del centro donazioni della Croce Rossa potrà esserti utile, per toglierti ogni scrupolo. Chissà, magari decido di ripetere l’esperimento fra un po’. E tu come hai contribuito per aiutare i terremotati?

 tramite Paypal alla Croce Rossa Italiana

Analizzare la velocità delle pagine

Qualche giorno fa quel tentatore di Emanuele ha scritto un interessante articolo sull’ottimizzazione del codice di una pagina web. Ne è nata una breve e stimolante discussione da cui ho imparato che esiste un aggeggio chiamato Google Page Speed, da installare come estensione di Firefox. In breve questo strumento, data una pagina, la analizza e suggerisce come migliorarne la velocità di caricamento: spostando il javascript all’interno, abilitando il mod_expires sul server (Tophost ce l’ha, ed il tuo provider?), e via dicendo. Il test sul mio sito non è andato poi così male, molti dei punti esaminati passavano i rigidi controlli di questo diabolico marchingegno targato Google. Ho adottato il suggerimento di allungare la “scadenza” dei contenuti statici (fogli di stile, immagini, javascript), quello di riorganizzare l’ordine di caricamento dei vari pezzi, ed altri. Ma quando mi ha suggerito di comprare un altro dominio dove tenere tutta la roba statica “senza cookie”, ho declinato gentilmente 😉 Lo spiritello talebano che mi accompagna è contento ugualmente.

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