due chiacchiere

Profumo di webconoscenza

Oggi ho voluto giocare un po’ con i nomi dei diari tenuti dai due intervistati seduti sulle mie poltrone virtuali, creando un titolo diverso dal solito. L’idea mi è venuta quando un amico, commentando l’intervista a Rick e Cristiano, ha detto “eh, hai avuto ospiti illustri, mica… pizzi e fino” storpiando il ben noto detto “mica pizza e fichi” di cui ignoro la provenienza 🙂 I due convocati per questa puntata sono due “partner” di blogger illustri. Non voglio dire che splendono di luce riflessa, ma dato che spesso mi si chiede il criterio con cui accoppio la gente, ecco quello usato oggi. Incontriamo Webconoscenza (sponsorizzato da Catepol, ed indicato con la W qui sotto) e Profumo (sponsorizzato dalla dottoressa Dania, ed indicato con la P).

Un grosso errore che hai fatto bloggando

PMi sono fidanzato con una blogger. Ci leggevamo a vicenda e poi ci siamo conosciuti dal vivo. Da quel giorno la mia vita è cambiata. Quando devo parlare con lei, commento sul blog.

WSostanzialmente dire quello che penso anche quando è fuori dal “pensiero unico”. Questo è un grosso problema perché ai lettori “lurker” può anche piacere e lo vedi dall’incremento dei contatti, ma alla parte “abitata” non piace molto. Tendono a tagliarti fuori. C’è un “pensiero unico” convenuto (sia chiaro non è la totalità per fortuna) che difficilmente si potrà distruggere e questo secondo me è un difetto della blogopalla. Sia chiaro, la schiettezza non è una qualità, anzi spesso è un difetto ma nella blogopalla, secondo me, dovrebbe essere assunta a paradigma di riferimento.

Il blog deve essere disintermediato, spontaneo e anche precipitoso. A me piace leggere di tutto ma, adoro leggere specialmente le pulsioni, i sentimenti veri, le passioni vivaci. L’onda noiosa che sostiene un post con un altro e poi con un altro che presi tutti assieme tendono solo ad affermare il “pensiero unico” mi annoia da morire. Ecco, questo è il mio difetto principale. Dire quello che penso in modo, a volte, aggressivo e provocatorio.

Il tuo prossimo viaggio: quando, dove e perché

PIl primo maggio a Matera, tra i sassi, perché ho costruito una nuova fionda e mi mancavano le munizioni.

WDovrei dire i miei prossimi 🙂 Adoro viaggiare, sia per lavoro che per diletto. Quest’anno ne ho in programma diversi. Diciamo il viaggio più lungo di quest’anno ok?  Dovremmo attraversare gli USA coast to coast da Boston a San Franciscoo in 21 giorni. Questo perché ho già visto le due coste in momenti separati e ora vorrei unire il viaggio con un po’ di “inside USA”. Scoprire le cittadine interne e gli stili di vita meno legati alle metropoli. Il periodo è ottimo perché si dovrebbe toccare con mano come gli americani si stanno rimboccando le maniche per riprovarci un altra volta a inseguire il loro sogno, dopo la batosta economica.

Non sono mai stato a Frisco, anche se ho già visto la costa pacifica. Tutti mi dicono che è davvero un bel posto. Inoltre vorrei unire l’utile al dilettevole e visitare la Silycon Valley.

Cosa non deve mancare sulla tua scrivania?

PSulla mia scrivania non manca mai una femmina. Lei è gelosa, si sdraia, si piega, salta e soprattutto si addormenta sopra le mie ginocchia miagolando.

WStranamente nulla! Le mie scrivanie sono molto ordinate, sia al lavoro che a casa. Odio il disordine e quando un lavoro è terminato deve sparire tutto e diventare SOLO digitale. Sono maniaco in questo. Purtroppo.Carta non ne trovi, e nemmeno cazzabubboli elettronici. Forse un cellulare che sincronizza la musica con la USB (i dati si sincronizzano wireless), ma nulla di più.

Davvero tutto quello che faccio è digitalizzato in qualche forma e archiviato da qualche parte ma accessibile da qualsiasi punto del mondo civilizzato. La mia scrivania è composta, oltre che dal tavolo, da uno o più computer e forse un telefono, raramente vi risiede l’iphone o uno zune o altro ipod che si sta sincronizzano, ma molto raramente perché ascolto sempre la stessa musica. Tengo tutta la tecnologia in un cassetto e quando lo apro escono cavi, chiavette, adattatori vari… un casino che odio tenere sulla scrivania.

Commenti

  1. salvogullotto
    ha scritto:

    una femmina sulla scrivania…
    🙂
    io lavorerei poco!

  2. dadevoti
    ha scritto:

    salvogullottoa Dopo poco ti abitui 🙂

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