Spiegare come sia nato l’accoppiamento che ho scelto per l’intervista doppia di oggi è abbastanza complicato. Diciamo che qualcuno mi ha suggerito uno dei due candidati, mentre per l’altro mi sono chiesto: è possibile intervistare un intervistatore? Eh già, perché Riccardo Pizzi, in arte PocaCola (indicato con la P), aveva condotto qualche tempo fa, una serie di interviste ad alcune donne della blogosfera italiana. Da quella serie di interventi, lo confesso, ho tratto spunto per trovare soggetti per il mio esperimento, qualche tempo dopo. Ora ho visto che a singhiozzo sta continuando anche lui, mi auguro che la sua rubrica riprenda a tempo pieno. Di Cristiano Fino (indicato con la C) invece sapevo poco, fino a che un uccellino mi sussurrò di intervistarlo.
Raccontaci il tuo risveglio al mattino
C: Molto movimentato e al tempo stesso metodico: sveglia alle 6.45, colazione con immancabile caffé, doccia e, a giorni alterni, rasatura, vestizione, preparazione dei bimbi per la scuola, tragitto verso l’asilo dove affido con estrema cura i piccoli agli insegnanti, indi di corsa verso l’ufficio dove riesco quasi sempre a timbrare in anticipo rispetto al canonico orario di entrata. Il mio cervello si collega ad internet e al resto del mondo solo dopo il secondo caffè che mi concedo generalmente tra le 8.30 e le 9.00.
P: Naturale, semplice, sereno. Ho la tendenza ad alzarmi come una molla ed essere operativo in pochissimi secondi, è così da sempre e nonostante l’età ormai avanzatissima questa mia propensione resiste. Va detto che sono leggermente irritante per chi ha la sfortuna di dormire con me, specialmente se ha dei tempi di resurrezione più lunghi. Sono tendenzialmente un nottambulo ma percepisco il tempo passato dormendo come tempo buttato quindi , anche se vado a dormire tardi non ho generalmente problemi a svegliarmi presto. Non ho detto che sia un’abitudine sana eh…
Cosa c’è sulla tua scrivania?
C: In realtà ne ho due (ufficio e studio a casa). Ad ogni modo entrambe ospitano un lcd da 22 pollici (20 in ufficio), mouse e tastiera wireless, l’immancabile webcam, pile di riviste, documenti e appunti in rigoroso disordine, un contenitore cilindrico ricolmo di penne, pennarelli e matite tutte ovviamente da parata (cioè non funzionanti). A casa ho anche uno scanner A4 e un deliro di cavi e cavetti per il collegamento dei miei due smartphone, del palmare e di altre diavolerie elettronico/informatiche che generalmente uso una o due volte all’anno, infine alcuni supereroi partoriti dagli ovetti Kinder acquistati ai miei piccoli.
P: Ho sostanzialmente un cospicuo, perenne, maniacale, gioioso casino. Nessuna regola e ordine stabilito, il mio casino è costruttivo e piacevole ai miei occhi. Ho imparato a trovare le cose in base alla loro ultima posizione conosciuta e non in base a dove dovrebbero essere. Come tutti i disordinati cronici nel mio casino mi ci trovo perfettamente bene e potrei trovare quello che cerco ad occhi chiusi. Mi crea un po’ di problemi la signora che viene a casa a fare le pulizie, pensa che settimana scorsa ha avuto il coraggio di mettere una bolletta del gas in un cassetto insieme alle altre! E io che mi chiedevo perché avessero smesso di mandarmele
Essere donna nella blogosfera aiuta?
C: Bisognerebbe chiederlo ad una donna π A parte gli scherzi, dipende dal modo in cui si presenta alla blogosfera stessa: lo stereotipo del diario digitale specchio della propria quotidianità può riscuotere consensi alterni, a seconda dell’impostazione più o meno “spinta” che si vuole disegnare della propria immagine. Alcuni significativi esempi presenti nella blogosfera italica potrebbero essere di sostegno a questa mia ipotesi. Ad ogni modo credo che il mio ottimo amico Rick, che è un cultore della materia, saprà senz’altro formulare una risposta più adeguata e fantasiosa del sottoscritto.
P: A me ha aiutato parecchio. Faccio la smorfiosa con tizio e mi fa il template, faccio credere a Caio che forse gliela darò, e lui mi sviluppa uno script custom, invio una mail erotica a Ludo e lui mi tira su di 20 posizioni nella classifica di BlogBabel. Insomma: essere una bella gnocca, in blogosfera aiuta molto. Oltretutto i contenuti dei miei post passano in secondo piano perché ho un casino di onanistici estimatori che per me fanno pazzie e mi osannano a prescindere. Ho in progetto di registrare un mio peto e postarlo in formato Mp3, così, senza parole. Sicuramente i miei perversi cuccioloni fans sapranno trovare in questa mia iniziativa parecchi aspetti artistici.
Un pregio ed un difetto della città dove vivi
C: La mia città gode di una splendida ed interminabile riviera arricchita da una spiaggia spaziosa e godibilissima, anche se il tratto di mare che la bagna non è certo uno dei più puliti d’Italia. I difetti sono moltissimi, ma i più gravi sono sicuramente il traffico caotico e pachidermico, accompagnato da un inquinamento ambientale ed acustico tra i primi della penisola, a dispetto delle dimensioni relativamente minute del distretto cittadino.
P: Sono un milanese trasferito in Liguria e rimango inesorabilmente milanese. Pregio: c’è il mare. Difetto: odio andarci.
Che ne pensi di blogbabel?
C: L’idea di fondo è eccellente e, se sviluppata in maniera diversa, avrebbe potuto costituire un ottimo cruscotto informativo sull’evoluzione dei contenuti e delle discussioni presenti nell’ambito dei blog aderenti al circuito. Dovrebbe essere un meme tracker ma in realtà si limita a raccogliere le “reactions” solo relative a notizie macroscopiche pubblicate su network più o meno di prestigio, quando invece spesso le discussioni più interessanti si sviluppano proprio dall’incrocio di “trackback” e “linkback” tra quelli che potremo definire i blog meno “popolari” ma non per questo meno interessanti.
P: Se lasciamo da parte l’interessante “friggitoria di aria” che c’è in homepage con “di cosa si parla”, i libri e i video più fighi e il feed completo di Repubblica, e parliamo della classifica (qui ci puoi mettere in background la colonna sonora de Lo squalo?), BlogBabel è, a mio personale parere, uno strumento che ancora deve manifestare una concreta utilità. E’ addirittura banale dire che non rappresenta una scala di autorevolezza e credibilità dei suoi attori (i bloggers) ed è semplicemente puerile affermare che un link in ingresso è un dato troppo superficiale per essere un parametro di valore. Il numero di visitatori unici di un sito deve necessariamente rientrare nei parametri di una ipotetica valutazione perché altrimenti si possono creare amichevoli lobbies in grado di fare il bello e il cattivo tempo. Parlo per interesse personale perché se il computo considerasse le visite, PocaCola sarebbe probabilmente molto più in alto di dove si trova ora (per quel che può servire). Ok, ora che mi sono inimicato in un sol colpo BlogBabel e la blogosfera tutta, mando un caloroso saluto a te, ringraziandoti per l’intervista, e ai tuoi lettori.
Commenti
Dopo questa intervista doppia sono un po’ confusa.
Mi riprendo e visito i blog prima di altri commenti.
@(Lady).Chobin: confusa? Ohibò, e perché mai?
Sarà l’ora legale.
O frose questa domanda “Essere donna nella blogosfera aiuta?” non saprei π
@(Lady).Chobin: oh, adesso ho capito. Beh, la domanda è nata così: visto che PocaCola ha fatto (e sta facendo) una serie di interviste a donne della blogosfera italiana, volevo un parere “da maschietti” se secondo loro le donne nella blogosfera hanno una marcia in più π Non è mica per forza una domanda da porre esclusivamente alle dirette interessate π
Anzitutto un saluto al padrone di casa per l’ospitablità e la simpatica intervista. Poi un saluto particolare a Rick che oggi ha dovuto sostenere un “piccolo intervento” e quindi è temporanemente “off-line” (ma non temete tornerà in rete più bello e più “aggressivo” di prima).
Per quanto riguarda la domanda “Essere donna nella blogosfera”, anch’io ho avuto qualche perplessità ma poi il buon Camu ha chiarito il senso della cosa ed ho risposto di conseguenza.
P.S.: ti segnalo grosse difficoltà nell’accesso alle pagine del tuo sito, vale a dire time-out e tempi biblici di caricamento…
@Cristiano: prima di tutto grazie a te per la disponibilità π Non sapevo del periodo “offline” di Riccardo, e ne approfitto per fargli gli auguri di pronta guarigione! Riguardo alla lentezza, proverò ad indagare. Stranamente qui dagli USA io lo vedo molto veloce π Spero si tratti di un problema temporaneo, anche perché stando ai dati di Google Webmaster Tools, i tempi medi d’accesso del bot sono nell’ordine di un secondo.
Grazie per i chiarimenti.
Non aiuta affatto però, io ho ancora il blog appeso con modifiche fatte a metà perchè non ho mai tempo di guardarci seriamente e nessun omino disposto a fare il lavoro per me…
Mi sa che il problema è che non sono una “bella gnocca”.
Mi sa che mi sono mangiata un pezzetto di frase, il “non aiuta affatto” è riferito all’essere donna …
Eccomi a casa !!
Ciao Camu e grazie per l’intervista, un abbraccio a Cristiano π
Il fascino del Pizzi è nell’ingrediente segreto della PocaCola.Finché non lo rivela, uomini, spostàteve.:-)
@Marileda: infatti non mi sognerei mai di competere con Riccardo π Lui è inarrivabile…
@Rick: bentornato!
Senza nulla togliere all’ottima intervista di Cristiano, penso che Rick sia il solito devastante scemo che strappa quelle due risate necessarie in una giornata schifosa π
Grazie Rick, ti stimo! ;P
@Gioxx: devastante scemo e stima fanno un po’ a pugni ma credo che tu “parla con voce di cuore, viso pallido.”
@Rick: ora mi toccherà interpretare il ruolo del protagonista di Balla coi Lupi, in questo contesto, a quanto pare.
Bene, se il succo dell’intervista era puntare all’effetto “giullaresco”, la prossima volta mi attrezzerò di conseguenza π
Per quanto riguarda il confronto con quel “bell’uomo del Rick” è evidente che non posso competere … però mi sto attrezzando π
Anzitutto ho aggiornato l’avatar poi si vedrà il da farsi π
@Cristiano: beh, l’effetto giullaresco l’ha tirato in ballo Gioxx. Per me siete stati entrambi bravi. Che poi non esiste un voto in queste cose secondo me, l’importante è essere se stessi! Però vedo che le mie interviste iniziano a suscitare reazioni a catena (gravatar che cambiano, persone che si dichiarano apertamente, ecc) π
@Cristiano: non ti seguo..
@Cristiano: la via di mezzo tra devastante scemo, e giullaresco non la vogliamo considerare eh.. ?
Il termine ironia dice niente ?
Se vogliamo fare a prenderci sul serio posso diventare molto noioso π
@Rick:
Ovviamente stavo scherzando, amico mio, era solo un modo per giustificare il cambio di avatar che molti mi richiedevano da tempo, adducendo le motivazioni più assurde (ad esempio che somiglia all’icona di un necrologio :-D).
Lo sai che ti stimo e ti ammiro da sempre …
Per quanto riguarda il “devastante scemo”, sono sicuro che Gioxx abbia partorito il termine con assoluto affetto π
Io vi odio tutti. Odio tutti? No, vabbé “vi odio” soltanto, “tutti” lo tolgo, sarà per un’altra volta, magari quando svelerò il segreto della PocaCola.
Quasi dimenticavo, oddio cosa dimenticavo? Devo aver preso un appunto da qualche parte. Ah ecco, complimenti grande intervista!! Comunque non siete stati sinceri riguardo la vostra scrivania… ho delle foto che vi smentiscono!!
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ps2. @Camu di natura amo gli animali ma il tuo cane [scary-dog_596x524.jpg] è molesto!!
@hermansji: beh, per il cane… era parte del mio pesce d’aprile (qualcuno ha ascoltato l’audio per caso?) e sparirà quanto prima. Sulle foto delle scrivanie, a questo punto non puoi non pubblicarle, direi. Sarebbe lo scoop della settimana! Comunque non odiarci tutti, anzi… faccio uno strappo alla regola e ti svelo che qualcuno ti ha nominato per essere uno dei miei prossimi intervistati. Ti sto tenendo d’occhio già da un paio di settimane π
L’audio, come le lettere rovesciate, non mi hanno infastidito. Però il cane era proprio maleducato, mi ha pure rubato un osso che dovevo rimettere ad uno degli scheletri nell’armadio.
Addirittura mi tieni d’occhio da settimane? Ho paura che ti abbiano dato una “sola”… π
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@hermansji: no no, la fonte è più che affidabile (ovviamente per motivi di segreto professionale, non posso svelare di chi si tratta) ed il consiglio che mi ha dato è stato più che azzeccato. Riguardo al cane, ora si spiega l’osso con cui è tornato a casa stasera. Ma che ci fai con uno scheletro di Pithecanthropus Erectus nell’armadio?
Dici? Potrebbe valere qualche cosa allora… tutto questo tempo ad accumulare scheletri e non sapevo come liberare spazio nell’armadio. Ok ora gli faccio una foto, il test del DNA e lo metto su e-bay non si sa mai!!
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@hermansji: allora mi toccherà restituirti l’osso in qualche modo, uno scheletro senza una tibia vale molto meno π già solo esteticamente…