due chiacchiere

Archivio del mese di ottobre 2009

Marmellata di castagne

Come oramai è mia consuetudine, pubblico le ricette dopo l’ora di pranzo (l’ora Italiana, intendo) per non suscitare rivolte tra i succhi gastrici di chi legge queste pagine. Spulciando tra le statistiche del blog, ho visto che qualcuno ha cercato la ricetta della marmellata di castagne, quindi non posso far altro che fornirla prontamente per la gioia di grandi e piccini. D’altro canto quest’anno sembra essere stato particolarmente propizio per la raccolta di questi gustosi frutti, data l’estate non eccessivamente torrida (almeno qui in America) e le piogge già a inizio Settembre, che hanno reso le castagne più cicciotte e saporite. Leggi il resto di Marmellata di castagne

Si… può… fare!

Solo i cinefili più incalliti coglieranno al volo la citazione che ho voluto usare come titolo di questo intervento. Perché in fondo è la stessa frase che ho esclamato quando ho “partorito” il mio plugin ammazza-spam. Ed ora, a qualche settimana di distanza dall’adozione su questo blog, posso dire che lo sforzo è pienamente ripagato dai risultati. L’immagine qui sotto dice molto più di mille parole. Certo, non si riesce a ridurre gli scocciatori a zero, ma almeno una bella sfoltita gliel’ho data.

Mela dai un’occhiata al sito?

Può sembrare che nel titolo ci sia un refuso, uno spazio mancante da qualche parte, ma in realtà il gioco di parole cade a fagiolo, vista la richiesta che ho da farti oggi. Beh, è arrivato il momento di sfruttare il tuo telefonino intelligente (iPhone, BlackBerry e chi più ne ha, più ne metta) per una giusta causa. Ti chiedo di farti un giro su queste pagine, provando a lasciare un commento, a cliccare sui vari collegamenti e pulsanti, e darmi un tuo parere. Usando dal tuo iPhone il modulo di contatto accessibile cliccando sulla freccia che vedrai in alto a destra (la buca delle lettere). Se ti va, dimmi pure che dispositivo hai usato e se le pagine erano lente a caricarsi. Leggi il resto di Mela dai un’occhiata al sito?

Tokyo, l’incontro tra le culture

Il tempo delle vacanze è finito, e volendo tirare le somme, questa rubrica ha riscosso più successo di quello che pensavo. Se non altro per la partnership con altri siti che mi ha consentito di proporti articoli scritti da chi “se ne intende” per mestiere 🙂 Se però sei un amante delle vacanze “intelligenti” fuori stagione, e preferisci stare in ufficio ad agosto (quando non c’è nessuno e l’aria condizionata è tutta per te), allora questa miniserie sul Giappone fa al caso tuo. Già, perché la terra del Sol Levante è bene visitarla ad Ottobre o Novembre, prima della stagione delle piogge e dopo il caldo torrido dell’estate. La moglie ed io ci siamo stati in viaggio di nozze, tre anni fa. Ti racconterò come passare qualche giorno tra cultura e tecnologia. Leggi il resto di Tokyo, l’incontro tra le culture

Una indigestione di contenuti

Parte del problema nel gestire i contenuti di un sito aziendale di una certa dimensione, è proprio la sua stessa mole: troppa informazione, spesso stratificata in anni di aggiornamenti, cambiamenti, ridefinizioni, e via dicendo. Mai nessuno s’è posto il problema di rivedere intere sezioni del sito, per capire cosa è ancora utile, e cosa invece sarebbe meglio mandare in pensione. Un’esperienza che, ad esempio, sto vivendo proprio in questi mesi con il sito dell’università dove lavoro: una stima grossolana fatta a colpi di comandi di shell, riporta che ci sono circa 20 mila pagine, tutte “rigorosamente” statiche (niente CMS, niente PHP, neppure uno straccio di CGI, solo un hairball di pagine HTML all’antica) di cui più o meno la metà è stata aggiornata per l’ultima volta più di due anni fa. Tutta roba buttata sul sito per richiesta di qualche dirigente, ma che nessuno s’è mai preso la briga di leggere e rivedere. Il mio lavoro, tra le altre cose, consiste proprio nel districare questa matassa, proponendo ed implementando approcci più organici per il futuro. Leggi il resto di Una indigestione di contenuti

I precursori di Facebook

Una quindicina d’anni fa, quando ancora non esisteva la rete così come la conosciamo oggi, faceva notizia il fatto che due persone, separate da migliaia di chilometri di distanza, riuscissero a diventare amici soltanto dialogando tramite uno schermettino (possibilmente verde o al massimo con quattro colori) o collegandosi con il portatile tramite scomodi cavi e connessioni a servizi via modem tutt’altro che veloci. L’epoca attuale, quella dei blog e dei forum, delle chat e degli instant messaging, non era neppure immaginabile a quel tempo. E così due persone ci hanno scritto un libro: Norman e Monique. Da protagonisti. Leggi il resto di I precursori di Facebook

Galatea incontra Francesco

Lo scopo delle mie interviste doppie è quello di far scoprire ai lettori di questo spazio nuovi scrittori di diari. Facendo loro delle domande che in genere hanno poco a che fare con gli argomenti di cui trattano sul proprio blog. Oggi ti propongo un incontro-scontro fra sessi, in cui il lato femminile è rappresentato da Galatea, che tramite il suo diario ci allieta con storie più o meno inventate, che vanno lette tutte d’un fiato. Dall’altra parte del ring invece Francesco Costa, che nella sua autobiografia scrive di essersi laureato in Scienze Storiche e Politiche, di collaborare con Internazionale, l’Unità e Giornalettismo, e di aver partecipato alla fondazione dei Mille. Ad entrambi piacciono le elezioni e, quindi, le campagne elettorali.

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Immettere liquidità nel mercato

Visto che l’anno scorso non ho ottenuto una risposta del tutto soddisfacente ad una mia domanda, ci riprovo. A volte nei telegiornali si sente dire  che la Banca Centrale “ha immesso liquidità sul mercato” per ridare fiato all’economia. Ma cosa significa esattamente immettere liquidità? In altre parole, come fanno i soldi ad entrare in circolazione? La Banca d’Italia li stampa, e poi mica li regala fuori dalla porta? Qualcosa ci comprerà, ma cosa? Certo, i dipendenti della Banca d’Italia saranno probabilmente pagati con quegli stessi soldi, che quindi in questo modo vengono messi in circolazione, ma non penso sia quello il modo principale usato dall’Istituto. Ecco, c’è qualche anima pia di passaggio che abbia il buon cuore di (ri)spiegarmelo? Grazie.

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