Una quindicina d’anni fa, quando ancora non esisteva la rete così come la conosciamo oggi, faceva notizia il fatto che due persone, separate da migliaia di chilometri di distanza, riuscissero a diventare amici soltanto dialogando tramite uno schermettino (possibilmente verde o al massimo con quattro colori) o collegandosi con il portatile tramite scomodi cavi e connessioni a servizi via modem tutt’altro che veloci. L’epoca attuale, quella dei blog e dei forum, delle chat e degli instant messaging, non era neppure immaginabile a quel tempo. E così due persone ci hanno scritto un libro: Norman e Monique. Da protagonisti.
Io l’ho letto a suo tempo con molto piacere, e tifavo ora per l’uno, ora per l’altra. Si narra la storia di Norman, metropolitano di Los Angeles, che trova un po’ per caso l’indirizzo elettronico di Monique, parigina. Cominciano a non poter fare più a meno l’uno dell’altra, come nella più classica delle storie d’amore, in un vertiginoso crescendo di messaggi email. Finché Norman e Monique capiscono la verità: hanno bisogno di sapere davvero chi c’è dietro il fantasma dell’altro. Il libro è basato sull’epistolario elettronico, in inglese, dei due innamorati, tradotto e “montato” da Giuseppe Salza. Tutto è vero: l’immediatezza, il ritmo concitato, la scoperta della scrittura come mezzo per raccontare la propria vita. E racconta una vicenda che non ha perso, dopo tredici anni, neppure un briciolo di attualità: il rapporto tra sentimenti e nuove tecnologie della comunicazione.
Certo rileggerlo dopo tutto questo tempo fa davvero strano: oramai siamo assuefatti a Facebook, iPhone e diavolerie varie che ci consentono di essere sempre connessi ovunque ci troviamo. Il racconto ha un sapore nostalgico, un’aria di antico e di qualcosa che rimarrà per sempre nei ricordi di chi l’ha vissuto in prima persona. Per i “giovani” nati sotto il segno dell’iPod, può invece essere l’occasione per scoprire “come si faceva una volta” 🙂
Commenti
Capodanno a Firenze ha scritto:
Davvero! sono metodi ormai arcaici ma veramente nostalgici dei vecchi tempi! ottimo post!