due chiacchiere

Archivio del mese di aprile 2012

Ingannare il cervello con due linee

A qualche anno di distanza da quando scovai quest’animazione nei meandri della rete, ancora non riesco a capacitarmi di come siano riusciti a produrre un’illusione così bella e così semplice allo stesso tempo. E visto che siamo agli sgoccioli di questa settimana, ho pensato bene di proporla nuovamente su queste pagine, per distrarre un po’ il tuo cervello dallo stress accumulato negli ultimi giorni.

Un'illusione ottica in cui una ragazza gira in un senso o nell'altro a seconda di quale linea ci si concentra

Compra una macchina con la teoria dei giochi

Il momento di acquistare una macchina nuova, prima o poi, arriva praticamente per tutti (a meno che tu non abiti a Manhattan). Se c’è una cosa che mi suscita un odio viscerale, è l’andare da un concessionario ed incontrare uno dei tanti venditori superpompati che ti faranno fare esattamente quello che vogliono loro, grazie all’esperienza di anni ed anni di affinamento delle loro tecniche diaboliche, praticate quotidianamente. Al contrario dell’acquirente, che varca la soglia di una concessionaria una volta ogni cinque anni o più, e quindi si trova impreparato a questa sfida all’ultimo accessorio. Una lenta danza il cui scopo è stremare il cliente e fargli mettere la firma su un pezzo di carta. La soluzione che ci propone il professor Bruce Bueno de Mesquita? Non andare a combattere questo duello a casa dell’avversario. Ecco la sua intervista in inglese, per l’appuntamento periodico con la lingua a stelle e strisce. Leggi il resto di Compra una macchina con la teoria dei giochi

Gli errori d’inglese di Volunia

Un altro mese è passato dal mio ultimo controllo sullo stato dei lavori in casa Volunia, e non mi pare sia cambiato molto: anzi, adesso hanno persino smesso di aggiornare la pagina ufficiale di Facebook. Probabilmente il povero ricercatore sottopagato a cui era stato assegnato il compito di rispondere ai quesiti dei lettori, sarà stato messo a sistemare le carte nell’ufficio di qualche professorone. E così persino gli “errori” d’Inglese continuano a campeggiare allegri sulla pagina di benvenuto del servizio. Ma dico io, tra la figuraccia del MIUR qualche mese fa e questo, davvero non ci sono due euro da spendere per migliorare la conoscenza delle lingue dei nostri ricercatori? O almeno di quelli deputati a mentenere le relazioni pubbliche dei loro progetti?

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Facebook non aiuta a trovare un lavoro

Si avvicina il tempo degli esami di maturità, e per coloro che non intendono continuare gli studi iscrivendosi all’università, anche il tempo di iniziare a guardarsi in giro per trovare un lavoro. Così, mentre leggevo quest’articolo sul Corriere, ho pensato a come i cosiddetti social network spesso possano remare contro, quando si tratta di presentare il proprio profilo all’azienda che potrebbe assumerci. Siamo onesti: trovare un lavoro, nell’era di Internet, è un compito completamente diverso rispetto ad una quindicina d’anni fa, quando bisognava fare il pellegrinaggio tra agenzie interinali (ricordo ancora il mio primo colloquio in assoluto alla sede di Adecco del paese in cui abitavo) e centri per l’impiego. Oggi bastano pochi click per accedere a sterminate basi di dati piene di offerte di ogni tipo, per ogni esigenza, ed in ogni possibile angolo del mondo. La facilità di accesso alle informazioni, comunque, con l’avvento degli strumenti sociali, è diventata reciproca, consentendo ai datori di lavoro di “spiare” i candidati e valutarne l’affidabilità e le capacità. Tecnicamente per sempre, come dice il garante. Ecco alcuni consigli per evitare che questi strumenti pregiudichino la nostra corsa al posto fisso. Leggi il resto di Facebook non aiuta a trovare un lavoro

Ma non vi manca nemmeno un po’?

Ogni tanto mi diverto a sfogliare l’archivio di questo blog, per ripescare qualche perla del passato e riproporla ai miei lettori. Ieri sono “inciampato” in questa foto, che avevo preso dal Corriere della Sera nel 2009. Ed ho pensato a quante cose siano cambiate nel Belpaese da quell’incontro tra l’abbronzato ed il Silvione nazionale. Un’epoca è finita, ed una nuova e più incerta è cominciata. E non si ride più come allora…

berlusconi ed obama

Usa anche tu la magica polvere bianca

Forse leggendo il titolo avrai pensato che mi ha dato di volta il cervello, e che in un attacco di demenza precoce, sto promuovendo l’uso di sostanze poco raccomandabili su questo sito. Al contrario di quello che le apparenze potrebbero suggerire, oggi voglio parlarti del bicarbonato di sodio, o baking soda come lo chiamano gli americani. Una sostanza magica e misteriosa, che sin da piccolo ho visto usare nei contesti più disparati, e che ancora oggi m’aiuta, ad esempio, a digerire un pasto particolarmente pesante, insieme ad acqua e limone. Curiosando in rete, ho trovato una lista di modi di usare il bicarbonato in giro per la casa. Se consideri che un chilo costa più o meno un dollaro, questa polvere non solo è magica, ma pure economica. Leggi il resto di Usa anche tu la magica polvere bianca

Le energie rinnovabili hanno fatto cilecca?

Qualche anno fa l’opinione pubblica sembrava stregata dalla moda del momento, le energie rinnovabili. Erano i tempi in cui il petrolio era schizzato oltre i 150 dollari al barile, e varie materie prime adeguavano i prezzi all’andamento del mercato. Un recente articolo di Wired ha fatto il punto della situazione, ripercorrendo la tormentata vicenda di Solyndra, uno dei colossi americani dell’energia pulita che, apparentemente in maniera inspiegabile, è collassato su se stesso nel giro di un paio d’anni. Il modello di business alle spalle sembrava solido: un nuovo modulo fotovoltaico cilindrico, in grado di massimizzare l’assorbimento di energia dal sole nelle condizioni più disparate, grazie all’uso di un nuovo materiale più economico (almeno all’epoca) dei cristalli di silicio comunemente usati in quest’industra. Leggi il resto di Le energie rinnovabili hanno fatto cilecca?

Un computer che non dimenticherò mai

La notizia è circolata in queste ore sui giornali (grazie Trap per avermela segnalata): il fondatore della Commodore International, Jack Tramiel, è passato a miglior vita ad 83 anni. Se ne va un altro piccolo tassello dell’epoca che mi ha visto bambino, dell’epoca in cui iniziavo a muovere i primi passi nel fantastico mondo dell’informatica, quello popolato da Supercar e Tron, dal Tagliaerbe e Spazio 1999. Ricordo ancora come fosse ieri le ore passate con gli amichetti delle elementari a cercare di sconfiggere l’astronave nemica in Scramble, a maltrattere e rattoppare il povero joystick, ed imprecare contro il mangianastri quando un gioco non si caricava a dovere. Bei tempi, bei ricordi. Leggi il resto di Un computer che non dimenticherò mai

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