due chiacchiere

Archivio del mese di ottobre 2012

Tophost, sette anni di pura soddisfazione

Come ogni anno di questi tempi, è arrivato puntuale il momento di rinnovare il contratto d’affitto della mia dimora virtuale in rete. Tophost, l’amministratore del complesso residenziale, mi ha mandato con largo anticipo la nota, e per evitare di ridurmi all’ultimo momento o di dimenticarmene, ho già rinnovato sebbene la scadenza naturale sia a Dicembre. Una simpatica iniziativa associata ai prodotti di questo provider è la possibilità di pagare un euro in più o in meno e di spiegare la propria scelta. Tutti questi commenti finiscono poi sul blog dei loro clienti (non più attivo, ndC), dove in passato mi sono divertito a prendere in giro coloro che adducevano motivazioni assurde tipo “eh, c’è la crisi…” oppure “ma tanto non lo uso mai”. Già proprio come il Porsche Cayenne che tengono in garage, ma per il quale continuano a pagare assicurazione e bollo 😉 Se anche tu hai un contratto in scadenza, ho 4 codici sconto che ti consentono di rinnovarlo al 50% del prezzo di listino. Fatti avanti nei commenti e te ne mando uno: chi prima arriva, prima alloggia.

I nomi inglesi da barzelletta

Ricordo sempre quando da piccolo si scherzava con i miei compagni di classe durante la ricreazione, inventando canzoncine e barzellette che poi diventavano un tormentone per settimane. Uno degli sport più popolari era trovare scioglilingua o nomi di persone divertenti, come i classici Guido La Vespa, Nello Stradone, Dario Lampa o Gustavo La Pasta. A volte ci si avventurava persino nel campo tabù della sessualità, e lascio a te immaginare i nomi ridicoli che ci facevano sbellicare dalle risate per ore. L’altro giorno, chiacchierando con un collega, ho scoperto che anche gli americani hanno un analogo elenco, così ho deciso di condividerlo con te per l’angolo dell’inglese divertente del venerdì pomeriggio. Leggi il resto di I nomi inglesi da barzelletta

Italiano a gesti per stranieri

Forse non tutti sanno che gli italiani nel mondo sono famosi non soltanto per la pizza e per Berlusconi (sulla radio pubblica nazionale americana, ancora adesso, è spesso materia di discussione tra i comici), ma anche per il loro linguaggio dei segni articolato e particolare. Specialmente nei primi tempi in cui mi trovavo qui in America, ricordo che mentre per me era naturale gesticolare durante una discussione, per i miei interlocutori era una cosa curiosa ed evidentemente mai vista. Con il tempo ho imparato a tenere le mie mani sotto controllo, adeguandomi alle usanze locali, ma l’altro giorno ho passato qualche momento piacevole leggendo un post del blog dei Pinguini, scoperto da poco, tramite Dario. Leggi il resto di Italiano a gesti per stranieri

La democrazia americana si vede nei dibattiti

Potete dirmi quello che volete sull’America, tranne che non sia una vera nazione democratica. In cui i due candidati a guidare la nazione più potente del mondo si confrontano in un dibattito aperto, rispondendo alle domande poste direttamente dal pubblico presente in sala. Così mentre in Italia ancora si discute se le primarie siano uno strumento valido per far emergere una figura per ogni coalizione, qui già vediamo le idee dei due poli in azione, contestualizzate nelle cose che interessano ogni cittadino: tasse, servizi, educazione e politica estera. Il rito prevede tre incontri tra Obama e Romney, ed ieri c’è stato il secondo round, vinto secondo molti da un Presidente molto più determinato ed aggressivo, pronto a ribattere e colpire l’avversario nei punti deboli (geniale la frecciatina finale, quando Romney non poteva più rispondere, sulla famosa questione del 47%). Leggi il resto di La democrazia americana si vede nei dibattiti

Cinque frasi che non ti fanno far carriera

L’altro giorno leggevo un articolo che elencava 10 frasi o parole che, dette in un contesto lavorativo, possono dipingerci negativamente e quindi tagliare le gambe ad un possibile avanzamento di carriera. Probabilmente un intervento più adatto alla cultura americana o giapponese, imperniate intorno al lavoro ed alla produttività, ma utile anche a qualche italiano che stia meditando di fare il grande passo. Già, perché per avere successo, spesso non basta essere bravi nel proprio mestiere, e dimostrare di intendersene: il quadro che dipingiamo di noi stessi quotidianamente con il nostro modo di esprimerci, può dare una cattiva impressione a chi può decidere delle nostre sorti lavorative. Mentre leggevo l’elenco, mi sono reso conto di commettere anch’io alcune delle infrazioni citate, ed ho avuto modo di riflettere su come migliorare quest’aspetto della mia comunicazione. Leggi il resto di Cinque frasi che non ti fanno far carriera

Metti una foto accanto ai risultati di Google

Da qualche tempo Google offre la possibilità di personalizzare i risultati di ricerca aggiungendo una piccola foto dell’autore di quel contenuto. Ovviamente non potevo non testare questa nuova funzionalità in prima persona, e così mi sono messo a sperimentare sul mio blog. Un paio di giorni fa ho verificato che la mia “ricetta” ha sortito gli effetti desiderati, ed ho dunque deciso di condividerla con te su queste pagine. I risultati, bisogna premettere, non sono immediati: toccherà attendere che uno dei robot di Google torni ad indicizzare le pagine del sito, quindi non scoraggiarti se, subito dopo aver eseguito fedelmente tutti i passaggi elencati qui sotto, la foto non appare come sperato. L’apertura di un profilo Google+, inoltre, è un requisito fondamentale affinché tutto funzioni a dovere, quindi anche gli allergici alle reti sociali come me dovranno piegarsi alla volontà della Grande G. Leggi il resto di Metti una foto accanto ai risultati di Google

Com’esuli pensieri, nel vespero migrar

Terzo ed ultimo appuntamento con il wine making di casa camu. Abbiamo completato la parte più facile, direi, ovvero travasare il vino dai tini alle damigiane e bottiglioni che lo custodiranno fino a Febbraio dell’anno prossimo, quando finalmente potremo assaggiarlo. Le previsioni sono state abbastanza accurate: scartati i residui in fondo ai grandi recipienti, abbiamo ricavato poco meno di 110 litri di vino dai 400 dollari d’uva acquistata a Settembre, per una media di tre dollari e spiccioli al litro. Il colore ci è sembrato abbastanza incoraggiante: un rosso scuro profumato e corposo che scorreva veloce nei bottiglioni di vetro attraverso il tubo “motorizzato” (ovvero collegato ad una pompa a sua volta attaccata ad un trapano) inventato per l’occasione. A trasporto completato, abbiamo versato un paio di cucchiai d’olio per “sigillare” il prezioso contenuto, come anche suggeritomi da Sanghino. Leggi il resto di Com’esuli pensieri, nel vespero migrar

La frutta fuori stagione da mettere in freezer

L’altro giorno mi sono fermato a chiacchierare con il mio vicino di casa, come faccio più o meno ogni giorno tornando dal lavoro. Meteo permettendo, lo trovo quasi sempre seduto in veranda a sorseggiare una birra e godersi la bella giornata davanti ad un cruciverba o qualche altro passatempo. Vista la fine dell’estate, e conseguentemente della frutta fresca di stagione, ci siamo messi a parlare di metodi per congelare uva, zucchine dell’orto e quant’altro. Invece che spendere soldi in gelati pieni di zuccheri, lui preferisce assaporare acini d’uva (senza semi) congelati con tocchetti di banana. Personalmente, pur avendo visto i frutti di bosco nel banco freezer al supermercato, non avevo mai pensato che il concetto si potesse estendere ad altre verdure. Allora mi sono informato un po’ in rete, ed un nuovo mondo si è aperto ai miei occhi. Se poi la roba congelata è a chilometri zero, ancora meglio. Voglio condividere con te quello che ho scoperto. Leggi il resto di La frutta fuori stagione da mettere in freezer

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