due chiacchiere

Ad un anno dalle elezioni politiche

Quasi quasi stentavo a credere che fosse già passato un anno dalle elezioni politiche italiane. All’epoca ho scritto uno dei post più controversi della storia di questo blog, che mi è costato, stando alle statistiche d’accesso, più di qualche visitatore abituale 😝. In quest’anno, il governo è passato dall’infanzia alla maturità abbastanza velocemente, e mentre a sinistra non si intravede nessuna alternativa valida in grado di catturare il consenso degli elettori, la presidente Meloni ha saputo incarnare quell’ago della bilancia tra le posizioni estreme di Salvini e di alcuni dei loro ministri, e quelle moderate di Forza Italia, adesso alla ricerca di una nuova identità, dopo la scomparsa del suo fondatore. Ancora ricordo con un sorriso l’inondazione di messaggi in rete di coloro che si strappavano i capelli gridando “fascismo!”, premonendo chissà quali scenari apocalittici per il Belpaese. Che ovviamente non si sono neppure lontanamente verificati.

La CNN, il colosso dell’informazione americana che oramai è più politicizzato di Rete4 ai tempi di Emilio Fede, all’epoca titolava “Giorgia Meloni è pronta a diventare, in Italia, la premier più a destra dai tempi di Mussolini”. La chiave di lettura che emergeva dai principali media stranieri, incuriositi dalla crescita di Meloni e dallo scenario della prima leader post fascista al timone del Paese, era di un generale sdegno nei confronti di quella che avevano frettolosamente etichettato come estrema destra del Belpaese. Peccato che in pochi si ricorderanno invece del fiasco megagalattico della sequenza degli ultimi primi ministri britannici (con Liz Truss che durò appena 49 giorni), o degli scivoloni di Scholz durante le sue tante conferenze stampa. Per non parlare degli eventi che hanno messo a ferro e fuoco la Francia di Macron, per le pensioni prima, ed il razzismo dopo. E la lista potrebbe continuare.

Nel frattempo, a guardare i risultati di Piazza Affari, a perdere sono stati gli investitori che hanno snobbato il listino milanese, che ha guadagnato il 33% dal 26 settembre 2022, quando Giorgia Meloni e la sua coalizione di centrodestra hanno vinto le elezioni politiche. La Borsa di Milano ha fatto meglio di tutti nel mondo. Certo, sono d’accordo che non sia tutto rose e fiori: decisioni come quella di vietare la commercializzazione di carni sintetiche in Italia, mi hanno lasciato un po’ perplesso, perché creano un divario con le altre nazioni che invece potranno accelerare in avanti ed incoraggiare la ricerca in questi settori. Lo stesso potrei dire per il discorso sul taglio (o sterilizzazione) accise sulla benzina, una promessa fatta durante la campagna elettorale che ad oggi non si è materializzata.

La premier accanto alla bandiera italiana

Se invece mi venite a parlare dei migranti, non dimentichiamo che analoghe tragedie nel Mediterraneo centrale le abbiamo avute con governi di qualsiasi colore. Premesso che contare i morti non è certo una cosa che andrebbe mai fatta, e che  ridurre ad un numerino su un grafico le vite spezzate di coloro che sono dovuti scappare dal proprio Paese d’origine è certamente disdicevole, i dati ci dicono che rispetto al 2017, la situazione è migliorata. Io continuo a sostenere la mia tesi secondo cui dovremmo tutti seguire l’esempio della Cina, ed andare in queste nazioni a costruire infrastrutture e portare lavoro investendo nello sviluppo commerciale, anziché rubare le loro risorse come Francia ed Inghilterra hanno fatto per molto tempo. Perché alla fine, se questi disperati scappano, è perché noi occidentali abbiamo distrutto le loro economie per favorire i nostri portafogli.

Ed a proposito di economia e tessuto sociale, con questo governo si è raggiunto un picco dell’occupazione. Secondo l’Istat, a Giugno 2023 i dipendenti con un contratto a tempo indeterminato in Italia erano 15 milioni e 563 mila, il numero più alto mai raggiunto dal 2004, ossia da quando sono disponibili le serie storiche mensili. Insomma, rispetto agli scenari distopici che veniva dipinti da tanti subito dopo le elezioni, direi che l’Italia invece si trova oggi in una buona posizione, un po’ meno snobbata e bistrattata dall’Europa dei bulli tedeschi e francesi, che con la loro puzzetta sotto il naso hanno preteso di comandare il resto del gruppo. Il governo Meloni, votato soprattutto dai giovani, rappresenta ancora una speranza che nessun’altra coalizione politica italiana sembra riuscire ad incarnare (vogliamo parlare della Schlektein, o come cacchio si scrive, e della sua armocromista?). Non posso che augurarmi che si continui così per il resto della legislatura.

Buon lavoro, Presidente.

Commenti

  1. Luci ed ombre sul governo Meloni, certo far meglio del centro sinistra e del governo tutti dentro meno 1 (la Meloni) non era impossibile. Dove li aspetto è al secondo è sui sieri definiti ancora da qualche irriducibile vaccini per il Covid 19 e magari anche sul restituire dignità e denaro a chi è stato sospeso dal lavoro ingiustamente e senza neanche un assegno alimentare che per legge ai docenti per esempio è dovuto.

    Risposte al commento di DANIELE VERZETTI ROCKPOETA ®

    1. ha scritto:

      Daniele, sono d’accordo. E sebbene abbia mantenuto il post sugli aspetti positivi, sono pienamente cosciente del fatto che non è tutto oro quello che luccica. Ho avuto modo di criticare il loro operato in vari modi, ed le recenti sparate di Salvini sugli extra profitti e sul tema controverso dei condoni, non mi mettono certamente allegria. Volevo più che altro mettere l’accento sulle profezie (ovviamente) non diventate realtà dei catastrofisti dell’ultima ora, che si stracciarono le vesti e strapparono i capelli, non appena fu chiaro che Fratelli d’Italia era diventato il primo partito del Belpaese.

      E sono d’accordo sul fatto che durante il primo anno si campa “di rendita” del governo precedente (e Draghi, santo subito, ha fatto il possibile pur con una maggioranza variopinta come quella che lo sosteneva). Vedremo come andrà la manovra, e tireremo le somme del loro operato fra 365 giorni. Con la promessa che saprò essere critico, se critiche saranno necessarie. Come ho detto più volte, io non voto la bandiera, voto le idee convincenti ed i risultati.

  2. Trap
    ha scritto:

    Mamma mia! Era dai tempi di Emilio Fede che non facevi una disanima così particolareggiata 🙂 Sono sicuro che quello che ora è in cielo sarebbe fiero di te!

    Risposte al commento di Trap

    1. ha scritto:

      Che Dio l’abbia in gloria!

  3. ha scritto:

    Bah, più che Meloni a preoccuparmi è la gente che la circonda, e ancor di più chi sembra volerla sorpassare a destra, ma ora come ora sono convinto che le tendenze globali in atto siano tali che nessuno, di nessun colore politico, possa più farci granché

    Risposte al commento di Mondo in Frantumk

    1. ha scritto:

      Anche qui, come dicevo sopra a Daniele, sono perfettamente d’accordo. Le manie di protagonismo di Salvini continuano a preoccuparmi, specialmente con Tajani che non aiuta molto a bilanciare le cose contenendo l’esuberanza del leader del Carroccio. Ma sono certo che Giorgia saprà tener testa a Matteo, come ha dimostrato di saper fare in quest’anno appena trascorso.

      Che poi lo scenario internazionale sia più che deprimente a prescindere dal colore politico, è una questione che ho già trattato in altri post. Sono convinto dell’ineluttabile sgretolamento dell’impero occidentale-americano. Sarà da vedere se attraverseremo un nuovo medioevo prima che la Cina prenda il sopravvento, o se la transizione sarà immediata.

    2. Trap
      ha scritto:

      Se può consolarti, ricordi quando Renzi aveva il suo bel 44% ottenuto alle Europee, aveva suscitato molta invidia tra i suoi alleati? Il nemico spesso si trova in casa…

      Risposte al commento di Trap

      1. ha scritto:

        Come darti torto. Proprio il nemico in casa è stata la maledizione di tantissimi governi italiani caduti troppo presto. Come dimenticare il mio viaggio in treno nel Dicembre 1994 tornando in Sicilia dalla Toscana su quelle cuccette economiche, attaccato alla radio cercando di capire se il governo Berlusconi stesse cadendo o no…

  4. ha scritto:

    Tumblr. Ma di altri esempi negativi possiamo citarne diversi, se vuoi. Non abbiamo (ancora) introdotto la foto del duce in aula, ma non c’è molto di cui stare allegri.

    Risposte al commento di kOoLiNuS

    1. ha scritto:

      Come dicevo a Daniele, lo so, non è un governo perfetto. La lista di cose da fare è lunga, e la coperta lasciata dietro dai Pentastellati è molto più corta di quello che si pensava 😉 Vediamo come andrà il secondo tagliando l’anno prossimo…

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