due chiacchiere

Ho chiuso il mio profile LinkedIn

Che io sia sempre stato un po’ allergico ai social non è una novità. Sin dagli albori di questi mezzi di comunicazione, non ho mai usato i miei account su quelle piattaforme in maniera attiva. L’unico che continuavo ad usare sporadicamente era LinkedIn, per tenermi in contatto con vecchi colleghi, e sapere cosa si facesse di bello nei posti in cui avevo lavorato in passato. Però ultimamente m’ero stufato dei continui post “Congratulati con tizio e caio per aver cominciato un nuovo lavoro nell’azienda super figa mega giga”. Mi sono reso conto che, a parte ricevere offerte di lavoro da recruiter senza scrupoli, la piattaforma aveva smesso di avere un valore tangibile per i miei interessi, ed era diventata più che altro una perdita di tempo, un ennesimo feed intestinale digerito in fretta e senza nessun coinvolgimento. Così ho deciso di staccare la spina. Secondo te, questo social ha ancora un valore?

Commenti

  1. Trap
    ha scritto:

    A me piaceva molto Google+, purtroppo ammazzato da mamma Google.
    Il resto dei social vedo che con il tempo si riempiono di contenuti tossici e passa la voglia di visitarli

    Risposte al commento di Trap

    1. ha scritto:

      Si infatti, ho notato lo stesso trend. La negatività è un tratto comune a tutti i social. Non che di questi tempi ci sia da stare molto allegri, ma queste piattaforme finiscono per amplificare ed estremizzare ogni posizione, rendendola di fatto intollerante del pensiero altrui.

  2. Aldo
    ha scritto:

    I social possono risultare “stretti” per chi gestisce un blog, perché sul blog sei libero di parlare di ciò che desideri. Nei social, invece, sei circondato da persone, sia conoscenti che sconosciuti, che potrebbero offendersi o reagire male se scrivi qualcosa che non va loro a genio. Di conseguenza, tendi a scrivere sempre meno fino a ridurre la tua presenza solo alle notifiche che ricevi. Nel mio caso, utilizzo i social solo per condividere i contenuti che pubblico.

    Twitter mi piaceva molto, ma ormai da tempo (e non per colpa di Musk) è diventato pieno di account falsi, bot e gruppetti vari che ti massacrano alla minima cosa. Per questo motivo ho trasformato il mio profilo personale in un “mirror” del mio sito.

    Risposte al commento di Aldo

    1. ha scritto:

      Si, ho provato anch’io per un certo periodo ad usare i social come cassa di risonanza del blog, ma non mi piaceva il fatto che la conversazione si frammentasse in mille rivoli. La gente finiva per commentare su quelle piattaforme, piuttosto che sul blog… però è sicuramente un modo per sfruttarli senza essere invischiati nella negatività che trasuda da ogni… bit.

      Risposte al commento di camu

      1. Aldo
        ha scritto:

        Chissà se torneranno di moda i blog. Da quando Twitter ha cambiato proprietario si è parlato di Mastodon, che in pratica è un mini Twitter autogestito con regole ben definite.

        Si sta, quindi, iniziando a capire che mettere tutto il mondo in un contenitore crea guerre ideologiche ed è bello avere qualcosa che puoi gestirti da solo. Cose come Mastodon accolgono tutti quelli che la pensano più o meno allo stesso modo, ma anche così ci saranno sempre discussioni che porteranno al ban.

        Ci vorrebbe un sito che raccoglie tutti i blog personali, e un plugin che segnala gli ultimi post dei blog che hai deciso di seguire e quelli dei nuovi “iscritti”. In questo modo c’è sia indipendenza totale che socialità.

        Risposte al commento di Aldo
        1. ha scritto:

          Una volta ricordo avevamo BlogBabel che faceva esattamente questo lavoro che descrivi nella tua ultima frase. Però immagino sia difficile monetizzare un progetto del genere, dato che finisce solo per essere un intermediario tra produttori e consumatori, dove al massimo puoi infilare qualche banner pubblicitario. Ed infatti BlogBabel poi è scomparso proprio per mancanza di quattrini… a parte la testa calda che lo gestiva 🙂

  3. ha scritto:

    Su LinkedIn passo ancora del tempo, se non altro per restare al passo con nuove opportunità di lavoro… ma come dici è pieno di gente senza scrupoli pronta a offrirti lavori-bidone.

    Ogni tanto però nascono anche dei bei rapporti di stima reciproca, quindi per ora resto.

    Risposte al commento di Mondo in Frantumi

    1. ha scritto:

      Si, che LinkedIn possa essere utile non lo metto in dubbio. Semplicemente non è più adatto alle mie esigenze di questa fase della mia esperienza professionale 🙂

  4. ha scritto:

    La domanda secondo me andrebbe modificata così “i social in generale hanno ancora senso?” Se mai ne avessero prima. Io ho chiuso Twitter/X, Instagram e Facebook e vivo sereno, tra poco toccherà a LinkedIn, che grazie a te ho ricordato aver lì a non fare nulla se non occupare inutile spazio!

    Risposte al commento di Piero_TM_R

    1. ha scritto:

      Hai ragione, siamo arrivati ad un punto in cui i social sono soltanto casse di risonanza che sputano rumore di fondo per la maggior parte, senza nessuna reale utilità sociale, se non incattivire la gente giorno dopo giorno.

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