due chiacchiere

Scopri le differenze

Mentre tutti siamo giustamente impegnati a guardare le olimpiadi (niente male le partite di pallamano, uno sport che conoscevo solo di nome), Trap mi segnala una notizia che meriterebbe il meme di Vince MacMahon, il tizio che gestisce il wrestling americano: Giorgia Meloni in visita in Cina. Un fatto che, come avrai intuito, unisce due cose che mi appassionano particolarmente, in questi ultimi anni. Così, mentre guardavo qualche video dell’accoglienza riservata ad una carica istituzionale dall’amministrazione asiatica, mi è tornato in mente il tipo di accoglienza che invece gli americani, ed in particolare il Nonno d’America, hanno dato alla nostra presidente del consiglio qualche mese fa. Lo so, come dicono in inglese, non c’è motivo di colpire un cavallo già morto, però siamo davvero sicuri che con Harris o Trump, il Paese a stelle e strisce sarà ancora un partner affidabile?

Il presidente americano Biden bacia sulla testa la presidente Meloni

Intanto in Cina, la premier è stata accolta dal picchetto d’onore dell’esercito di liberazione del popolo e dall’esecuzione degli inni nazionali.

Dopo il bilaterale, i due primi ministri apriranno il settimo business forum Italia-Cina. Poi sarà la volta del bilaterale con il presidente cinese Xi Jinping. L’obiettivo è quello di rilanciare i rapporti tra i due Paesi, dopo l’uscita dell’Italia dall’accordo sulla Via della Seta.

Che l’iniziativa della Nuova Via della Seta sia d’importanza strategica per il nostro Paese non c’è dubbio. Il governo ha sbagliato, a mio parere, ad annullare l’accordo all’epoca siglato da Conte (a dimostrazione del fatto che io non mi faccio problemi a criticare la coalizione per cui ho votato), ma sono convinto che l’abbiano fatto sotto la pressione degli Stati Uniti e dell’Europa, sempre più preoccupati dell’avanzamento cinese. Fa sorridere che la Germania, ad esempio, sia contro la Belt and Road Initiative (il nome inglese di questo programma), però poi vogliono fermare i dazi imposti sulle aziende cinesi per ridare fiato al loro mercato automobilistico in declino. Sarei felice di vedere un’Italia più indipendente dalle ingerenze americane e tedesche, una nazione pronta a salire sul treno del futuro, anziché rimanere attaccata al carretto del passato.

Commenti

  1. Katrina Uragano ha scritto:

    Di questo video mi è piaciuto solo il nostro inno 😀
    Quanto sono antipatica 😉

    Risposte al commento di Katrina Uragano

    1. camu ha scritto:

      Eh lo so, parlare di politica sul blog è un terreno minato nel quale ho deciso di impelagarmi. Comunque, questo non vuol dire che il confronto debba necessariamente diventare “di parte”, perché alla fine quello che conta è rispettare il fatto che il mondo è bello perché è vario 🙂 Quindi no, non sei antipatica, anzi, mi fa piacere che comunque tu abbia deciso di lasciare un commento 😀

Lascia un commento

Torna in cima alla pagina