Da quando avevo letto il romanzo di Shakespeare alle superiori, mi è sempre rimasta la curiosità di visitare il luogo dove si consumò la tragedia dei due amanti osteggiati dalle rispettive famiglie. Forse il tempo, forse la voglia di ritenere reali i personaggi, m’avevano fatto dimenticare che sia Giulietta che Romeo non sono mai esistiti veramente, cosa che ho (ri)scoperto proprio sotto il balcone della casa dei Capuleti. E io che pensavo che il racconto prendesse spunto da una storia vera. Mi sono chiesto allora perché masse sterminate di curiosi, visitatori e ragazzini continuano questo pellegrinaggio lasciando bigliettini che nessuno leggerà mai, o toccando le tette (perché mai?) della statua di un’inesistente fanciulla.
Una visita piacevole in giro per il centro
Nella mia recente visita in quel di Verona, città che ospita i monumenti a questi due eterni innamorati, ho avuto comunque modo di apprezzare molte altre bellezze della zona: la (finta) tomba di Giulietta, originariamente un abbeveratoio per cavalli poi trasformato in reliquario per puri scopi commerciali; l’arena di Verona, sotto la quale stavano allestendo un palco per uno spettacolo; le vie del centro, con negozi di moda, gelaterie e tanta bella gente; l’area verde vicino all’Adige all’interno della quale ho persino schiacciato un pisolino. L’unica cosa che non ho capito: perché in molte zone c’è divieto di parcheggio dalle 14 alle 15.30?
Commenti
Bella Verona, vero? :-*
Placidasignora, si ci è molto piaciuta. A dire il vero la visita è durata poche ore: giusto una deviazione in autostrada prima di tornare a casa. Ma dato che ci sono sempre passato tornando ad esempio dal Trentino dove vivono alcuni amici, ora la curiosità di visitare il balcone di Giulietta ha avuto la meglio e così… Peccato che la stessa idea, quel giorno, l’hanno avuta altre migliaia di persone! Per fortuna a parte la ressa in quelle viuzze in centro, il resto era calmo e tranquillo. Credo non mi dispiacerebbe viverci…
Effettivamente il balcone di Giulietta sembra essere una delle maggiori attrazioni di Verona, ma secondo me non ha troppo senso questo e l'”usanza” di toccare le tette della statua ne ha ancora meno. Se non mi ricordo male il famoso balcone è stato da non molto ripulito dalle numerose scritte dei soliti irrispettosi.
Comunque Verona è piaciuta molto anche a me (e non potrei dire diversamente visto che il mio ragazzo è originario di quella zona 😉 )
Vi racconto anche un aneddoto… A forza di toccare la tetta destra della statua di Giulietta, questa risulta ora molto più chiara rispetto all’altra.. nasce così una battuta per la rima ottenuta con un paese in provincia di Verona, cioè Villafranca dove si trova anche il nostro aeroporto: Giulietta da Villafranca, con ‘na teta mora e ‘na bianca!