Tempo fa avevo dato il via ad un’interessante discussione sul fatto che noi siamo principalmente il nostro cervello. Vedo con piacere che gente di sicuro più influente ed autorevole di me pensa la stessa cosa: Rita Levi-Montalcini per i suoi 100 anni sembra aver detto:
Ho perso un po’ la vista, molto l’udito. Alle conferenze non vedo le proiezioni e non sento bene. Ma penso più adesso di quando avevo vent’anni. Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente.
Commenti
si si, lo ha detto =)
avevo letto l’articolo sul primo numero di wired italiano =)
bellissima intervista =)
Ei tu, non vale utilizzare frasi di una centenaria e usarle per il tuo tornaconto personale ghghghhg!
Risposte al commento di Redemption
@redemption: ma io veramente… 😛
Beh è una bella frase ad effetto, ma non penso ne stesse parlando in termini scientifici… 😉
Ciao,
Emanuele
God save Rita!!!
Un amico di Cagliari che andava avanti nell’età (tuttora giovanile) si definì “quasi un puro spirito”.
Questo era riferito ai piaceri della tavola e probabilmente agli ardori romantici, ma aveva raggiunto un equilibrio psicofisico invidiabile.
Dopo ultimato lo sviluppo cerebrale non generiamo più neuroni, ma solo sinapsi (non più materia grigia ma solo idee ed esperienza), anzi i neuroni si perdono senza rimedio.
Però… il pediatra – che ha molti meno neuroni del bambino – cognitivamente è superiore a lui.
Il lobo frontale della donna pesa un minimo (anzi un minimissimo) meno di quella dell’uomo, ma questo non influisce sulla misura delle capacità cognitive, considerato che utilizziamo il chip al 10% delle sue possibilità e – soprattutto – che il bagaglio cognitivo (in quantità e più che altro qualità) a fare la differenza.
Penso che la Montalcini intendesse questo.
Si Camu, ma guarda che razza di cervello ti sei andato a prendere come esempio!
Un cervello a “5 stelle” può fare questo e altro, peccato sia un’eccezione e non la regola. Vogliamo pensare a tutte le “cariatididi” che ci governano?
E sono pure più giovani! 😉
Ho un profondissimo rispetto per questa donna…
A giudicare dalle vostre risposte “variegate” mi viene da dire che… il mondo è bello perché è vario eheh.
Secondo me è la donna più colta e intelligente che io possa pensare, per fortuna che non è solo l’erba cattiva a non morire mai!
Le auguro di vivere altri cent’anni!!
Se ci fossero un po’ più persone come lei il mondo sarebbe profondamente diverso.