In queste ultime settimane, leggendo in giro per la blogosfera, ho notato che in tanti si sono schierati “contro” la rinascita di Blogbabel, il cuginetto italiano di Technorati. Sono in tanti a dire che… a loro le classifiche non interessano, e scrivono solo per il piacere di scrivere e bla bla bla. Personalmente non è che io ne sia molto convinto: quale altro motivo ci sarebbe, se non una nascosta voglia di socialità (e quindi di collocazione all’interno di una classifica sociale), nel pubblicare un diario pubblico. Se davvero le classifiche non ti interessano, scrivi un diario privato, magari in un documento di Word sul tuo computer, e non pubblicarlo in rete. Io, per lo meno, pur dicendo che non mi straccio le vesti per queste cose, confesso di darci un’occhiatina ogni tanto (altrimenti non avrei gli antipixel a fondo pagina).
Diatribe a parte, qui vorrei fare però i complimenti agli sviluppatori per il grande lavoro svolto: chi dice che BlogBabel è solo un giocattolino per le classifiche, non ha capito proprio niente. O per lo meno non si è preso la briga di andare a guardare cosa offre il “nuovo” servizio messo in linea in questi giorni. Perché in una sola pagina è possibile sapere tutto quello che conta di un blog. Per esempio, di me sanno che tra i miei siti preferito ho Tophost e A List Apart, oppure che seguo con piacere il blog della Mutanda di Miranda.
Cosa si può volere di più dalla vita, a parte un Lucano (o un tucano, come diceva il mio amico amante di specie tropicali). Adesso quando qualcuno mi chiederà di aggiungerlo al mio blogroll, potrò in poco tempo capire se il suo blog tratta argomenti simili, oppure se è tifoso del Milan o della Juventus. La rete, in fondo, è uno strumento sociale: ben vengano quindi questi biglietti da visita affidabili, magari ce ne fossero di simili nella realtà!