Non voglio fare paragoni con gli autori che si sono incontrati a Roma negli scorsi giorni per il PiuBlog, o con il più nutrito stuolo di “digitatori folli” che hanno dato vita al BarCamp di Torino. Però a guardare i partner che sponsorizzano l’evento francese LeWeb 3, in corso da ieri a Parigi, viene da chiedersi perché noi italiani dobbiamo sempre rimanere indietro. La domanda diventa poi quasi obbligatoria quando, sbirciando la lista degli interventi, non si riesce a trovare una società oppure un ente italiano chiamato a prendere parte al dibattito. L’Europa corre, e noi stiamo sempre alla finestra a guardare.
Al momento le mie non pingui risorse economiche, non mi consentono di prendere parte al convegno francese, anche se mi sarebbe piaciuto andare a sentire dal vivo cosa si dice di bello. E conoscere dalla voce dei diretti interessati, quale sarà il futuro delle applicazioni che utilizzano la rete come mezzo di diffusione: telefonia, pubblicità, informazione, formazione e via dicendo. Tutta l’Europa ha ripreso a muoversi nella direzione di investire sui nuovi mezzi di scambio culturale e di modernizzazione.
Se segui queste pagine da un po’, saprai che non ho mai fatto prendere una piega politica ai miei interventi, e non voglio certo iniziare adesso. In fondo, anche se pecco un po’ di qualunquismo, visto quello che succede, non vale la pena essere di destra o di sinistra: la delusione è, per dirla in politichese, bipartisan. Rimane comunque un dato di fatto: l’economia è in ripresa, sia al di qua che al di là dell’oceano, e la rete ne risente positivamente, ricevendo nuova fiducia e nuovi impulsi creativi. Queste fucine di idee che sono i convegni, vanno acciuffati al volo e sfruttati per far fermentare, nel sottobosco degli incontri di corridoio, le innovazioni di domani.
Commenti
A proposito di Blog… il comune di Pergine Valsugana ha appena attivato un suo blog (anche se un po’ acerbo)… spero che non rimanga l’unico!
Io credo che prima o poi dovremmo organizzare noi qualcosa a Pisa…ci prendiamo la briga, lanciamo il tema, cerchiamo gli sponsor istituzionali e tecnici….e via!
Mi sembra una buona idea, Matteo. Anche se non è facile se non hai gli “agganci” giusti… io pensavo effettivamente di promuovere un barcamp cittadino, come i blasonati di Milano, Torino e Roma. Ma non basta pensarlo per renderlo concreto, sob.
Secondo me dovremmo provare con qualcosa di universitario, misto umanisti/informatici…
Beh, c’è il corso di laurea in Informatica Umanistica… loro sicuramente potrebbero essere degli ottimi fruitori di servizi come questo.