due chiacchiere

Postazione di lavoro, versione 2.0

Un paio di mesi fa avevo pubblicato una foto della mia nuova postazione di lavoro. Come dicevo l’altro giorno parlando della ripresa della diretta dalla finestra di casa, il mio cervello non riesce a stare fermo un minuto, e l’omino talebano seduto sulla mia spalla, ora che non può più scocciarmi con il blog (che sembra aver raggiunto un equilibrio estetico in grado di accontentare i suoi gusti minimalisti), ha esteso il suo dominio ad altri ambiti. Forse in un’altra vita sarei potuto essere un architetto o un decoratore d’interni, perché ho scoperto, anche per la necessaria ottimizzazione dello spazio ridotto in cui vivo adesso, che mi piace organizzare le cose in modo armonioso. Con un tocco di sano MacGyver-ismo, per hackerare (mamma mia, che brutti gli inglesismi) gli oggetti e renderli più funzionali alle mie esigenze.

Tutto questo per dire che l’altro giorno sono andato al negozio di bricolage per comprare un pezzo di legno per costruire un ripiano porta tastiera da installare sotto la scrivania. Ho riutilizzato le guide di quella vecchia, ma essendo di un colore diverso, ho cambiato il ripiano per intonarsi al nuovo stile bianco minimalista. E così dopo un po’ di “taglia e cuci”, sfruttando i tanti attrezzi che ho comprato negli anni per fare vari lavoretti in giro per casa, ecco il risultato finale.

Scrivania con il ripiano per la tastiera

Visto che a volte accompagno la figlia a fare fisioterapia, e quindi finisco per lavorare dalla sala d’attesa del centro dove andiamo, volevo una soluzione che evitasse di dover staccare e riattaccare centomila fili dal portatile ogni volta che volevo portarlo con me. Cerca che ti ricerca, ho scoperto che la porta USB-C di cui è munito il mio fedele compagno d’avventure, può essere usata per collegare una docking station, alla quale a sua volta sono collegate tutte le periferiche: i due monitor, mouse e tastiera, cuffie, e persino l’alimentatore della corrente. Così ora mi basta staccare un solo filo per essere… mobile 🙂 Sotto la scrivania, ho cercato di organizzare i millemila fili ed aggeggi nel miglior modo possibile:

I fili sotto la scrivania

Ecco cosa sono alcuni degli oggetti che vedi nella foto:

  1. Ventolina per raffreddare la docking station (numero 3) e gli alimentatori dei monitor (numero 4)
  2. Hub USB a cui sono collegati la ventolina di cui sopra, le cuffie, la webcam e la base che raffredda il portatile
  3. La docking station a cui sono collegati i due cavi HDMI per i monitor, l’alimentatore del portatile, l’hub USB, il cavo ethernet che arriva direttamente dal router, mouse e tastiera
  4. Gli alimentatori dei monitor sono esterni, rendendo i monitor stessi ultrasottili e leggerissimi

C’è voluto tanto nastro adesivo, ma alla fine ce l’ho fatta 😅. Speriamo che ora l’omino talebano mi lasci in pace per un po’.

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Commenti

  1. Trap ha scritto:

    L’omino talebano ti direbbe: ma prenditi una di quelle gabbiette portacavi 😛

    Risposte al commento di Trap

    1. camu ha scritto:

      Interessante, non ne conoscevamo l’esistenza. Dopo tutto il lavoro con il nastro adesivo, l’omino talebano farà bene ad accontentarsi così. Tanto, come dice il proverbio, occhio non vede, cuore non duole hehe. E poi l’ho già accontentato sulla diretta dalla casa 😛

      Risposte al commento di camu

      1. Trap ha scritto:

        Solo ora vedo che hai messo il tempo e la temperatura 😁 bellissimo, complimenti! Vedo che fa fresco lì, a quanto metri di altezza siete?

        Risposte al commento di Trap
        1. camu ha scritto:

          Eh, altrimenti l’omino col cavolo che mi lasciava in pace. Ho appena controllato, siamo a circa 140 metri sul livello del mare. Ma è una zona rurale circondata da campagne e colline, quindi il poco “cemento” immagino contribuisca a rinfrescare un po’ l’aria. Comunque le cose stanno per cambiare, per la prossima settimana si prevedono temperature da bollino rosso 🥵

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