due chiacchiere

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Un sottodominio per le immagini

Uno dei “trucchi” suggeriti dai programmi che ottimizzano i siti web, tipo Google Page Speed o i Webmaster Tools, è quello di far caricare le immagini e gli altri elementi statici da un sottodominio separato. I browser, infatti, sono impostati per aprire solo un certo numero di connessioni parallele verso il server, in modo da non sovraccaricarlo. Spesso questo limite è basso, con la conseguenza che gli elementi vengono di fatto caricati in sequenza, uno dopo l’altro, senza sfruttare il possibile  “parallelismo” del server. Allora gli ottimizzatori suggeriscono di definire un sottodominio tipo immagini.duechiacchiere.it, al quale tutti gli elementi grafici faranno riferimento. Analogo si può fare per javascript e fogli di stile, volendo. Tophost, il provider che mi ospita, consente di fare questa cosa, e dunque ne ho approfittato al volo. Leggi il resto di Un sottodominio per le immagini

Li vuoi 50 euro per adwords?

Rinnovando il mio dominio, Tophost mi ha regalato un buono da 50 euro per attivare una campagna promozionale su Google AdWords. Siccome io all’epoca ne avevo già usufruito, ho deciso di regalarlo ai lettori di questo blog. Ho cercato tra le condizioni d’uso, e non credo che questo sia vietato dal regolamento. Nel caso dovessero sorgere controversie, non mi ritengo responsabile per perdite economiche o danni di qualsiasi genere, questo è chiaro. In fondo, a caval donato non si guarda in bocca. Comunque, ti ricordo che se hai già un account AdWords attivo, non potrai utilizzarlo, essendo questa promozione riservata a chi apre un nuovo account su questo servizio pubblicitario. Lo darò secondo la classica regola del “first come, first served”, ovvero al primo che lascia un commento qui sotto. Se questo risultasse irraggiungibile, passerò al secondo e così via. Allora, cosa aspetti?

Il provider che paga i suoi utenti

Quanti provider che offrono un’eccellente servizio di hosting e pagano i propri clienti conosci? Io uno solo: Tophost. Che a circa un anno dalla mia iscrizione al loro programma di affiliazione, m’ha pagato 20 euro per i 4 nuovi clienti che gli ho portato. Stamattina ho trovato questo piacevole messaggio nella mia casella email:

Ciao camu,
ti informiamo che abbiamo disposto il pagamento per i ricavi che hai generato. Puoi controllare il tutto direttamente nella tua area personale di amministrazione del conto. Ti ringraziamo per la partecipazione concreta che stai dando al programma di affiliazione Tophost.

Io sono loro cliente da oramai sei anni, e devo dire che in tutto questo tempo non ho mai avuto grossi problemi, anzi il supporto s’è sempre dimostrato trasparente, rapido e cordiale. In un paio d’occasioni m’hanno persino installato sui loro server alcune nuove funzionalità che avevo chiesto. Prova a chiedere ad Aruba di fare una cosa del genere, e poi mi dici. Intanto ora gli mando una mail per rinnovare il mio dominio per due anni, con quei 20 euro. Che dire, grazie d’esistere, Tophost!

Sulu, alzi gli scudi

La vita trascorreva tranquilla su due chiacchiere, fino a pochi giorni fa. Poi deve essere successo qualcosa che ha fatto arrabbiare i soliti spammer invidiosi, che nel giro di 2 settimane mi hanno sparato un attacco veramente pesante, come mai l’avevo subìto in 4 anni di onorato servizio: 1070 commenti di spam in un solo giorno (vedi grafico di Akismet qui sotto). Ora mi spiego come mai l’accesso al pannello di controllo di WordPress era lento: questi gran farabutti hanno fatto scattare il QoS di Tophost, che faceva semplicemente il suo dovere limitandomi la banda concessa. Allora ho subito telefonato a Scotty e Sulu ed ho fatto alzare gli scudi, tramite il file htaccess. Se noti difficoltà d’accesso, mandami un messaggio privato 😉

Il NIC ed il ventunesimo secolo

Per gli addetti ai lavori è una vera rivoluzione: finalmente in Italia, come nel resto del mondo civilizzato, si potranno registrare i domini “punto it” senza farraginose procedure risalenti al neolitico dell’informatica 🙂 Già, perché fino ad ieri bisognava mandare un fax, aspettare con pazienza ed altre lungaggini burocratiche, ogni qualvolta si voleva acquistare un nome a dominio italiano. Apprendo con piacere da Tophost che non è più così, e per festeggiare gli amministratori del condominio virtuale in cui risiedo, offrono prezzi scontati su tutta la gamma.

Oggi 28 settembre 2009 siamo ad una svolta storica nella registrazione dei nomi a dominio italiani. Dalle ore 11.00 sarà possibile registrare, modificare o cancellare un dominio .IT in tempo reale, senza dover inviare alcuna documentazione cartacea al Registro. Ti aspettiamo perché come provider abilitati festeggiamo l’evento con la registrazione in promo a 4,99 Euro.

Accessi indesiderati di sabato

Comunicazione di servizio. Al simpaticone che ieri ha fatto qualcosa come 600 accessi da un singolo IP verso una singola pagina del mio blog (la versione “mobile”), collegandosi dalle vicinanze di Marsala, vorrei dire che se vuole mostrare interesse verso questo sito, non serve concentrarsi su una sola pagina. Al momento ce ne sono altre 1200 da leggere e commentare 🙂 Invece al simpaticone che, sfruttando chissà quale falla del sistema (Tophost? WordPress? non è dato sapere) era riuscito ad infilare un codice Javascript malevolo nel tema (grazie Cristiano per la pronta segnalazione), vorrei dire che d’estate, con questo caldo, è meglio sfogare i propri bollenti spiriti al mare, o in montagna. Non rinchiusi in una stanzetta a fare queste monellerie 😉

Analizzare la velocità delle pagine

Qualche giorno fa quel tentatore di Emanuele ha scritto un interessante articolo sull’ottimizzazione del codice di una pagina web. Ne è nata una breve e stimolante discussione da cui ho imparato che esiste un aggeggio chiamato Google Page Speed, da installare come estensione di Firefox. In breve questo strumento, data una pagina, la analizza e suggerisce come migliorarne la velocità di caricamento: spostando il javascript all’interno, abilitando il mod_expires sul server (Tophost ce l’ha, ed il tuo provider?), e via dicendo. Il test sul mio sito non è andato poi così male, molti dei punti esaminati passavano i rigidi controlli di questo diabolico marchingegno targato Google. Ho adottato il suggerimento di allungare la “scadenza” dei contenuti statici (fogli di stile, immagini, javascript), quello di riorganizzare l’ordine di caricamento dei vari pezzi, ed altri. Ma quando mi ha suggerito di comprare un altro dominio dove tenere tutta la roba statica “senza cookie”, ho declinato gentilmente 😉 Lo spiritello talebano che mi accompagna è contento ugualmente.

Quando il gioco si fa duro

Sono mesi che ho in mente di scrivere un articolo che abbia il titolo che leggi qui sopra. Non ho idea di quale debba essere il contenuto, ma ogni tanto sento una vocina che mi detta proprio queste parole. Sto diventando matto anche io come il Dottor Casa? Eppure non ho mai preso il Vicodin, quindi non può essere. Beh, a vedere bene un argomento su questo tema ce l’avrei: le statistiche d’accesso. Tophost, il provider che ospita queste pagine, sembra non essere più sotto attacco da parte dei manigoldi che hanno orchestrato il bombardamento contro il povero server, me lo conferma anche Google Webmaster Tools, alla voce “tempi di caricamento” delle pagine. Ed il numero di visitatori è tornato a salire, segno che quella era una delle cause del crollo di cui parlavo qualche giorno fa. Poi sono anche passate le feste, e la gente è tornata ai soliti ritmi “navigativi” quotidiani. Infine l’indicizzazione dei nuovi permalink sta finalmente prendendo il ritmo giusto. Insomma, questo blog è abbastanza… die hard.

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