due chiacchiere

Positivo e negativo in ufficio

Sono arrivato quasi alla fine del libro che sto leggendo in questi giorni: il metodo antistronzi. L’opera affronta da vari punti di vista il tema del “bullismo” al lavoro, del mobbing perpetrato da gente senza scrupoli, e dei risvolti economici e sociali di questa piaga. I capitoli più interessanti sono proprio quelli finali: quali tecniche mettere in campo per difendersi dagli attacchi dello “stronzo” di turno. Ti riporto un passaggio che ritengo particolarmente illuminante in tal senso. Personalmente, senza aver studiato queste cose, già le mettevo in atto nella mia lotta quotidiana in ufficio. Adesso però ne ho maggior consapevolezza.

Come dimostrano sia gli studi di Seligmarche che l’esperienza di Ruth, vedere sotto una luce diversa e più positiva un episodio potenzialmente umiliante può aiutare a conservare la salute fisica e mentale. Tuttavia, specialmente quando si è vittima di abusi per lunghi periodi, un ottimismo incondizionato può essere controproducente per il morale e per l’autostima. La convinzione incrollabile che un bastardo incallito possa trasformarsi in una brava persona è la ricetta ideale per ricevere una delusione dopo l’altra.
Se vi aspettate che un bel giorno tutti gli stronzi vengano improvvisamente a scusarsi con voi, a implorare il vostro perdono o anche solo a trattarvi con rispetto, preparatevi a un bel bagno di delusioni e frustrazioni. Gli psicologi che studiano le emozioni sostengono che la felicità rispecchia la differenza tra quello che ci si aspetta e ciò che si ottiene nella vita: se ci si aspetta continuamente che accadano cose positive ma poi questo non succede o addirittura le cose vanno nella direzione opposta, si è destinati a essere sempre infelici.
Il trucco, come abbiamo visto nel caso di Ruth, è non aspettarsi mai che un bastardo cambi atteggiamento. Tenete basse le aspettative, ma continuate a sperare che tutto andrà per il meglio una volta passata la tempesta. In questo modo non correte il rischio di rimanere sorpresi o sconvolti di fronte alla inesorabile meschinità dei vostri colleghi. E, nel caso di un inaspettato momento di gentilezza, potete sempre godervi la bella sorpresa senza restare delusi quando ritornano alle antiche usanze.

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