due chiacchiere

Sono tornato a… scrutare gli elettori

Volevo intitolare questo post “Presidente per un giorno”, ma poi ho pensato che mi avresti preso per un gradasso, così ho optato per qualcosa di meno pomposo. Come forse ricorderai, da anni sono iscritto alle liste degli scrutatori del mio comune, e vista la cronica penuria di gente che vuole alzarsi alle 4 del mattino per essere al seggio alle 5 ed aprire agli elettori alle 6, per poi rifare tutto al contrario alle 20, mi chiamano puntualmente. Anche in virtù del fatto che da quando hanno introdotto le nuove tecnologie digitali (tablet al posto dei libri cartacei per trovare gli elettori), cercano sempre qualcuno che mastichi un goccetto di tecnologia, per non impappinarsi al primo contrattempo. L’anno scorso non ero potuto andare grazie al Covid, e quest’anno a Giugno ho saltato la tornata delle primarie per conservare qualche giorno di ferie extra per il nostro viaggio in Italia. Quindi era da parecchio che non vedevo i miei colleghi di seggio, ed è stato piacevole scambiare due chiacchiere, specialmente considerando che non si sono presentati molti elettori nell’arco della giornata (circa 100 persone).

Questo capita quando vi sono votazioni non contestate, come le chiamano qui. Non ricordo di aver mai visto una cosa del genere in Italia, ma nel Paese a stelle e strisce capita, per il consiglio comunale o per quello scolastico, che vi sia un solo candidato. Che comunque deve sottoporsi alla giostra del voto, pur sapendo di avere già in mano la vittoria. Quindi la gente, che già ha poca voglia di andare a votare, non ha neppure l’incentivo di esercitare il proprio diritto per qualcosa che è già praticamente stabilito. Spesso si presentano gli anziani, che vedono in questo rito un motivo per uscire di casa e scambiare due parole, rompendo la monotonia delle loro giornate passate a guardare la tv o fare le faccende di casa.

Si, ma in tutto questo, si chiederanno i miei piccoli lettori, che c’entra il titolo che avrei voluto usare? Beh, come forse avrai intuito a questo punto, in Comune mi hanno chiesto di essere il presidente di seggio, vista la mia esperienza quasi decennale con le varie procedure e casi particolari che possono accadere durante la giornata. Ora, essere il presidente non è nulla di speciale: a parte dover firmare un paio di scartoffie extra, anche in questo ruolo si è in trincea ad aiutare i poveri elettori che non sanno cosa fare quando gli dai il pezzo di carta per attivare la macchina su cui esprimeranno il loro voto. Non ricordo se sia lo stesso in Italia, o se il presidente lì è uno che non si sporca le mani con schede elettorali e registri vari.

 

Commenti

  1. Trap
    ha scritto:

    Anche qui, ad esempio, ci può essere un solo candidato sindaco di un comune. Vige però la regola che sia votato almeno dal 50% + 1 degli aventi diritto, altrimenti si va a commissariamento.

    Il presidente di seggio qui è una responsabilità elevata (ovviamente prendono anche ben di più): è il responsabile principale se scoprono che i conti dei voti sono sbagliati, oltre ad altre cose.

    Risposte al commento di Trap

    1. ha scritto:

      Ecco, non sapevo che fosse possibile anche in Italia. Qui però non c’è soglia minima, quindi anche se ricevi un voto (il tuo), vieni eletto, che è una cosa secondo me un po’ scema. Ma questa è la democrazia americana 🙂 Sull’essere presidente di seggio in Italia, mi pare anche che ci sono requisiti abbastanza stringenti per poterlo essere: avere una laurea, aver compiuto una certa età, ecc. Andrò a vedere se mi sbaglio…

  2. Trap
    ha scritto:

    E per quanto riguarda i permessi per seggio elettorale, ci sono novità nel tuo paese?

    Risposte al commento di Trap

    1. ha scritto:

      Macché, qui bisogna prendersi una giornata di ferie. In Italia no?

      Risposte al commento di camu

      1. Trap
        ha scritto:

        In Italia si vota di domenica. Si ha diritto al riposo (pagato) il lunedì, senza decurtazione delle ferie. Il bello è che se il lunedì c’è lo spoglio, il diritto vale il martedì. Se sei un fortunato presidente di seggio come il mio dove ci sono circa 600 votanti, la pratica finisce dopo qualche oretta… Fai i tuoi conti.

        Risposte al commento di Trap
        1. camu
          ha scritto:

          Quindi non si vota più anche di Lunedì? Mi ricordo male che ai miei tempi passavo dal seggio prima di andare in ufficio il lunedì?

        2. Trap
          ha scritto:

          Qualche volta si, quindi lo scrutinio avviene di martedì e il riposo di mercoledì… Mica male 😅 ti saresti divertito anche tu

        3. ha scritto:

          Che bellezza! Qui essendo tutto digitale, non c’è lo scrutinio, ci pensano in provincia soltanto in caso di contestazioni. Quindi a me ad esempio è toccato portare in comune tutte le scartoffie ed il contenitore dove la macchina per votare conserva la traccia cartacea di ogni voto, sigillato prima di lasciare il seggio, con testimoni ecc. Si, in Italia credo mi divertirei un sacco ad essere scrutatore.

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