I pedofili mi fanno venire il voltastomaco. Davvero non riesco a concepire il piacere che provano questi mostri a perpetrare le loro perversioni. Come me sembra pensarla buona parte della popolazione brasiliana, fino a vedere “scandalo” dove però non sembra esserci. Leggevo qualche giorno fa sul Corriere di un tizio che sta avendo guai con la legge sudamericana per una denuncia fatta da alcuni abitanti del luogo, secondo cui il presunto colpevole stava molestando la figlia. Non è facile farsi un’opinione dalle poche righe dell’articolo, ma ho l’impressione che in questo caso si sia colpito un innocente mentre i veri mostri continuano a girare indisturbati. E così mi è venuto in mente un servizio delle Iene del 2007, in cui Luigi Pelazza (protagonista di molti casi che hanno a che fare con la sessualità) andava a caccia di un presunto pedofilo.
Per la serie, in Italia ci vogliono le Iene di Italia1 ed il proprietario di un sito per escort, per incastrare uno di questi maniaci. Spesso si tende a giudicare alcune persone per il settore lavorativo in cui decidono di operare: ci sono da sempre lavori di serie A e serie B. Ricordo quand’ero piccolo, tutti mi scherzavano… ehm, no quella è un’altra storia. Dicevo, quand’ero alle elementari, il papà di un mio compagno di classe era netturbino (ovvero operatore ecologico, o altri appellativi “politicamente corretti” che non mi vengono in mente). Quasi tutti lo prendevano in giro, gli facevano scherzi stupidi, o lo snobbavano. Ricordo come fosse ieri, un giorno io mi sedetti accanto a lui, e ingenuamente gli chiesi come mai lo trattassero così, e lui “perché mio padre è uno spazzino” rispose. La mia reazione immediata, giuro, fu “e allora?” visto che lui era il ragazzo più mansueto che avessi mai conosciuto.
Con mia delusione, ho scoperto che anche nel “mondo dei grandi” (sia in Italia che in America) c’è la discriminazione. Qui ancora per motivi razziali (beh sono passati solo centocinquanta anni dalle guerre contro la schiavitù, bisogna capirlo) ed in Italia per motivi di sesso e religione (vedi signora con il burkini in piscina, o ministra con pochi veli al mare). E così nel Paese dei finti perbenisti, se parlo del gestore di Torino Erotica (in epoche remote l’avremmo chiamato in un altro modo), qualcuno penserà subito:
- che sono uscito fuori di testa
- che voglio far alzare le visite del mio blog (o qualcos’altro ai maschietti)
- che sto traviando i miei giovani lettori
Eppure questo tizio ha aiutato le Iene a smascherare un presunto pedofilo. E poi diciamola tutta: se pretendiamo di esportare la democrazia nei Paesi “incivili” che ancora fanno vestire le donne con il burqa, perché poi ipocritamente ci indigniamo se una donna sceglie di fare il mestiere più antico del mondo? Per me vale l’idea che la tua libertà finisce dove nuoce alla mia, per il resto tutto è concesso. Se donne o uomini consenzienti si offrono come accompagnatrici o accompagnatori in cambio di soldi, io ho il massimo rispetto per la loro scelta (ma non per questo la condivido, sia chiaro). Molti Stati europei tendono a tutelare piuttosto che reprimere, a rispettare piuttosto che emarginare, ma in Italia no.
Il mix esplosivo sono proprio emarginazione e repressione da un lato, e tette e culi ovunque (televisione, manifesti, giornali, siti) dall’altro. Non si può pretendere che un uomo sano di mente superi indenne decenni di lavaggio del cervello tramite tutti questi canali di comunicazione, dove la donna viene mostrata come oggetto, più che come pari con cui interloquire. E così mi riconduco al punto da dove sono partito: i mostri. Già, questi esseri immondi alla fine li crea la società, e certo etichettare le persone che lavorano nel mondo del sesso a pagamento, non aiuta. Questo però ancora sembra non capirlo nessuno.
Commenti
Ti giuro mi sto sentendo male.
Il servizio lo avevo visto illo tempore, ma rivederlo, è comunque disgustoso. L’ho dovuto interrompere prima dell’incontro con il pedofilo.
In ogni caso sono solo parzialmente d’accordo con te.
Da un lato è vero che questa ipersessualizzazione spinta all’estremo (che oltrettutto spesso strizza immondamente l’occhio anche a queste perversioni, basta vedere l’uso che si fa dei bambini nelle pubblicità) se unita ad una illogica – soprattutto ove associata alla prima tendenza – repressione sessuale porti direttamente alla recrudescenza di devianze proprio in tale campo; dall’altro però, questa odiosa perversione è iscritta nella storia dell’uomo. Da cosa derivi non so e non voglio immaginarlo. è una parte del mondo con il quale ammetto di aver proprio paura di confrontarmi.
Quanto alla questione del valore di chi gestisce o favorisce incontri, ad alto livello, o la prostituzione, a livello più basso,o, ancora, il mondo del porno in vesti manageriali, sono un po’ più cauta di te.
Non credo che queste persone siano da crocifiggere, per carità, credo che possa esserci una parte, o perfino molto di, buona in loro. Ma in ogni caso penso siano soggetti che utilizzano a loro favore una “debolezza”, una forma maniacale, un come lo vogliamo chiare di lapso, altrui.
Baci
Non avevo visto il servizio allora e dal momento che sono inufficio in un momento di pausa, non lo vedro’ ora. Sinceramente condivido la tua idea di rispettare la scelta di donne e uomini di fare il lavoro piu vecchio del mondo.
Un aspetto, per personale esperienza di volontariato, e’ pero’ da ricordare: quante donne sono straniere, immigrate illegali fatte arrivare con il sogno di fare la modella e poi finiscono schiave, si’ schiave dei loro aguzzini.
@SuperEgoVsME: wow, complimenti per l’analisi dettagliata che hai dato del problema 🙂 Sul fatto che questa perversione sia “iscritta” nella storia dell’uomo sono parzialmente d’accordo: è vero che la Natura ha programmato l’uomo (come maschio intendo) per procreare e riprodursi, dotandolo di quest’istinto sessuale che non si ferma davanti a nulla (molto bello un articolo sul mensile Discovery che analizza la chimica che è dietro a questi istinti). Ma allo stesso tempo la civiltà che tanto ci vantiamo di voler esportare in Medioriente con bombe a grappolo e guerre varie, dovrebbe insegnarci ad adottare un comportamento diverso. Il sesso “estorto” con la forza non potrà essere mai appagante quanto un rapporto che si basa su una complicità ed intimità tra gli interessati. Penso che questo sia il male alla base di tutti questi pervertiti: la società ci sta abituando ad avere tutto e subito, non a guadagnarci col sudore della fronte ogni briciola di pane come facevano i nostri nonni. E questo si applica anche al sesso e tutto ciò che ne deriva. Ma rischio di andare fuori tema, quindi mi fermo qui.
@emanuele: sono OVVIAMENTE d’accordo con te, ma allora spiegami come mai in Svizzera, dove la prostituzione è tutelata dalla legge, non c’è questa cosa delle schiave? Ed in Germania? Stessa cosa… la storia c’insegna che il proibizionismo (vedi alcolici negli Stati Uniti) non fa altro che aumentare la richiesta di quel bene o servizio. La legalizzazione e tutela dei lavoratori nel settore, invece, è una garanzia per tutti, specialmente in un settore delicato come quello del sesso (vedi malattie da un lato, e tassazione dall’altro).
Caro Camu, la sintesi per me è tutto!
😉
Grazie mille per aver condiviso questo argomento.
Ci fa molto piacere qualcuno apprezzi il nostro lavoro.
La pedofilia è una cosa veramente da condannare, non è assolutamente possibile chiudere un occhio.
Sulla vita dei bambini non si può giocare, non si può scherzare.
Sono indigniata, nel leggere che un padre molesti la propria figlia.proporrei la pena di morte senza pensarci …piuttosto che giudicare in maniera negativa siti di escort dove pur pagando ti regalano momenti di assoluto piacere e in tutto ciò non c’è nulla di male .