Tormentone estivo

Non ho ben capito a cosa sono stato “invitato” da Estroversa, che in un suo articolo elenca cinque cose tipicamente estive. Sarà che non seguo generalmente questa moda di invitarsi a vicenda, perché ritengo vero ciò che qualcuno disse qualche anno fa: non fare agli altri quello che non vuoi che gli altri facciano a te. Più che altro per via della canicola estiva, che toglie la voglia anche di leggere il proprio aggregatore di articoli: ce ne sono già circa 350 che aspettano di essere letti, ed ogni volta il numero aumenta senza che io possa frenare questa esplosione esponenziale di informazioni.

Un po’ di risposte

Giusto per non fare lo scontroso, e per ricambiare la gentilezza di chi mi ha invitato, risponderò alle domande al meglio che posso.

1. Vacanze al mare, in montagna o altro? Generalmente al mare. Sin da piccolo sono stato cresciuto a scogli e onde, e ho sempre notato un evidente effetto benefico dell’esposizione solare sul mio umore (e poi dicono che gli studi di blasonate università non servono). Pensa, l’altro giorno avevo mal di testa, sono andato un pomeriggio al mare e… tac, sparito tutto.
2. Cosa apprezzi di più delle vacanze? Mah, probabilmente la possibilità di gestire il mio tempo in maniera migliore: il lavoro costringe a ritmi ben precisi, che possono essere piacevolmente sballati durante le ferie.
3. Se ci vai, dove vai quest’anno e in che periodo? Diciamo che la scelta è obbligata: in Calabria per presenziare al matrimonio di due nostri cari amici. Poi risaliremo un po’ lo Stivale alla scoperta delle bellezze nostrane.
4. Quale vacanza sogni? Una che ho già fatto due anni fa di questi tempi: due settimane in un’isoletta sperduta della Grecia (Santorini, per l’esattezza) a crogiolarsi al sole, passeggiare la sera carezzati dalla brezza del mare e mangiare pesce in quantità industriali spendendo solo 10 euro a persona.