due chiacchiere

Archivio del mese di aprile 2008

Il molo del pescatore

Per chi è innamorato del mare come me, in tutte le sue declinazioni, San Francisco offre infinite possibilità di saziare la propria sete di salsedine. Uno dei posti più caratteristici è sicuramente il Molo del Pescatore (che se detto all’inglese, Fisherman’s Wharf, fa molto più effetto), in cui l’odore dei granchi giganti bolliti si mescola con il suono dei gabbiani appollaiati sulle barche, e quello di un trombettista di strada che allieta i passanti con qualche nota di jazz. A pochi passi le bancarelle vendono di tutto, dalle macchine fotografiche digitali a prezzi stracciati, alle magliette, fino al tipico pane scavato e riempito di polpa di granchio. Un posto unico al mondo, il Wharf.

l'insegna al centro della piazza, con il nome della zona

Pago, e me ne vanto

Il provider che ospita questo sito, Tophost, ha lanciato da qualche tempo una “bizzarra” iniziativa. A fronte di un prezzo di listino di circa 9 euro annui per il loro servizio base, al momento del rinnovo si può decidere di pagare da due euro in meno a due euro in più, motivando la propria scelta. Ovviamente i soliti furbastri italici pagano per la maggior parte 2 euro in meno. In fondo se si può risparmiare perché non approfittarne, rispondono in molti. Personalmente invece ho deciso di pagare due euro in più: non sono stupido (almeno spero) ma cerco di essere meno miope di tanti altri. Il costume italico, infatti, tende a sfruttare una risorsa fino all’osso, per poi piangere lacrime di coccodrillo quando questa non è più disponibile. Io invece ho voluto incoraggiare, con il mio piccolo contributo, le persone che stanno dietro a Tophost, affinché continuino con la stessa serietà di sempre. Leggi il resto di Pago, e me ne vanto

Un buco nella posta di Google

Accidenti come passa in fretta il tempo. Sono già praticamente due mesi che ho tradotto la seconda parte di un interessante articolo, il cui autore è stato vittima di una truffa grazie ad un problema di Google. Riassunto delle puntate precedenti: David un bel giorno, mentre è in vacanza, si accorge che il suo sito (che gli serve da vetrina per il suo lavoro di grafico) è stato sostituito da un altro. Forse avrà dimenticato di rinnovarlo, pensa ingenuamente. Finché non scopre che tutto era stato premeditato fin nei minimi particolari. Ora il punto è: come fare a riappropriarsi di ciò che in teoria dovrebbe essere ancora suo? Leggi il resto di Un buco nella posta di Google

Reperibilità, chi era mai costei

C’era una volta, in una agenzia di web design, una ragazza triste, di nome Reperibilità. Era una ragazza di gran cuore, seria ed affidabile, sempre pronta ad aiutare le persone:

  • a trovare i siti che cercavano
  • a trovare i contenuti all’interno di dato sito
  • a riscoprire il valore di quei preziosi contenuti

Reperibilità usava, senza badare al risparmio, il suo grande talento per pianificare, scrivere e gestire il codice, al fine di creare siti web che potessero connettere la domanda e l’offerta di informazioni. Sebbene Reperibilità avesse una grande famiglia intorno, si sentiva sempre molto sola, quasi come una piccola orfana: le sue sorellastre ed i suoi fratellastri finivano sempre per assumere la parte del leone, nell’attirare l’attenzione della gente dell’agenzia. Leggi il resto di Reperibilità, chi era mai costei

Le mie polpette al ristorante

Non ci posso ancora credere, qualche giorno fa ho ricevuto un messaggio da un cuoco di una piccola trattoria canadese. Mi diceva di aver trovato la ricetta delle polpette di patate, e che se gliela avessi tradotta in inglese, sarebbe stato ben contento di aggiungerla all’offerta del suo locale. Detto fatto, anche grazie alla possibilità di questo blog di servire gli articoli in entrambe le lingue (quando disponibile), mi sono messo al lavoro. Lui molto contento mi ha riscritto, dicendomi che presto le avrebbe provate e che mi faceva sapere come erano venute. Chi poteva mai immaginare che questa semplice ricetta di mia nonna, riscuotesse un successo addirittura internazionale? Ti voglio bene, nonna.

Attraversare il cancello d’oro

Continuo con la rassegna fotografica che riassume il breve viaggio a San Francisco di qualche settimana fa. Una delle cose che non puoi assolutamente mancare di visitare, è il Golden Gate: non certo uno dei ponti più imponenti realizzati dall’ingegno umano, ma sicuramente uno dei più conosciuti ed affascinanti. A due passi dall’isola di Alcatraz, famoso penitenziario di massima sicurezza degli anni Cinquanta, la vista che si può ammirare stando sull’altra sponda è veramente unica: il ponte in primo piano e la città come sfondo. Nota pratica: prepara otto dollari per attraversare questo prodigio della tecnica.

il ponte d'oro

Gli arancini di Montalbano

Ho preso una piacevole abitudine in questi giorni, e spero di mantenerla anche per il futuro: usare il mio palmare per leggere (o ascoltare) libri, podcast, interviste. Ho tempo a disposizione, la mattina, quindi perché non sfruttarlo per acculturarmi un pochino, mi sono detto. La rete è una fonte inesauribile, per questo genere di cose: esistono tonnellate di siti dove scaricare gratuitamente i grandi classici, o le ultime novità, letti da personaggi famosi o conduttori della radio. Imperdibile, ad esempio, è Montalbano letto da Camilleri: la sua pronuncia del siciliano, quella voce rauca, le pause di riflessione… tutto è mescolato ad arte per ottenere il più alto livello di soddisfazione. Ho appena finito di leggere Gli arancini di Montalbano, e mi è piaciuto moltissimo. Leggi il resto di Gli arancini di Montalbano

Ricorrenze e ricorrenti

Mi diverto a guardare, di tanto in tanto, il telegiornale italiano di Rai1, che qui viene trasmesso in forma “ridotta” per coloro che non hanno il pacchetto completo della televisione via cavo. Oggi facevano vedere i soliti battibecchi che precedono le feste comandate: il 25 aprile ed il primo maggio. La destra accusa Veltroni di voler strumentalizzare, la sinistra accusa Berlusconi per aver invitato un “famigerato” fascista a casa sua o chissà dove. Mi vengono in mente solo due parole: che schifo. Un’occasione per rinsaldare il tessuto sociale italiano, diventa terreno per divisioni ed insulti. Il confronto con gli Stati Uniti mi viene servito, mi spiace, su un piatto d’argento: qui chi parla male del 4 Luglio rischia di finire in galera. Leggi il resto di Ricorrenze e ricorrenti

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