due chiacchiere

Archivio del mese di novembre 2012

Mcmxc a.d., ritorno alle origini

Da qualche settimana ho riscoperto il mio vecchio account su Last.fm, il servizio gratuito di radio online che all’epoca della tesi usavo come sottofondo musicale per concentrarmi meglio durante le intense sessioni di scrittura. Stamattina sull’autobus riflettevo sulla quasi totale assenza (o sulla mia inettitudine a reperire) su iTunes di podcast musicali che valga la pena ascoltare. Così mi sono chiesto se fosse possibile avere a portata di mano sul proprio dispositivo mobile le stazioni radio di Last.fm. E mentre scandagliavo la rete in cerca di soluzioni, sono inciampato (gli americani direbbero stumbled upon) in una vecchia canzone di Robert Miles, con la quale all’epoca ho consumato intere cassette con il mio Walkman 🙂 Già, perché forse non lo sai, ma dietro il ragazzo quieto e tranquillo con il mento appoggiato sui gomiti, si nasconde un grande fan della musica unz unz, del programma pomeridiano di Albertino su Radio Deejay (chissà se lo fanno ancora), degli Enigma e di Enya. Leggi il resto di Mcmxc a.d., ritorno alle origini

8034 chilometri di differenza

Spero Dario non me ne voglia se copio pari pari il titolo di un suo recente post. In cui mette a confronto due sistemi scolastici, due filosofie di pensiero, due culture: quella di Caivano, piccola comunità a 14 chilometri da Napoli, e quella di Kenosha, ridente paesino ad un centinaio di chilometri da Chicago. Una lunga ed articolata riflessione che m’ha ricordato un commento che Giglio ha lasciato qualche giorno fa su queste pagine, in risposta ad una mia riflessione sulla legislazione italiana che regola il diritto di cittadinanza nel Belpaese. Non metto in dubbio che in Italia “la situazione non sarà rosea, ma neanche così disastrata” come la descrivevo io, e che esistono tante realtà diverse, ognuna con i propri lati positivi e negativi.

Ma quelli che la stampa racconta, sebbene siano da considerare casi estremi, sono comunque tristemente veri, e non degni di un Paese che si vanta di essere una delle potenze più importanti del mondo. D’accordo, anche qui escono storie di sparatorie di studenti, ma poi leggo questi racconti da un’America che la stampa invece non racconta mai, e mi rendo conto di quanto siano lunghi 8034 chilometri.

Mi piace questo Windows 8

Usufruendo del gentile omaggio a tutti i dipendenti dell’università dove lavoro, ho scaricato la scorsa settimana la mia copia di Windows 8 per aggiornare il computer di casa, spinto più che altro dalla curiosità di provare in prima persona il nuovo sistema operativo di casa Redmond, più che per necessità di trovare qualcosa di migliore. Già, perché in realtà con Seven mi trovo benissimo: mai avuto un problema di crash o di instabilità o ancora di compatibilità (anche se a dire il vero, nel mio caso, molta interazione oramai avviene online, e sul computer sono installati quei pochissimi programmi indispensabili al mio lavoro).

Il cambio di interfaccia, stando a quello che avevo letto in giro, è stato molto criticato dagli utenti, ma senza un consenso unanime di cosa non piaccia del nuovo approccio. Certo, all’inizio la nuova interazione concettuale può spiazzare anche gli utilizzatori più scafati, ma con un po’ di pazienza basta qualche ora per prendere confidenza con le nuove barre contestuali, con il “nuovo” tasto destro e con la schermata di benvenuto. Leggi il resto di Mi piace questo Windows 8

I rimedi casalinghi contro il raffreddore

Come ogni anno, la stagione autunnale porta con se un pieno di regali per non farci mai annoiare. Dal Super Uragano Sandy al comune raffreddore, direi che qui non ci facciamo mancare proprio nulla. E se c’è poco da fare contro la spropositata violenza della natura, almeno possiamo consolarci rispolverando i rimedi della nonna per curare un bruciore di gola, un naso gocciolante ed altri effetti collaterali degli ospiti indesiderati del nostro corpo. La mia collega indiana mi ha suggerito un rimedio quantomai popolare nel loro Paese: si prende una radice di zenzero fresca e la si spreme quanto più possibile, con uno di quegli aggeggi per spremere o tritare l’aglio. Poi si mischiano le gocce ricavate a mezzo cucchiaio di miele e s’ingurgita il composto la sera prima di andare a dormire. Loro potenziano il mix con cardamomo ed altre spezie, oppure fanno una specie di te scuro da bere caldo, come nella migliore tradizione indiana, ma dubito che certi sapori forti siano proponibili in Italia 🙂 E tu hai qualche rimedio da suggerire per liberarsi di muco e pesantezza di testa dovuti al raffreddore?

Fettuccine con crema ai broccoli

Sono quasi due mesi che non scrivo una nuova ricetta, pur avendone un bel mucchietto da proporti, grazie ai recenti esperimenti della moglie in cucina. L’altra sera avevamo un po’ di broccoli in frigo, che di solito usiamo come contorno al fianco di una bistecchina o di una cotoletta di pollo. Avendo voglia di pasta, abbiamo cambiato il menù al volo, inventandoci una salsina niente male, semplice da preparare, sfiziosa alternativa al classico piatto di pastasciutta (o pasta sciuè sciuè, come dice la moglie). Anche perché a me i broccoli son sempre piaciuti, anche se una volta m’hanno mandato all’ospedale, da piccolo. Te la ripropongo, facendoti notare che se associata ad una pasta senza glutine, la ricetta può andare bene per gli stomaci che non digeriscono questa proteina. Leggi il resto di Fettuccine con crema ai broccoli

Un microchip da impiantare a tutti gli americani

Ieri pomeriggio ho ricevuto una mail da un mio amico intitolata “E tu te lo farai mettere?”, residuo di una catena di Sant’Antonio circolata in rete un paio d’anni fa, frutto della campagna di disinformazione che certe correnti politiche avevano messo in campo contro la riforma sanitaria di Obama. Il titolo, che i malpensanti potrebbero interpretare nel modo sbagliato, fa riferimento ad una notizia secondo cui uno dei decreti attuativi della riforma conterrebbe l’obbligo per tutti gli americani di farsi installare un microchip sottocutaneo d’identificazione. Giusto per fare un po’ di sana informazione obiettiva, e chiarire come stanno veramente le cose, ho pensato di condividere con te quello che ho scoperto in rete dopo una veloce ricerca.  Leggi il resto di Un microchip da impiantare a tutti gli americani

Una vittoria agrodolce

Così pare che l’abbronzato sarà al timone della barca a stelle e strisce per altri 4 anni. Ieri sera sono andato a letto presto, era stata una giornataccia al lavoro, e non vedevo l’ora di hit the sack, come dicono gli americani. Verso le tre del mattino mi sono svegliato per svuotare la vescica ed ho buttato un’occhiata all’iPhone sul tavolo della cucina per sapere se c’erano novità. Era fatta: 303 grandi elettori per Obama, un centinaio in meno per Romney. Nel mio piccolo avevo contribuito anch’io, qualche ora prima, recandomi al seggio. Penso non dimenticherò mai l’emozione della prima volta, la fila verso la cabina, lo schermo con i pulsanti da pigiare (già, qui è tutto elettronico) accanto ai nomi dei candidati, la gentile e paziente vecchietta che spulciava il librone con tutti i nomi degli aventi diritto per quel seggio (una scuola proprio come si vede nei telefilm). Leggi il resto di Una vittoria agrodolce

WordPress ed accessibilità, prova sul campo

Quando si parla di accessibilità di un sito web, generalmente si fa riferimento al lato visibile al pubblico, affrontando quindi il problema dal punto di vista dell’utente finale, del consumatore a cui quel contenuto è destinato. Ma prima di apparire sui migliori schermi per computer, quella pagina è stata prodotta da qualcuno e da qualcosa dietro le quinte, un sistema per la gestione dei contenuti ed un redattore. Che come utente finale del CMS ha diritto ad avere a sua volta a disposizione un’interfaccia usabile, semplice da comprendere ed accessibile, mentre come redattore ha bisogno di strumenti che agevolino la produzione di contenuti accessibili, senza dover leggersi ed imparare a memoria l’intero manuale delle WCAG. Seguendo queste considerazioni, sono andato a vedere come si comporta WordPress in tal senso, dato che molte fonti lo identificano come il sistema di gestione al momento più popolare in assoluto: si dice che 1 sito su 6 nel mondo è basato su questa piattaforma, e che la migrazione da Joomla! si fa sempre più evidente. Leggi il resto di WordPress ed accessibilità, prova sul campo

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