due chiacchiere

Archivio del mese di marzo 2013

Buona pasqua con l’uccelletto

Circa 6 anni fa pubblicai questo articolo per fare gli auguri di una serena Pasqua ai miei lettori in maniera divertente ed insolita. Con una poesia recitata da Andrea Bocelli durante una puntata di Viva Radio Due con Baldini e Fiorello (trasmissione radiofonica che mi svegliava la mattina, quand’ero in Italia). Oggi ho deciso di riproporlo a beneficio dei lettori che hanno cominciato a seguire questo piccolo spazio in epoche più recenti. Intanto noi ci prepariamo ad andare al supermercato per comprare tutti gli ingredienti del pranzo luculliano in programma per Domenica. Che sarà a base di focaccie ripiene all’agnello, pastiera napoletana e leccornie varie 😉 Leggi il resto di Buona pasqua con l’uccelletto

Qualcuno mi spiega la legge elettorale?

L’incarico a Bersani è ancora caldo di assegnazione, e già i giornali parlano di cosa succederà quando il capo del Partito Democratico salirà al Quirinale per annunciare al Presidente della Repubblica che non ha una maggioranza per formare un governo stabile. Qualcuno dice che si ripeterà un’esperienza come quella del governo Ciampi, qualcosa in grado di reggere circa un altro anno, giusto il tempo di fare la riforma elettorale e mantenere gli accordi con l’Europa. E qui le domande mi sorgono spontanee: ma cos’ha esattamente che non va, questa legge elettorale? E quale sarebbe la soluzione? Così ho deciso di rivolgermi ai miei lettori sempre informati ed attenti a tutto, per chiedere lumi. Immagina di star parlando con un vero ignorante in materia, e di voler spiegare con parole semplici ed analogie i meccanismi che si mettono in moto dopo che la scheda finisce nell’urna. In realtà per la seconda domanda, con il suocero abbiamo già risposto: basta istituire il premio di maggioranza anche al Senato, no?

Ritocchi primaverili al tema mobile

Sebbene la mia frequenza di pubblicazione stia calando nel tempo, ciò non vuol dire che sto abbandonando questo piccolo appartamento virtuale nella rete al suo destino. Al contrario, dietro le quinte i lavori non finiscono mai, e se anche il visitatore occasionale non se ne accorge, i lettori più attenti hanno già notato qualche cambiamento. Chi accede a questo sito da un dispositivo mobile di ultima generazione, si sarà accorto che la barra di navigazione in cima alla pagina è ora fissa e non scompare più quando il lettore scorre la pagina. In questo modo la funzionalità di ricerca e l’accesso alle varie stanze è possibile in qualsiasi momento, senza dover tornare in cima. La vista delle stanze, una volta attivata, segue anch’essa lo scorrimento (in alto) della pagina, così da non spiazzare l’utente. Altre minuscole limature hanno riguardato la dimensione del font, le spaziature tra i paragrafi e cose del genere. Il prossimo passo? Il riconoscimento di gesti di swipe del dito a destra e sinistra, per andare all’articolo precedente o successivo in maniera più intuitiva 🙂 Stay tuned!

Meglio Drupal o WordPress?

Qualche settimana fa mi è stato chiesto di tradire il mio partner, ed io a malincuore ho deciso di accettare la sfida. No, non sto parlando di sunshine ovviamente, ma del sistema di gestione dei contenuti con cui sono sposato da più di otto anni oramai, WordPress. Un amico mi ha proposto di aiutarlo a sviluppare un progetto in Drupal, una piattaforma nata nel lontano 2001 e che da allora non ha mai conosciuto una grande popolarità, al contrario del gioiello di casa Automattic. Da tempo immemore si dice che il problema principale di questo sistema è la curva di apprendimento: mentre con WordPress (o persino con Joomla!) basta qualche giorno per familiarizzare con l’interfaccia, la goccia con gli occhiali (il logo di Drupal) richiede un livello di conoscenze più elevato già in partenza, e la scalinata per giungere in cima è ben più lunga e faticosa. Leggi il resto di Meglio Drupal o WordPress?

Morto un reader, se ne fa un altro

Il gioco nel titolo è fin troppo facile, visti gli eventi di questi giorni (mi perdoni il buon Papa Emerito, che è ancora vivo e vegeto) e l’annuncio di Google di abbassare la saracinesca su uno dei suoi prodotti, Reader, che da anni usavo per tenermi aggiornato su quello che i miei colleghi blogger scrivevano sui rispettivi siti. Ennesimo segnale e dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, che la blogosfera internazionale ha imboccato oramai la via del declino ineluttabile. Perché se il gigante di Mountan View ha rilevato uno scarso utilizzo del servizio tanto da volerlo chiudere, significa che la gente è tutta sui social network, e il feed è rimpiazzato dalle app sui telefonini intelligenti che ci tengono aggiornati sullo stato e sui tweet dei nostri amici e beniamini. Però questo non vuol dire che i dinosauri come me, che ancora fanno pesante affidamento su questa tecnologia del passato, hanno le ore contate. Leggi il resto di Morto un reader, se ne fa un altro

No, ditemi che è tutto uno scherzo

Premetto subito che questo non vuole essere un post politico, e che il Movimento 5 Stelle mi sta simpatico, se non altro perché ha saputo incanalare la rabbia popolare in un contesto più pacifico e democratico (mentre in Spagna, Grecia e Portogallo la gente è scesa per le strade spaccando tutto e non risolvendo nulla). Ma quando ho visto il video in cui Paolo Bernini, neoeletto venticinquenne onorevole alla Camera dei Deputati, afferma che qui in America stanno già mettendo i microchip ai cittadini per controllare le nostre menti, sono scoppiato a ridere.

Questo documentario si chiama… penso che la pronuncia sia “Zaigaist”. Mi ha fatto vedere il mondo in un modo completamente diverso. I media non… non fanno solo informazione, ma fanno… ma dirigono anche le… le scelte. È diviso in tre capitoli: religione, 11 settembre, che sarebbe inside job, la massoneria, alla fine il… cioè, il controllo globale. Non so se lo sapete, ma in America hanno già iniziato a mettere i microchip all’interno del corpo umano per registrare, per mettere i soldi, quindi è un controllo di tutta la popolazione. Quelle persone che se lo fanno iniettare non sanno a cosa vanno incontro. Con Internet, visto che molte coscienze si stanno svegliando, queste verità stanno venendo fuori. Infatti con il Movimento 5 Stelle siamo… usiamo molto Internet, siamo molto coscienti di questa cosa e… andremo là a portare la voce dei cittadini.

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Accessibilità e standard ISO 40500:2012

Sono già passati quasi cinque mesi da quando il Consorzio W3C, dopo aver lanciato tanti anni fa l’iniziativa per un web accessibile (altrimenti nota come WAI), ha deciso di trasformare le linee guida partorite da quel gruppo di lavoro in un vero e proprio standard, noto agli addetti ai lavori come ISO/IEC 40500:2012. Probabilmente ti starai chiedendo come mai ho aspettato tutto questo tempo prima di parlarne, essendo io un gran sostenitore dell’accessibilità del web. Il motivo è quel pizzico di scetticismo che ultimamente accompagna il mio stato d’animo quando leggo qualsiasi cosa che abbia a che fare con questa branca bistrattata dell’informatica. Ed in effetti, come sospettavo, la trasformazione delle linee guida in un qualcosa di più formale, che aziende e pubbliche amministrazioni potrebbero usare per distinguersi dalla massa, in realtà è servita a ben poco. Leggi il resto di Accessibilità e standard ISO 40500:2012

Sintonizzati sull’inglese

L’altro giorno una mia amica insegnante mi ha suggerito di dare un’occhiata al sito di Fergal Kavanagh, docente d’inglese e DJ che ha deciso di unire le sue due passioni in un unico mestiere, o piuttosto in un mestiere unico: far imparare la lingua di Albione tramite le canzoni che tutti conosciamo e balliamo in discoteca. I testi dei nostri autori preferiti sono infatti una fonte inesauribile di spunti per chi vuole scoprire modi di dire, riflettere sulle coniugazioni dei verbi e capire, in fin dei conti, cosa sta dicendo Lady Gaga mentre indossa quegli strampalati vestiti durante i suoi concerti. Fergal organizza tour in giro per le scuole italiane, e se sei (o conosci) un docente, questa potrebbe essere un’occasione d’oro per attirare l’attenzione anche di quegli studenti generalmente poco interessati allo studio delle lingue straniere. Leggi il resto di Sintonizzati sull’inglese

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