due chiacchiere

Amazon in Italia non funzionerà

La notizia del giorno, a quanto pare, è che Amazon aprirà “finalmente” anche in Italia, per la gioia dei quattro gatti che comprano online nel Belpaese. Ma secondo me non funzionerà mai. Fra un anno di questi tempi tornerò a leggere quest’articolo per vedere se avevo ragione o meno. Ci sono almeno tre motivi per cui secondo me è un fallimento preannunciato, che ovviamente non hanno a che fare con l’azienda in sé, della quale qui in America sono un affezionato cliente. Una delle ragioni la cita l’articolo originale stesso:

L’apertura in Italia era stata per molto tempo negata dall’azienda che sosteneva che il sistema postale italiano non desse sufficienti garanzie

Già, le famigerate Poste Italiane, quelle che lasciano il cartellino giallo anche quando sei in casa, che poi ti tocca fare la fila chilometrica e prendere il permesso di lavoro per andare a ritirare il pacco. Quelle i cui postini girano in scooter e voglio vedere come faranno a recapitare i grossi pacchi ordinati via Internet. Si, proprio quelle. Come dici? Forse Amazon si affiderà a corrieri privati? Ricordo le mie poche esperienze con Bartolini ed SDA, semplicemente allucinanti: corrieri scortesi, che chiamano scocciati perché non sei a casa alle 11 del mattino, o che ti costringono a fare 10 chilometri per recarti alla loro sede più vicina. Davvero l’italiano medio ordinerà online roba con tutti questi annessi e connessi, quando per qualche euro in più troverà la stessa mercanzia al negozio sotto casa? E se poi bisogna mandare la roba indietro? Raccomandate, bollettini postali, francobolli… il cielo c’aiuti!

Il secondo motivo è più sociale: noi Italiani vogliamo vedere le cose prima di acquistarle, vogliamo toccarle, provarle, girarle tra le mani, premerle, metterle in funzione. Siamo un popolo di diffidenti per natura, e davvero non ce lo vedo il signor Mario a comprare un paio di scarpe o di occhiali su un sito che (almeno qui in America) vende persino le bare per i defunti (al momento out of stock). Mi viene in mente il passaggio di Severgnini in La testa degli Italiani, quando parla dei centri commerciali. Non ce l’ho sotto mano, ma più o meno dice che i centri commerciali sono il luogo dello struscio e del passeggio, non dell’acquisto. Un po’ il motivo per cui il telelavoro non ha mai funzionato in Italia, la gente vuole vedersi, incontrarsi alla macchinetta del caffè, flirtare. Comprare non è lo scopo principale.

Il terzo motivo è tecnologico: quanti hanno accesso alla banda larga in Italia? Davvero il 90% della popolazione è in grado di accedere ad Amazon per guardare video dei prodotti, leggere recensioni e partecipare attivamente alla comunità? Si, la penetrazione di Facebook è incredibile, siamo i primi utenti al mondo, mi pare d’aver letto. Ma in Italia la rete ha ancora prevalentemente un utilizzo ludico, e dubito che se ne farà qualcos’altro. In conclusione, spero di essere smentito dai fatti, ma la vedo molto dura e sono pronto a scommettere che nel giro di un anno avranno  già chiuso. Un po’ come per Starbucks: gli Italiani il caffè “beverone” non lo accetteranno mai 🙂 Certe cose “americane” non si possono proprio importare in Italia. Passi Halloween, ma Amazon no.

Commenti

  1. Davide ha scritto:

    Sarò l’eccezione, ma ho sempre comprato un bel po’ di roba su internet – non solo libri su IBS, ma anche chitarre (non avendole mai né viste né toccate!), fotocamere e relativi accessori e roba elettronica varia. Ho sempre risparmiato, finora non ho mai preso fregature e, strano a dirsi, con i corrieri ho sempre avuto esperienze positive – tranne qualche ritardo, ma pazienza.
    Se Amazon manterrà prezzi competitivi e riuscirà a stipulare un buon accordo con le Poste (evitandoci ad esempio di dover pagare spese di spedizione oltre un certo tot) sono certo che farà affari, almeno grazie a me e a quei (pochi?) illuminati che cercano, anche in Italia, di spezzare l’imperante tradizionalismo consumistico.

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    1. camu ha scritto:

      @Davide: beh, però ammetterai che molti dei tuoi compaesani (e connazionali), anche giovani, non hanno mai acquistato su Internet. Io dei miei amici in Italia ero praticamente l’unico a comprare in rete 🙂

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      1. Davide ha scritto:

        @camu: credo di doverlo ammettere; personalmente però conosco – nel senso amichevole – più acquirenti su internet che fanatici dei centri commerciali. (Sarò elitario io?) (Devo dire che molti li ho convinti a “osare”…) 😉

  2. elfonora ha scritto:

    Anch’io la vedo dura con Amazon in Italia, sarebbe bello, ma io già mi irrito alla parola Poste Italiane.

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    1. camu ha scritto:

      @elfonora: esatto, a me si sono rizzati i capelli, anche perché m’è venuto spontaneo confrontarle con le Poste Americane 🙂

    2. CyberAngel ha scritto:

      @elfonora: posso solo quotare. Sono contento che finalmente potrò comprare anche in Italia (sperando di trovare gli stessi prodotti che ci sono negli altri portali), perché effettivamente era sempre un po’ un problema fare i conti tra cambi-spese di spedizione ecc.
      Vero è che si affideranno alle Poste Italiane siamo a posto. Non a caso sempre più siti e venditori eBay scrivono esplicitamente che non spediscono da noi per i problemi legate alla dogana e al servizio postale. Quando entreremo anche noi nell’era di Internet? Quella vera però, non quella di FacciaLibro di m…!

  3. Caigo ha scritto:

    Al contrario di Davide io le chitarre le voglio sempre toccare con mano ;-)(mania da collezionisti….) per il resto con gli acquisti su internet non ho problemi nonostante una brutta avventura su ebay, in questo caso però sono stato “rinfrancato” dal buon lavoro della Polizia Postale che ha conciato per le feste il truffatore.
    Per quanto riguarda Amazon penso che in Italia conquisterà un mercato di nicchia, niente di eclatante…i motivi che hai citato sono condivisibli.

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    1. Davide ha scritto:

      @Caigo: beh, considera che quelle che tu puoi toccare nei negozi possono essere toccate da tutti. 😉

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      1. camu ha scritto:

        @Davide: questo è vero, ed è il motivo per cui ad esempio io spesso compro il mio abbigliamento online (cosa che in Italia farebbe inorridire la maggior parte delle persone). Tanto le mie misure le conosco, e male che va, posso portare indietro gli indumenti al negozio (che accetta i resi ordinati online). Una cosa che mi pare funziona in Italia con catene tipo Mediaworld…

      2. Caigo ha scritto:

        @Davide: L’importante è essere l’ultimo!
        …Sembra che stiamo parlando di amanti/fidanzate 😆

  4. Marica ha scritto:

    pienamente d’accordo con te.

    aggiungerei che in italia molti hanno “paura” di usare la carta di credito on-line, e che in italia non si possono lasciare pacchini e pacchettti davanti la porta di casa come invece accade in america!

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    1. camu ha scritto:

      @Marica: precisamente 🙂 Proprio l’altro giorno ascoltavo il podcast di una trasmissione su Radio24 che seguo sempre (Focus Economia) e parlavano proprio del rapporto degli Italiani con le carte di credito, come sempre risultando il “fanalino di coda” dell’Europa in tal senso.

  5. Emanuele ha scritto:

    Io su web ho comprato persino le gomme per l’auto (dalla Germania). 😀
    Comunque le Poste negli ultimi anni son migliorate un pochettino devo dire… il servizio mi sembra un po’ più rapido e affidabile, in ogni caso staremo a vedere. Piuttosto, non ho approfondito ma… la consegna sarà gratuita oppure diventerà un negozio come tutti gli altri? Le s.s. gratuite fanno la differenza spesso e volentieri tra un negozio e un altro…
    Ciao,
    Emanuele

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    1. camu ha scritto:

      @Emanuele: qui in America le spese sono gratuite se spendi almeno 75 dollari oppure sottoscrivendo un piano che si chiama Amazon Prime, che costa mi pare 30 o 50 dollari all’anno, e che ti garantisce SEMPRE spese di spedizione gratis e consegna entro due giorni. Ma il sistema postale americano costa mooolto meno di quello Italiano, quindi dubito che ci saranno cose simili. In Inghilterra infatti mi pare che non ci sia, non sono riuscito a trovarlo…

    2. Emanuele ha scritto:

      @camu: comunque il problema secondo me non saranno né le Poste né Amazon. Il problema sono gli italiani. Ho amici che vanno ancora in banca per fare un bonifico. 😐
      Ciao,
      Emanuele

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      1. camu ha scritto:

        @Emanuele: vedi seconda “motivazione” nel mio articolo qui sopra 🙂

        Risposte al commento di camu
        1. Emanuele ha scritto:

          Sisi, avevo letto… e su quel punto sono d’accordo.
          Ciao,
          Emanuele

          Risposte al commento di Emanuele
          1. camu ha scritto:

            @Emanuele: la laurea ti deve aver infuso la ragione, finalmente! Inizi ad essere d’accordo con me 😀 Questa la stampo e la incornicio…

            Risposte al commento di camu
            1. Emanuele ha scritto:

              E’ la vecchiaia! Fa accettare le cose storte! 😛
              Ciao,
              Emanuele

    3. CyberAngel ha scritto:

      @camu: Si c’è e costa 9.90 euro e adesso danno un mese di prova gratuita.

  6. alessio ha scritto:

    Ammazza, ma che hai avuto oggi? ti sei girato con l’Italia storta?
    Ti dirò che ultimamente ho avuto esperienze positive (inaspettate) con le consegne, sia in posta prioritaria che con corriere.
    Ma magari solo perchè sono un pochino prevenuto e prendo molti accorgimenti per essere rintracciato e rintracciabile.
    Io vorrei più Starbuks però che Amazon, in Italia. ciao

    Risposte al commento di alessio

    1. camu ha scritto:

      @alessio: ma infatti spero proprio di sbagliarmi 🙂 Ne riparleremo l’anno prossimo…

      Risposte al commento di camu

      1. Emanuele ha scritto:

        @camu: come ti dicevo, secondo me rispetto a 5-8 anni fa le Poste han fatto molti passi in avanti. I servizi sono più precisi e il tracking molto più usato (adesso copre quasi qualsiasi tipologia di spedizione). Vedremo come va a finire…
        Ciao,
        Emanuele

    2. CyberAngel ha scritto:

      @alessio: si così andiamo a berci un bel Frappuccino! 😀
      Ma in Italia delle “americanate” vi è solo una parvenza: basti guardare i fast-food, il monopolio ce l’ha McDonald’s. Hanno lasciato 3 o 4 posti a Burger King tanto per non farsi rompere le scatole, ma è tutta una finta. Comunque non si vedrebbero mai due aziende concorrenti una di fianco all’altro come accade nel resto del mondo. Stessa cosa per la tv satellitare. Una volta almeno ce n’erano due. Mo’ se vuoi vederla sei praticamente costretto a beccarti Sky.
      Eccheccazzo ma sta libera concorrenza dov’è?

      Risposte al commento di CyberAngel

      1. camu ha scritto:

        @CyberAngel: clap, clap, clap 🙂

  7. palbi ha scritto:

    ci lavorano degli amici miei quindi sara’ senz’altro un successo 😛

    Risposte al commento di palbi

    1. camu ha scritto:

      @palbi: alle poste o ad amazon italia?

  8. gb ha scritto:

    Poste italiane si serve già ora di SDA. Tutti i pacchi di amazon arrivano con SDA e non li porta il postino con lo scooter (almeno da me che vivo in un buco di dieci mila anime).
    La logistica di amazon.it dovrebbe poggiarsi su gli store europei perchè non ci sarà magazzino in italia, almeno per ora.

    Quella sull’aspetto ‘sociale’ te la lascio ma mi suona un po’ retrò come visione.

    Risposte al commento di gb

    1. camu ha scritto:

      @gb: posso chiedere in che zona d’Italia abiti? E quanti dei tuoi amici acquistano online o usano la carta di credito in maniera non “retrò”? 😉

    2. CyberAngel ha scritto:

      @gb: beh questo era ovvio che si sarebbero affidati al loro “corriere”. Il problema è che SDA è veramente il corriere più penoso che vi possa essere, tallonato da vicino da Bartolini.

  9. gb ha scritto:

    vivo a 70 km da Roma, sono un ultra quarantenne e moltissimi dei miei conoscenti acquistano online o lo hanno fatto. Le persone che frequento e che posso annoverare come amici acquistano tutti online con regolarità esenza patemi d’animo. Dai capi d’abbigliamento agli articoli di intrattenimento.
    Credimi, non è più una roba da geek comprare online.

    Risposte al commento di gb

    1. camu ha scritto:

      @gb: mi rincuora sapere che anche l’Italia sta uscendo dalle caverne informatiche dov’era quando me ne sono andato io da quel Paese 🙂 Grazie per il contributo…

  10. @gb ha scritto:

    Siamo ancora nella caverna. La stiamo solo sistemando un pochino con la roba che compriamo online 😀

  11. Andrea Pinti ha scritto:

    Arrivo tardi, io comunque uso molto spesso Amazon UK per libri e piccoli oggetti e non ho mai avuto grandi problemi, anche se faccio recapitare tutto all’officina di un amico per non rischiare

  12. walter ha scritto:

    non funzionera’ perche’ e’ italiano non per colpa delle poste:

    cd ordinato su amazon.uk spedizione normale via posta ordine processato
    in meno di 3 ore arrivato integro in una settimana

    libro ordinato su amazon.it disponibilita’ immediata spedizione
    prevista nell arco di 3 giorni successivi al giorno d’ordine
    al 2 giorno (in realta’ 3o dopo l’ordine) non e’ ancora stato spedito
    chiamo il numero verse e mi dicono che spediscono dopo perche’ cosi’ e’ indicato nella descrizione dell’ oggetto: secondo voi cosa significa
    DISPONIBILITa’ IMMEDIATA ????????????

    se queste sono le premesse……………..

    Risposte al commento di walter

    1. camu ha scritto:

      @walter: grazie, grazie di cuore per la tua testimonianza! Mi hai preceduto nelle intenzioni, visto che stavo proprio per chiedere ai lettori del mio blog se qualcuno avesse già sperimentato il nuovo Amazon italiano di cui s’è detto tanto, e come si fosse trovato!

      Risposte al commento di camu

      1. CyberAngel ha scritto:

        @camu: Nooo perché mi state già distruggendo le buone intenzioni!! E io che volevo provarlo a breve..

        Risposte al commento di CyberAngel
        1. camu ha scritto:

          @CyberAngel: no no anzi, sarai il mio inviato ufficiale per testare il servizio 😀 Anche perché io personalmente non posso ordinare su quel sito…

  13. Trap ha scritto:

    Se ci sono dipendenti a tempo indeterminatissimo… forse 😀

  14. Andrea Pinti ha scritto:

    Io ho ordinato ieri pomeriggio due libri… vedremo se per martedì sono a casa. (Amazon Prime + Consegna in un giorno lavorativo)

    Risposte al commento di Andrea Pinti

    1. camu ha scritto:

      @Andrea Pinti: facci sapere allora 🙂 Certo sarebbe interessante vedere quanta gente stia usando Amazon per altra roba, non solo libri… e come si stia trovando!

      Risposte al commento di camu

      1. Andrea Pinti ha scritto:

        @camu: Nonostante amazon prime mi abbia fatto pagare 4 € per la consegna in un GG lavorativo per entrambi gli articoli, uno è arrivato oggi, l’altro adesso risulta essere in Germania.
        Che senso ha non rimborsare una spedizione veloce se poi non è veloce?

        Risposte al commento di Andrea Pinti
        1. camu ha scritto:

          @Andrea Pinti: e questo è solo l’inizio 🙁 Ma forse hanno bisogno di un po’ di rodaggio. Anche se continuo ad insistere: le poste italiane saranno la principale palla al piede di Amazon. Ne riparliamo l’anno prossimo 🙂

  15. camu ha scritto:

    In Italia chissà quando venderanno qualcosa come questo ovviamente con il soggetto appropriato per il Belpaese 🙂 Avrebbe un gran successo! Io sono tentato di comprarne uno per mio cognato qui eheh 🙂 I dieci dollari meglio spesi di questo Natale…

    Risposte al commento di camu

    1. Trap ha scritto:

      @camu: allora il tuo cognato deve essere tifoso accesissimo della Palin 😀

  16. come va con amazon italia? ha scritto:

    […] fa ho scritto un articolo dove esponevo i miei forti dubbi sul decollo del fratello italiano del colosso americano della […]

  17. tom ha scritto:

    e ad un anno di distanza rileggiti l’articolo e rifletti sulle boiate da te dette!!! ridicolo

    Risposte al commento di tom

    1. camu ha scritto:

      @tom: perché? Non mi pare che Amazon Italia sia decollata rispetto alle altre filiali? Hai dei dati a supporto della tua affermazione?

    2. CyberAngel ha scritto:

      @tom: Oltre a dover parlare con il supporto di dati reali bisognerebbe anche argomentare le proprie convinzioni.
      Io personalmente ho creduto in Amazon e da allora ho comprato molto, specialmente quest’estate a prezzi ottimi e per la maggior parte ai prezzi più bassi di tutta Internet. Semmai è eBay che sta perdendo terreno e quote di mercato.
      Amazon inoltre risulta essere uno dei migliori in fatto di assistenza online: velocissima sia via mail che per telefono (tra l’altro ti telefonano loro e quindi non spendi nemmeno lo scatto) ed in più sono pure efficienti.
      L’unica piccola pecca rimane a mio avviso le spedizioni, non certo fulminee e non sempre granché affidabili visto che si affidano a SDA.

      Risposte al commento di CyberAngel

      1. camu ha scritto:

        Infatti se Tom avesse speso 5 minuti a leggere l’articolo, avrebbe capito che io non ce l’avevo con Amazon (solo nel 2011 ho già speso più di 1000 dollari con loro) ma con il sistema Italia. E basta cercare SDA Amazon per vedere come non mi fossi sbagliato affatto. In quanto al bacino utenza, sarei proprio curioso di vedere delle percentuali e confronti col mercato UK e tedesco, si “chi” compra online.

        Infine più che pessimista, sono stato poco lungimirante nel mio articolo, dimenticando un famigerato quarto punto: quello politico (vedi legge sul tetto del 15%) 😉

        Risposte al commento di camu
        1. CyberAngel ha scritto:

          @camu: Ma secondo me per essere neanche un anno che sono aperti non sta andando male. Adesso hanno aperto anche alle vendite e alle cose usate. Staremo a vedere.
          Certo è che la legge anti-Amazon e pure il recente incremento dell’IVA non gioca a loro favore però si difendono bene e comincia pure a generarmi il primi guadagni!

  18. zzz ha scritto:

    Aggiornamento… http://www.ict4executive.it/executive/approfondimenti/l-ecommerce-b2c-italiano-cresce-del-18-boom-di-acquisti-da-mobile_43672152204.htm

    Come prevedevi tu, a tre anni dal tuo post ancora la diffidenza verso l’ecommerce è alta, ma vedo che poi non gli butta troppo male ad Amazon visto anche il periodo 🙂

    Risposte al commento di zzz

    1. CyberAngel ha scritto:

      @zzz: Semmai era come speravo e prevedevo io, cioè che Amazon sarebbe stata una rivoluzione anche qui e i dati e la costruzione dei loro nuovi impanti ne è la riprova.
      A farne le spese semmai è eBay che cambiando le sue politiche ha perso molti acquirenti e venditori.

      Risposte al commento di CyberAngel

      1. Trap ha scritto:

        @CyberAngel: concordo con ebay, molti sono scappati da quando ha imposto la tariffa del 10%! Senza contare che se si ha un feedback inferiore di 20 (o 30) si è obbligati a PayPal, e questo significa altra percentuale in mano ad ebay!

        Prima o poi l’epoca di ebay finirà. Già adesso apprezzo molto più siti come subito.it…

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